Art Factory 04

STREET VIEW, DOTT. PORKA'S P-PROJ, Il fermo, 2007, video, Torre Quetta, Bari, LGT

 

Dal 08 Maggio 2014 al 11 Maggio 2014

Catania

Luogo: Le Ciminiere

Indirizzo: viale Africa - piazzale Asia

Orari: Giovedì 8 ore 19 Venerdì 9 e sabato 10 dalle 10 alle 23 Domenica 11, dalle 10 alle 22

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 349 2684564

E-Mail info: artfactorymedia@ajsconnection.it

Sito ufficiale: http://www.artfactoryfair.it


Dopo il successo delle prime tre edizioni, Catania è in fermento per Art Factory 04, la quarta fiera d’arte moderna e contemporanea in programma alle Ciminiere dall’8 all’11 maggio: la più grande vetrina siciliana con cui esplorare il mondo dell’arte, i suoi protagonisti di ieri e di oggi, le proposte delle più accreditate gallerie d’Italia, le novità dei talenti emergenti. Un evento organizzato da Daniela Arionte e dall’associazione Dietro Le Quinte Arte Contemporanea in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catania, diretta da Virgilio Piccari, e sostenuto da un team di galleristi, collezionisti, storici, critici e accademici e con la partecipazione di alcune fondazioni siciliane, pioniere della crescente attenzione verso i linguaggi pluriforme dell’arte come Farm Cultural Park (Favara, Ag). Inaugurazione giovedì 8 maggio, ore 19.
Di scena pittura, disegno, scultura, video installazioni e fotografia declinati da alcuni fra i maggiori protagonisti dell’arte del Novecento e dagli autori emergenti intercettati nel circuito internazionale dell’arte da galleristi come Forni e Astuni (Bologna), Bonellilab e B&B Arte (Canneto sull’Oglio, MN), Blanchaert (Milano), Russo, Edarcom, Creative Room (Roma), Arteko’ (Catania), Pittalà, Drago e Veniero Art Project (Palermo), Do Space e Arionte Arte Contemporanea (Catania). L’itinerario per immagini, forme e segni nel mondo dell’arte moderna e contemporanea si snoda al piano terra delle Ciminiere, nel grande Padiglione F 1. Accanto ai grandi maestri del Novecento (fra cui Guttuso, Accardi, Sironi, Chia, Sassu, Paladino, Salvo, Fiume), spazio ai contemporanei (La Cognata, Taravella, Zefi, Bazan, Alessi, Cunsolo, Bossio, solo per citarne alcuni) e agli emergenti con una rassegna di tre mostre coordinate da Daniele Alonge, artista e curatore indipendente. Si tratta di Street View (da Milano a Catania, rassegna video di Street Art contemporanea italiana. Trinacria Contemporary (personale di tre siciliani: Gaetano Longo, Angelo Spina e Vlady Art, pittore, fotografo e street artist) e Refreshing Art (collettiva di 10 emergenti italiani che utilizzano linguaggi e ricerche di natura differente). Un’area del padiglione delle Ciminiere sarà interamente dedicata all’Accademia di Belle Arti con una collettiva partecipata da docenti e allievi.
Per la sezione Young Factory, accanto all’esposizione dei giovani in concorso quest’anno in mostra le personali di Giulia Fraticelli e Alessandro Romeo. Entrambi fotografi e vincitori dell’edizione 2013 proporranno “Cor Cordis” (Fraticelli, viaggio nel tormentato universo femminile) e “Sinestesie della Memoria” (Romeo, testimonianze dal Jüdisches Museum di Berlino). 
Venerdì 9 e sabato 10 in programma tre seminari che dell’arte affrontano i temi della comunicazione, tutela, valorizzazione ed economia e vedranno protagonisti autorevoli esponenti del mondo delle accademie, dell’università, delle istituzioni e della stampa. Venerdì 9 (ore 20), concerto di Rock’n Roll e Festa della birra, con birre artigianali prodotte da due giovani birrai e imprenditori di Ramacca.
Sabato 10 maggio, Notte Bianca dell’Arte. In collaborazione con il comitato Centro Contemporaneo e il Comune di Catania, lo spirito e l’energia giovane di Art Factory – ad animare e promuovere l’evento sono gli allievi dell’Accademia di Belle Arti - invaderà il centro storico di Catania. Eccezionalmente aperti fino a tarda sera musei, gallerie, dimore storiche e concerti live e mostre.
Domenica 11, per gli studenti dell’Accademia, un workshop di modellazione e stampa 3D.
L’edizione 2014 di ArtFactory, infine, vede il sodalizio con la LILA (Lega Italiana Lotta Aids) con una campagna di sensibilizzazione per raccogliere fondi e divulgare la prevenzione fra i giovani: fra le iniziative, infatti, la distribuzione di profilattici con il logo di Art Factory e Lila. 

STREET VIEW Rassegna video di street art contemporanea italiana, a cura di Daniele Alonge

BR1 - DOTT. PORKA’S P-PROJ - ELFO - FRA. BIANCOSHOCK - GEC ART - VLADY ART

Da Milano a Catania vi raccontiamo la Street Art contemporanea italiana attraverso dei video girati dagli stessi artisti che si riprendono durante le loro azioni. BR1, Dott Porka’s  P-Proj, Elfo, Fra. Biancoshock, Gec Art e Vlady Art, sono gli  artisti invitati alla prima edizione di Street View.

BR1 Locri 1984. Vive e lavora a Torino. Nel 2009 si Laurea in diritto musulmano alla facoltà di giurisprudenza di Torino. Attivo prevalentemente in Europa, il suo lavoro si fonda principalmente su interventi effimeri realizzati nel contesto urbano, quasi sempre realizzati senza autorizzazioni. Recentemente e’ stato invitato in festival internazionali di arte pubblica, tra i quali si ricorda “Street art doping “, Varsavia (2012). Le sue recenti mostre personali e collettive includono “Integration/disintegration”, Open Walls gallery, Berlin (2013); “Women between”, FARM Cultural Park, Favara (2013); “Public Arena”, Associazione Barriera (2013); “From the city to the World”, Newton Art Center, Boston (2012). Attraverso interventi specifici nel contesto urbano, realizzati prevalentemente con poster e installazioni, l’artista torinese BR1 critica l’impatto massificante della pubblicità commerciale sull’identità di donne e migranti dell’area mediterranea. La sua ricerca, socialmente impegnata, si sviluppa attraverso la combinazione paradossale dei simboli pregnanti della cultura occidentale e di quella mediorientale. Profondo interesse è stato rivolto al velo islamico, considerato il simbolo spartiacque tra le due culture.

DOTT. PORKA’S P-PROJ I singoli componenti del gruppo si formano sui media “virali” e underground, come i fumetti autoprodotti e le street tv alla fine dei '90, passando per le forme più grezze e primitive di street art.  Nel 2002 si uniscono dando vita ad un progetto comune, anonimo, denominato Dott. Porka's p-proj. Il loro gioco è quello di scompaginare le carte del mondo dell'arte riscattando l'omologazione dello “spettatore” ed invitandolo ad interrogarsi direttamente su ciò che vede. Sono tra i primi in Italia a muoversi nella direzione dell' “interventionism” urbano, approntando nei primi anni di lavorola tecnica della street-photo performance. Le loro incursioni li portano spesso a violare zone rosse, sequestrate o vietate al pubblico. E' il motivo per cui i Porka’s non compaiono mai a volto scoperto. Bruce Sterling, scrittore americano tra i padri fondatori del cyberpunk, nel suo blog “Wired” definisce entusiasticamente il lavoro dei Porka's  “esattamente la roba che intendevo per squelette art” (l'arte degli scheletri architettonici) . Dott. Porka’s P-Proj parte dal presupposto che ARTE e VITA non siano scindibilimusealizzabili. Per questa ragione operano nello SPAZIO attraverso il loro strumento di analisi: la STREET-PHOTO PERFORMANCE.(...) Come dei readymade object, questi luoghi perdono la loro funzione e diventano assurdi ed enigmatici. (…) La street-photo performance è lo strumento d’indagine usato da Dott. Porka’s P-Proj attraverso il quale questi luoghi vengono posti in relazioni nuove ed allucinanti con il REALE ed i suoi ABITANTI”. 

ELFO Brescia 1979. Writer dal 1994, street artist dal 2005, lavora quasi esclusivamente con elementi naturali e materie grezze (ruderi, carcasse, alberi abbattuti) e materiali quali cellophan, plastiche e recinzioni stradali, sconfinando in Performance, land art, video art e fotografia, più concettuale che street dal 2007. Attualmente orientato verso la body art, la web art e il loro incrocio.

FRA. BIANCOSHOCK Vive e lavora a Milano. Per molto tempo non si è considerato nemmeno un artista finché, un giorno, non si è messo davanti allo specchio per analizzarsi e capire realmente chi fosse e che cosa stesse facendo. Ben presto diventa chiaro che non c’è nessuna categoria che possa contenere sia la sua attitudine urban, tipica della Street Art, che la modalità espressiva, appartenente all’arte performativa e concettuale; per questo decide di creare un’avanguardia artistica chiamata EFFIMERISMO, l’Effimerismo è un movimento che si prefigge lo scopo di produrre opere d’arte che esistano in maniera limitata nello spazio, ma che persistano in maniera infinita nel tempo. Prima di fondare il movimento ha realizzato più di 400 interventi per le strade di Italia, Spagna, Portogallo, Croazia, Ungheria, Rep. Ceca, Malesia e Stato di Singapore e non ha nessuna intenzione di fermarsi.

GEC ART Cuneo 1982. Dopo il Liceo Artistico si Laurea in architettura. Diversi i suoi interventi per le strade di Torino, Milano, Pisa, Firenze, Napoli, Venezia, Bologna, Nizza, Parigi e New York. Nel 2008 decide di trasfersi definitivamente a Torino dove vive e lavora, il suo è un percorso artistico che racconta la nostra epoca, nell’arte di Gec l’osservatore si ritrova sullo stesso piano dell’artista, in molti casi viene coinvolto nella realizzazione dell’opera, Il suo operare avviene tramite il web, strumento necessario alla produzione dell'opera, analizzato nelle sue dinamiche di viralità e coinvolgimento in grado di intercettare e mobilitare spesso un pubblico lontano dal mondo dell'arte, portandolo in luoghi dove prima non ve n'era traccia.

VLADY ART Catania. Nel 2001 consegue il Diploma di Laurea in Decorazione presso l'Accademia di Belle Arti di Milano.       Nel 2003, in Irlanda, avvia la sua ricerca post accademica sotto lo pseudonimo di Vlady Art (Vlady è il suo vero nome di battesimo).   Dal 2005 inizia a concentrare la sua attenzione sull’esterno, prima solo concepito come spazio fotografico. L’esterno comincia a essere usato come studio artistico, pittorico e compositivo; dapprima per interventi decorativi, poi dal 2010-2011 con modalità più effimere, concettuali e meno estetiche. Attivo principalmente nell'arte urbana effimera e installativa,  Vlady Art cerca con sarcasmo e sagacia di sabotare, scardinare, sovvertire le più comuni certezze visive, adoperando un linguaggio universale, semplice ed efficace. È stato il primo a emergere nella sua città per questo genere di street art non bidimensionale. Ha partecipato a numerosi eventi espositivi presso sedi private e istituzionali. diverse interviste e articoli su canali nazionali e internazionali, hanno parlato di lui: Vandalog, Artribune, Djay TV, Urbanshit, Rebelart, Amorfart, Ekosystem, Macaseno, Wihel, Corriere del Mezzogiorno e altri ancora.

TRINACRIA CONTEMPORARY Personale di tre giovani artisti siciliani, a cura di Daniele Alonge

GAETANO LONGO - ANGELO SPINA - VLADY ART

In questa quarta edizione di Art FaCTory gli artisti invitati a Trinacria contemporary sono Gaetano Longo/pittore, Angelo Spina/fotografo e Vlady Art/street artist. Auguriamo a questi tre giovani artisti un futuro pieno di speranza e umanità; in un periodo storico difficile non si può soltanto che chiedere uno spiraglio di luce, di diversità intellettuale e sociale, proviamo tutti insieme a sostenere questo cambiamento illuminando con l’arte il percorso della nostra esistenza. Gaetano Longo, Angelo Spina e Vlady Art meritano di vivere in un Mondo migliore.

GAETANO LONGO Catania 1980. Nel 2005 si Diploma in Pittura all’ Accademia di Belle Arti di Catania, nella stessa nel 2007 consegue il Biennio Specialistico in Graphic Design. L’uso della sua pittura è stata diversa nel tempo e in questo scandagliare nelle molte pieghe di questo mezzo è riuscito a farne una sintesi e a trovare un percorso, raggiungendo un piccolo spazio non delimitato da esplorare. Nei suoi ultimi lavori focalizza l’attenzione sul disturbo come fattore del tempo ma non solo; nel momento in cui la mente pensa all’immagine come essenza, un disturbo interviene nascondendola. Il disturbo è un ordine, ed assume un volto diverso a seconda dell’esperienza che facciamo delle immagini. Altro elemento per lui importante è il rilievo che è possibile restituire alle immagini, appiattite e compresse, attraverso la pratica pittorica. Mostre principali: 2010 LEVELS | galleria Spazio Forni Young | Ragusa, mostra personale. 2012 Portrait X | a cura di Francesco Lucifora | galleria Clou | Ragusa. Prima Linea | a cura di Cecilia Freschini | galleria Clou | Ragusa. 2011 Premio Celeste | Sala Mostre del Museo Civico Archeologico | Bologna. Les Arbres | galleria Forni | Bologna. Attualmente vive e lavora a Catania.

ANGELO SPINA Catania 1979. Ha Studiato presso l'Accademia di Belle Arti di Catania dove è attualmente Cultore della materia alla cattedra di Teoria e storia dei metodi di rappresentazione digitale. Ha partecipato a diverse esposizioni tra cui: REFRESHING ART, Art FaCTory ’03, Catania. DISSIPATIO H G, Bologna. ART' IN MONTESPERTOLI, Firenze. DE PORTESIO 2007, CORPO/REO, Brescia. JEUNE CREATION EUROPEENNE, Genova. LA FOTOGRAFIA COME ARTE/L'ARTE COME FOTOGRAFIA, Grosseto. GEMINE MUSE. Catania, PREMIO NAZIONALE DELLE ARTI 2004, Roma.  Ha partecipato a Workshop con artisti di fama internazionale come Matthew Barney, Orlan e Mario Airò. La sua ricerca si esplica attraverso la fotografia ed il video. I suoi lavori raccontano scenari di rovine e macerie dove la natura avanza e riconquista ciò che l'umanità ha abbandonato, coprendone la vergogna ed il degrado. Vive e lavora a Catania.

VLADY ART Catania. Nel 2001 consegue il Diploma di Laurea in Decorazione presso l'Accademia di Belle Arti di Milano.       Nel 2003, in Irlanda, avvia la sua ricerca post accademica sotto lo pseudonimo di Vlady Art (Vlady è il suo vero nome di battesimo).   Dal 2005 inizia a concentrare la sua attenzione sull’esterno, prima solo concepito come spazio fotografico. L’esterno comincia a essere usato come studio artistico, pittorico e compositivo; dapprima per interventi decorativi, poi dal 2010-2011 con modalità più effimere, concettuali e meno estetiche. Attivo principalmente nell'arte urbana effimera e installativa,  Vlady Art cerca con sarcasmo e sagacia di sabotare, scardinare, sovvertire le più comuni certezze visive, adoperando un linguaggio universale, semplice ed efficace. È stato il primo a emergere nella sua città per questo genere di street art non bidimensionale. Ha partecipato a numerosi eventi espositivi presso sedi private e istituzionali. diverse interviste e articoli su canali nazionali e internazionali hanno parlato di lui: Vandalog, Artribune, Djay TV, Urbanshit, Rebelart, Amorfart, Ekosystem, Macaseno, Wihel, Corriere del Mezzogiorno e altri ancora.

REFRESHING ART Collettiva di giovani artisti italiani, a cura di Daniele Alonge

DANIELE ALONGE - BR1 - GEORGIA DE ANGELIS - DANIELE DENARO      
FRANCESCO DE MOLFETTA - ANDREA FRANCOLINO - EMANUELE GIUFFRIDA 
OMAR HASSAN - GIOVANNI IUDICE - GIANFRANCO PULITANO

Daniele Alonge, BR1, Georgia De Angelis, Daniele Denaro, Francesco De Molfetta, Andrea Francolino, Emanuele Giuffrida, Omar Hassan, Giovanni Iudice e Gianfranco Pulitano, sono i dieci artisti che partecipano alla seconda edizione di Refreshing Art, una mostra inserita tra gli eventi collaterali in Fiera della quarta edizione di Art FaCTory. Dieci artisti che utilizzano linguaggi e ricerche di natura differente si confrontano raccontando la realtà dell’arte contemporanea italiana.                                                    

DANIELE ALONGE Avola (SR) 1977. Nel 1996 si diploma in scultura all’Istituto Statale d’Arte di Noto (SR), dal 2002 al 2007 consegue laurea in scultura, abilitazione in discipline plastiche e biennio specialistico all’Accademia di Belle Arti di Catania, nella stessa, dal 2008 al 2011 ricopre il ruolo di cultore della materia nel corso di scultura. Nel 2008, insegna tecniche della ceramica sempre all’Accademia di Catania. Durante gli anni di formazione partecipa ad eventi  con curatori e critici come: Francesco Poli, Tommaso Trini, Martina Corgnati, Fujumi Namioka… Il suo lavoro - per lo più installazioni ma anche video, performance e sculture - sempre incentrato attorno ad un nucleo ludico-ironico, si caratterizza per la volontà di ricercare un contatto diretto con lo spettatore, a volte coinvolgendolo attivamente, a volte spiazzandolo ma, in ogni caso, sollecitandolo ad una riflessione problematica sulla realtà.                                                                                   
Ha in attivo diverse esposizioni personali e collettive. Nel Dicembre del 2000 vince il Primo Premio Regionale Renzo Collura per giovani artisti, tenutosi a Grotte (AG), a cura di Tommaso Trini, nello stesso anno vince  la V Edizione di PRIMA PARETE IN CONCERTO presso il Museo Civico del Castello Ursino di Catania, evento a cura di Giovanna Giordano. Nel 2007 segue il workshop MANUFATTO IN SITU  con Hidetoshi Nagasawa, presso il parco per l’Arte in Cancelli di Foligno (PG), evento promosso dall’Associazione VIAINDUSTRIAE in collaborazione con l’Associazione Parco per l’Arte in Cancelli, a cura di Emanuele De Donno. Nello stesso anno partecipa al workshop ISIDEM con Artur Zmijewski, presso la Galleria Civica d’Arte Contemporanea Montevergini di Siracusa, a cura di Salvatore Lacagnina. Nel 2008, su invito del notaio Bartoli, lavora al progetto “How to become a millionaire” in occasione della RAR (Residenza Artisti Riesi). Nel 2011 è presente alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, e nel 2012 su invito della Farm Cultural Park, partecipa alla 13° Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, con un evento collaterale. 
Le sue opere appartengono a diverse collezioni d’Arte Contemporanea, private e pubbliche. Attualmente vive e lavora a Catania.

BR1 Locri 1984. Vive e lavora a Torino. Nel 2009 si laurea in diritto musulmano alla facoltà di giurisprudenza di Torino. Attivo prevalentemente in Europa, il suo lavoro si fonda principalmente su interventi effimeri realizzati nel contesto urbano, quasi sempre realizzati in maniera spontanea e senza autorizzazioni. Recentemente e’ stato invitato in festival internazionali di arte pubblica, tra i quali si ricorda “Street art doping “, Varsavia (2012). Le sue recenti mostre personali e collettive includono “Integration/disintegration”, Open Walls gallery, Berlin (2013); “Women between”, FARM Cultural Park, Favara (2013); “Public Arena”, Associazione Barriera (2013); “From the city to the World”, Newton Art Center, Boston (2012). Attraverso interventi specifici nel contesto urbano, realizzati prevalentemente con poster e installazioni, l’artista torinese BR1 critica l’impatto massificante della pubblicità commerciale sull’identità di donne e migranti dell’area mediterranea. La sua ricerca, socialmente impegnata, si sviluppa attraverso la combinazione paradossale dei simboli pregnanti della cultura occidentale e di quella mediorientale. Profondo interesse è stato rivolto al velo islamico, considerato il simbolo spartiacque tra le due culture.

GEORGIA DE ANGELIS Porto San Giorgio 1972. Si trasferisce a Napoli nel 1991 dove muove i primi passi nel mondo delle arti visive. Nel 2000 si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Catania, dove nel 2007 consegue l'abilitazione all'insegnamento. Da diversi anni si occupa di grafica e illustrazione collaborando soprattutto con musicisti, ha realizzato due copertine per gli Sugarfree nel 2009 e nel 2011, sempre nel 2011 ha vinto il primo premio per le illustrazioni realizzate per il brano Amid di Rossella Aliano (Liberadante) al concorso nazionale Ciccio Carrà Tringali, nella sezione opere musicate per l’infanzia. Il suo lavoro artistico è eclettico e spazia dalla pittura, all’installazione al video, giocando in maniera provocatoria attorno a temi sociali e di attualità. Ha all’attivo diverse esposizioni, personali e collettive. Attualmente vive e lavora a Catania. 

DANIELE DENARO Messina 1981. Ha conseguito il Diploma in Decorazione nel 2006 presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, nel 2008 l’abilitazione all’insegnamento in Arte e Immagine. Attualmente vive e lavora a Verona. Per Denaro la società è strutturata in una moltitudine di piccole azioni solo apparentemente sconnesse e indipendenti, ma che una volta unite danno vita a processi distopici. L’artista invita a una riflessione sul grado di conformismo e formattazione dalla divisione e parcellizzazione del lavoro seriale, in una più ampia comprensione sul ruolo attivo nell’assemblare, inconsapevolmente, i componenti di una società distopica.

FRANCESCO DE MOLFETTA Milano 1979. Il suo lavoro è stato esposto in Italia da Franco Toselli (Oggetti che cambiano il loro destino, Quasiarte,Miart, Artissima, ARTFORUM Berlin, ARCO Madrid, Vienna Art Fair), Artoteca (Portofranco),Galleria Colossi Arte(chiari e geniali, automobile/autonobile, chiarimenti,Fiato sprecato),Galleria Forni, Galleria Ierimonti(Looking for Equilibrium), Galleria 2000 e Novecento(Frankie goes to Hollywood, L’opera al nero ,Artefiera Bologna, Miart, Art Verona) ,Galleria Paola Verrengia(Play Again), Galleria Ronchini ( E’ la fine del mondo, Miart, Art Verona),Ermanno Tedeschi Gallery(Mi ricordo,Artissima,slalom gigante), Duetart Gallery(Fra me e te),Angel Art Gallery, Ar Contemporary Gallery(container.1) Galleria Vinciana , FabbricaEos, Galleria Glauco Cavaciuti, Galleria 2000 ,  A15  , Aus18, galleria Luisa Delle Piane,Wannabee gallery; ha collaborato inoltre con Artedamangiare-mangiarearte realizzando una installazione per il Macef nel 2000. Ha ricevuto una menzione al Trofeo Brera 2000 ed ha vinto il concorso della città di Biella partecipando ad una mostra indetta dalla Fondazione Pistoletto per l’Arte. All’estero è stato esposto in una importante mostra sull’arte contemporanea occidentale presso la Tokyo Gallery di Tokyo, dal museo d’arte contemporanea di Besançon in Francia , dal museo di Vitoria nei paesi Baschi, dalla galleria T20 artecontemporanea a Mursia in Spagna e dalla RAAB Galerie di Berlino. Per il cinema ha realizzato 4 cortometraggi in pellicola che sono tuttora in distribuzione, vincendo  l’Ambrogino d’oro ed una menzione dalla critica per l’opera “The River-run”(Il Corso del Fiume) . In teatro ha diretto 5 spettacoli teatrali , tra cui un’assistenza al Piccolo Teatro con Lamberto Pugelli. Odia il calcio, non fuma e  non beve alcolici ma adora gli animali, soprattutto i suoi cani , il cioccolato e il buon sano e fottuto rock ‘n’roll. Vive e lavora a Milano.

ANDREA FRANCOLINO 1979. Passa la sua infanzia a Matera e si forma al Liceo Artistico e come scultore all’Accademia di Belle Arti. Vive e lavora a Milano da diversi anni. Affronta le sue prime ricerche attraverso i prodotti di largo consumo che compriamo e altrettanto facilmente buttiamo via. Molte le tecniche utilizzate che partono dalla scultura del packaging e sperimentano fotografia, computer, pittura e installazione. Nelle sue ultime opere il calcestruzzo è il materiale utilizzato principalmente, la sua ricerca mira a trasmettere la vulnerabilità dell’uomo da un lato e la perfezione del creato dall’altro.

EMANUELE GIUFFRIDA Gela (CL) 1982. Consegue il Diploma di Maturità  presso il Liceo Artistico D. Almeyda di Palermo e la laurea in pittura presso l’Accademia di Belle Arti della stessa città. Vive e lavora a Palermo. Dal 2004 iniziano alcune collaborazioni con le gallerie attraverso le quali si susseguono una serie di esposizioni collettive e personali presso le stesse,  in spazi pubblici e fiere d’arte contemporanee nazionali ed estere. Nel 2006 realizza una personale curata da Maurizio Sciaccaluga. Segue nel 2007 una ristretta collettiva di 4 artisti curata da Chiara Argenteri. Nel 2011 espone con altri 3 artisti presso la galleria civica d’arte moderna di Agrigento in una mostra curata da Francesco Gallo. Lo stesso anno è invitato alla Biennale di Venezia a cura di Vittorio Sgarbi. Nel 2013 partecipa alla collettiva intitolata “Riflessi d’Italia” che inaugura l’apertura di CUBO, il museo polivalente del gruppo Unipol a Bologna. Nel corso degli anni è in costante presenza presso diverse fiere d’arte contemporanea tra le quali: Art Verona, Verona; The Others, Torino; Affordable, Milano-Roma; Arte Accessibile, Milano; BAF, Bergamo, ArtMarket, Budapest. La produzione inerente gli anni tra il 2006 - 2012 è focalizzata principalmente sulla rappresentazione di interni (spesso appartenuti al proprio vissuto), attraverso i quali si è voluto esprimere un messaggio di natura sociale ed intima. Essa è ispirata dall’ammirazione verso quelle significative correnti figurative che hanno interessato la pittura del 900 quali il realismo esistenziale e il realismo spagnolo. Alcuni hanno visto in questo lavoro anche delle similitudini col realismo americano degli anni 30 (Hopper in particolare), altri con la visione spirituale ed emotiva degli interni di Van Gogh. Alla ricercata scelta delle immagini si è sempre accostato l’ intento di  trasporre  in modo “veritiero” attraverso il medium, la  personale visione emotiva del soggetto, arrivando all’essenza della tavolozza e al tempo stesso capace di interloquire con lo spettatore. Dal 2013 l’attenzione si è focalizzata  verso la figura, in particolare su scene tratte da istantanee familiari. L’impatto estetico causato dal tempo, alterandone le cromie è stato da suggerimento e pone in sfida sul come esse possano tradursi in pittura secondo le ricerche e i  linguaggi del contemporaneo , creando dei connubi che lascino allo spettatore un senso di atemporalità o bi-temporalità, facendo riflettere sui costumi  di epoche distanti tra loro più  per sensibilità, cultura, cinismo.

OMAR HASSANMilano 1978. Artista di origini italo-egiziane, diplomato in Pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera. Si avvicina all'arte dello spray fin da ragazzino, realizzando alcuni interventi di street art per la città. Avverte subito la necessità di spostare il proprio lavoro su supporti differenti e di evolverlo concettualmente. Lo Spray come strumento sul quale ruota attorno tutta la sua poetica, a partire dalla ricerca di un gesto pittorico di sintesi, un gesto che racchiuda al suo interno un’intera cultura, una poesia, una filosofia urbana, un vero e proprio nuovo linguaggio per la cultura “street”. Il primo vero respiro, la prima vera “formula” dell’esserci nell’arte. Vive e lavora a Milano.

GIOVANNI IUDICE Gela 1970. Risolutamente autodidatta. Ha esordito nel 1994 a Ragusa, uscendo presto dalla dimensione isolana che gli resta comunque molto cara. Tra le principali esposizioni ricordiamo le personali di Acqui Terme, Milano e Spoleto. A queste si aggiungono prestigiose collettive fra le quali spiccano: Arte Italiana 1968-2007, Palazzo Reale, Milano, 2007. Biennale di Venezia,  2011, Padiglione Italia. Vive e lavora a Gela.

GIANFRANCO PULITANO Messina 1978. RIcercatore di linguaggi della comunicazione e tecnologie di animazione digitali, durante l’ adolescenza sviluppa un forte interesse per le culture metropolitane e attraverso la Street Art comincia a lavorare come Designer. Contemporaneamente continua i suoi studi, frequenta l’Accademia di Belle Arti, dove si laurea in grafica con una tesi in Mass-Media sul linguaggio pittografico dal titolo “La parola disegnata”. Dal 2006 si avvicina al mondo dell'Arte Contemporanea, vince così numerosi concorsi e partecipa a esposizioni di rilievo che evidenziano il suo interesse per il digitale e le nuove tecnologie. Frequenta anche il biennio specialistico nel dipartimento di scultura, dove approfondisce le sue ricerche con una tesi sulle relazioni fra Arte e Scienza dal titolo “FUTURAMA”. Influenzato dalla cultura POP, con sottile ironia analizza i sistemi di linguaggio visivo dal pittogramma al brand commerciale. Inventore dell’arte componibile attraverso delle installazioni elettroniche chiamate “Circuiti” indaga lo spazio e le tematiche sociologiche delle abitudini umane contenute al suo interno confrontandole alla leggi fisiche dell’elettronica elementare. Oggi la sua ricerca va oltre lo spazio fisico interrogandosi su concetti come realtà aumentata e WEB.








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