Collezionare per un domani: nuove opere a Museion

© Stefano Arienti | Stefano Arienti, Dischi di Dei, 2007, Collezione/Sammlung Museion

 

Dal 20 Marzo 2015 al 20 Marzo 2015

Bolzano

Luogo: Museion

Indirizzo: via Dante 6

Orari: da martedì a domenica 10-18; giovedì 10-22 con ingresso gratuito dalle 18

Curatori: Letizia Ragaglia

Costo del biglietto: intero € 7, ridotto € 3,50

Telefono per informazioni: +39 0471 223411

E-Mail info: info@museion.it

Sito ufficiale: http://www.museion.it


More than meets the eye – gli occhi vedono molto più di questo. Suona come un invito la scritta di luce rossa e blu dell’opera di Maurizio Nannucci nella mostra sulla collezione. Un invito ad andare al di là, a guardare oltre l’apparenza. Per un’istituzione come Museion, che l’arte contemporanea la espone e la colleziona, la sfida è proprio questa: guardare oltre, saper riconoscere e selezionare, tra le opere del presente, quelle da far entrare in collezione e quindi consegnare alla memoria futura. 

Non è casuale quindi il titolo della mostra “Collezionare per un domani: nuove opere a Museion”, che presenta più di 40 artisti e una selezione di oltre 60 lavori tra installazioni, video, fotografie e sculture entrate a far parte della collezione Museion negli ultimi sette anni. L’esposizione, che si snoda su due piani, ospita anche una sezione speciale dedicata ai libri d’artista nello spazio della collezione studio. 

Con la nuova mostra, Museion racconta le sue scelte, le mostre e gli artisti che ha esposto negli ultimi anni. Insomma, un pezzo della sua storia. Collezionare per un domani conserva infatti traccia delle molte personali, prime in Italia, ospitate da Museion in questi anni. Ma mette anche in luce un mutamento fondamentale avvenuto nell’arte dei nostri tempi “Nell’arte di oggi è venuta a cadere la distinzione netta tra le categorie tradizionali e i diversi generi - pittura, scultura, fotografia etc. In quanto voce del presente, Museion ha scelto di testimoniare questa trasformazione, e la scultura è l’ambito che meglio rappresenta questo mutamento dei linguaggi” – così Letizia Ragaglia, direttrice di Museion. Lo scardinamento e la commistione dei generi emerge forte dal percorso espositivo, che non suggerisce una distinzione rigida tra diversi ambiti. Ciò nonostante, si riconosce, da parte di Museion, un impegno continuo su diversi filoni espositivi: i nuovi linguaggi della scultura, l’attenzione per posizioni femminili forti e i giovani talenti, il dialogo continuo con il territorio. Notevole la presenza di un suggestivo nucleo di opere di luce. 

In mostra troviamo quindi “2nd Steel Square”, una scultura di lastre su cui camminare di un artista ormai classico da manuale, come l’americano Carl Andre, tra i massimi esponenti del minimalismo. O “untitled”, la sedia a rotelle spettacolarmente esagerata della tedesca Isa Genzken, che ha rivoluzionato i linguaggi della scultura, introducendo oggetti quotidiani nelle sue installazioni. Diverse le posizioni forti di artiste entrate nella storia, come VALIE EXPORT, presente con la poetica opera di luce “Esiste qualcosa che non può essere espresso mediante un’ immagine o un segno”. In “Spiral Betty” di Rosemarie Trockel, una comune spirale è trasformata in un’ironica opera di luce, che però è anche una scultura. 
Sempre in tema di scultura non tradizionale, non mancano posizioni di artisti più giovani: dal vietnamita Danh Vo, di cui molti ricordano la mostra a Museion con i frammenti della Statua della Libertà, agli oggetti urbani della svedese Klara Lidén, fino all’italiana Monica Bonvicini con il suo “Leather Tool (small straight ax)”. Il video “Western” dell’artista Sonia Leimer, le serie fotografiche di Nicolò Degiorgis e Vera Comploj raccontano invece di un dialogo instaurato con giovani artisti provenienti dal territorio, anche grazie allo spazio sperimentale della Project room o il Cubo Garutti, nel quartiere Don Bosco a Bolzano. Molte le opere che ricordano i tanti momenti di incontro e le discussioni con gli artisti, che Museion ha saputo creare anche intorno alla rassegna estiva della facciata mediale, come i suggestivi video “EVOKE PROVOKE (the border),” di Stefano Cagol, e “The Unseen Looks Like Something You Have Never Seen,” di Michael Fliri. Rapporto con un territorio che Museion ha espresso in un premio d’artista indetto con il Südtiroler Künstlerbund e Transart. In mostra troviamo “Das Kapital” di Leander Schwarzer, secondo classificato nel 2011 e “AUI OI” (“su e giù”) di Caroline Profanter e Ulrike Bernard, vincitrici dell’edizione 2013 - l’installazione sonora delle artiste accoglie i visitatori in un breve e intenso viaggio con l’ascensore all’interno di Museion. 
La mostra mette inoltre in luce la genesi della collezione, che, in tempi di risorse limitate, non può prescindere dal contributo di partner esterni al museo. Sono infatti legati alle mostre anche i prestiti a lungo termine della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano. Altri lavori testimoniano invece il rapporto di collaborazione instaurato tra Museion e i collezionisti privati - primo tra tutti, in questo senso, il collezionista Enea Righi, che ha in depositato a Museion più di cento opere. 

Last but not least: mostre, facciata mediale, inaugurazioni: Collezionare per un domani è anche un’occasione per ripercorrere diversi momenti a Museion, che molti hanno vissuto in prima persona. E poiché la collezione è un patrimonio comune, tutti possono “portare a casa” un piccolo ricordo: le opere in mostra sono infatti fotografabili dai visitatori, che potranno prendere anche le didascalie a illustrazione delle singole opere. 

Artisti in mostra 
Allora & Calzadilla, Pawel Althamer, Francis Alÿs, Carl Andre, Stefano Arienti, Micol Assaël, Nina Beier, Ulrike Bernard und/e/and Caroline Profanter, Rossella Biscotti, Monica Bonvicini, Julia Bornefeld, Wil-ma Kammerer und/e/and Sylvie Riant, Christoph Büchel, Clarie Fontaine, Stefano Cagol, Vera Comploj, Nicolò Degiorgis, Tacita Dean, Jimmie Durham, VALIE EXPORT, Michael Fliri, Peter Friedl, Mario Garcia Torres, Isa Genzken, Goldschmied & Chiari, Hilario Isola und/e/and Matteo Norzi, Gabriel Kuri, Sonia Leimer, Klara Lidén, Liu Ding, Teresa Margolles, Ana Mendieta, Vlad Nancă, Maurizio Nannucci, Deimantas Narkevičius, Roman Ondak, Philippe Parreno, Diego Perrone, Pietro Roccasalva, Sven Sachsalber, Michael Sailstorfer, Leander Schwazer, Luca Trevisani, Rosemarie Trockel, Tatiana Trouvé, James Turrell, Nico Vascellari, Luca Vitone, Danh Vo, Andro Wekua. 
Le opere di Sven Sachsalber, Michael Fliri e Luca Trevisani verranno esposte dal settembre 2015. 
Il video “Tea 1391” di Mario Garcia Torres viene proiettato giovedì 30/04/2015 e giovedì 15/10/2015 alle ore 20.00 nell’ambito dei giovedì lunghi a Museion. 

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