Franco Fontana. Colore

Franco Fontana, Kuwait, 1979 | © Studio Fontana

 

Dal 08 Marzo 2024 al 28 Luglio 2024

Brescia

Luogo: Museo di Santa Giulia

Indirizzo: Via dei Musei 81/b

Orari: Mar - Dom 10 - 18 | Aperto 1° Apr 2024 / Lun dell’Angelo (Pasquetta) | Lun chiuso

Curatori: Studio Fontana

Enti promotori:

  • Fondazione Brescia Musei

Costo del biglietto: 12 € | 9 € | 8 € (Under 26, disabili fino al 67%) | 6 € (Gruppi, Scuole) | Gratuito per tutti il primo giorno di mostra (8 marzo) | Prevendita 1 €

Telefono per informazioni: +39 030 2977833

E-Mail info: cup@bresciamusei.com

Sito ufficiale: http://bresciamusei.com


Il Museo di Santa Giulia a Brescia celebra, con una importante monografica, Franco Fontana (Modena, 1933),uno dei pionieri della fotografia a colori, in occasione del suo novantesimo compleanno.
 
La mostra, in programma dall’8 marzo al 28 luglio 2024dal titolo Franco Fontana. Colore, curata dallo Studio Fontana, promossa dalla Fondazione Brescia Musei e co-prodotta con Skira Arte, presenterà 122 immagini realizzate tra il 1961 e il 2017.
La mostra è l’esito di un lungo e significativo lavoro di indagine e restauro sulle opere dell’artista, sia analogiche che digitali, che ha dato vita ad un  importante corpus di immagini capace di raccontare e testimoniare il lungo lavoro di Franco Fontana e del suo studio.
 
Franco Fontana. Colore è uno degli appuntamenti più attesi della VII edizione del Brescia Photo Festival, promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Ma.Co.f - Centro della Fotografia Italiana, quest’anno declinato attorno al titolo Testimoni, un termine che sottolinea la capacità dei fotografi di documentare il presente favorendo la lettura della storia attraverso il racconto che ne fanno le immagini.
 
Partendo dall’assunto che, per Fontana, tutto è o diventa paesaggio, la rassegna documenta la ricerca del Maestro emiliano esplorando temi come “paesaggio naturale”, “paesaggio urbano”, “presenza assenza”, “paesaggio umano”, “luce americana”, “frammenti”, “autostrade” e “asfalti”, attraverso un allestimento, curato da Top Tag, che conduce il visitatore verso una progressiva elevazione, iniziando con scene dense di umanità nella prima sezione e culminando in paesaggi “astratti” e naturali nella sezione finale.
 
Dalla fine degli anni cinquanta, Fontana inizia a lavorare col colore innescando un cambiamento radicale dalle norme stabilite della fotografia d'arte in bianco e nero, mettendo in discussione i codici di rappresentazione ereditati dal neorealismo e prestando attenzione alla componente estetica e alla ricerca della forma. La scelta di campo in controtendenza rispetto alla maggioranza dei suoi colleghi è quella di rendere protagonista il colore non come mezzo, ma come messaggio, non come fatto casuale, ma come attore principale della scena.
 
Il percorso espositivo, suddiviso in 4 sezioni, si apre con People, che documenta la sua ricerca sui paesaggi umani.
In Urban, la mostra esplora i paesaggi urbani con scenari e oggetti còlti da una prospettiva particolare. In questo caso, sono edifici, scorci cittadini o metropolitani, dettagli come graffiti, palme, elementi decorativi ad attrarre l’attenzione di Fontana e prosegue con la sezione Asphalt nella quale l’artista emiliano dà forma ad un nuovo paesaggio, quello delle autostrade e delle superfici asfaltate che le caratterizzano. Diventano quindi protagonisti gli orizzonti così come i loro complementi, siano essi segnali stradali, linee di verniciatura o fessure sulla strada.

La rassegna si completa con Landscape che documenta l’indagine di Fondana sul paesaggio naturale, dove le immagini, catturate durante i suoi viaggi intorno al mondo, si caratterizzano per l’intenso contrasto tra colori e geometrie composte sulla luce dove Fontana crea un effetto straniante, al punto che chi guarda queste immagini fatica a capire se si tratti di una fotografia o di un dipinto.
A conclusione della mostra una video intervista al fotografo prodotta da Studio Fontana consentirà una miglior conoscenza dell’uomo e dell’artista Franco Fontana.
 
Accompagna la mostra un ricco catalogo Skira Arte per Fondazione Brescia Musei, con un’introduzione di Nicolas Ballario e un testo di Caterina Mestrovich.

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