Market zone

Market zone, Cuneo

 

Dal 17 Ottobre 2014 al 09 Novembre 2014

Cuneo

Luogo: Mercato coperto

Indirizzo: piazza Seminario

Orari: martedì e venerdì 8.30-13 / 14.30-19; mercoledì, giovedì, sabato e domenica 13-19

Enti promotori:

  • Associazioni ART.UR e DEL’ART

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 339 6908997

E-Mail info: info@market-zone.eu

Sito ufficiale: http://www.market-zone.eu


Verrà inaugurata venerdì 17 ottobre, alle 11, sotto il mercato coperto di Cuneo, in piazza Seminario, l’esposizione del progetto “Market zone”, frutto delle attività svolte nell’ultimo anno dai 19 artisti, architetti, urbanisti, designer e graphic designer italiani e francesi che hanno preso parte al laboratorio transfrontaliero sul tema del mercato, promosso dalle associazioni, ART.UR e DEL’ART. Dopo il successo ottenuto nell’ottobre del 2013, il progetto torna così ad animare la città di Cuneo con un’esposizione che sarà visitabile, fino al 9 novembre, martedì e venerdì, dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19, mercoledì, giovedì, sabato e domenica, dalle 13 alle 19.
 “La mostra che allestiremo a Cuneo, presentata anche a Nizza dal 19 settembre all’8 ottobre al Marché de la Libération, - spiega Michela Giuggia, presidente dell’associazione Art.ur - rappresenta l’atto conclusivo del progetto Market zone che per due anni ha invitato artisti e ricercatori, italiani e francesi, col supporto della curatrice Michela Sacchetto, a riflettere sulla natura degli storici mercati del capoluogo della Granda e della cittadina della Costa Azzurra, intesi come spazi di vendita, ma anche vetrine di un sincretismo culturale e sociale di due territori”. 
I 19 autori degli interventi, hanno infatti preso parte ai workshop che si sono tenuti nel 2013 a Cuneo (ottobre) e a Nizza (novembre) durante i quali hanno lavorato con tutor e intellettuali del calibro di: Paolo Ulian, Undesign, Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Marc Barani, Matali Crasset, Stéphane Magnine, Marco Revelli e Marco Aime. La loro ricerca si è poi concretizzata, negli scorsi mesi, in una serie di lavori transdisciplinari che si inseriscono nel mercato, creando suggestioni che invitano alla riscoperta del contesto mercatale dal punto di vista estetico, sociale, relazionale e storico e con progetti che ne evidenziano le potenzialità, valorizzandone l’importanza.
LA MOSTRA
La mostra si articola in 11 interventi che enfatizzano i vuoti e i pieni dell'architettura sociale e urbana del mercato. Le realizzazioni si possono suddividere in un percorso a quattro coordinate
La prima è la trasformazione condivisa del cibo e dei codici transfrontalieri legati alla cultura culinaria. L’azione rituale di cucina condivisa, proposta dal collettivo di designer AUT, sarà attivata attraverso un mobile versatile e funzionale, dal quale prenderanno vita eventi culinari che valorizzeranno i prodotti venduti all’interno del mercato di piazza Seminario e che coinvolgeranno i visitatori, da venerdì 17 a venerdì 31 ottobre. StudioErrante Architetture, invece, accoglierà nella capsula temporale ‘Duilio’ barattoli di cibo fatto in casa, donati dagli abitanti legati al tema della migrazione e della conservazione della memoria attraverso il cibo. Dodici forme di formaggio di Nicolas Boulard, trasleranno poi la tradizione del Castelmagno, prodotto dal caseificio La Meiro, presidio Slow Food, in un discorso più ampio sul legame tra ricerca formale e produzione casearia. 
La seconda coordinata è legata all’interpretazione del territorio transfrontaliero. Un gioco di rimandi dall’esterno verso l’interno del mercato sarà alla base delle cartoline di Giulia Gallo e Enrico Partengo, ottenute collezionando i punti di vista dei produttori di Cuneo e Nizza, concentrati in una costruzione caleidoscopica che sovrappone al paesaggio urbano quello della campagna che lo alimenta. Stefano Capodieci, Giovanna Zanghellini e Caterina Giuliani, esporranno all’interno di un’installazione multimediale il risultato di un itinerario a ritroso, dal mercato verso la zona di produzione degli alimenti. La scultura di Alberto Scodro entrerà nel mercato come risultante di uno scambio di terra tra le due città.
La terza coordinata, unirà le riflessioni sulla temporalità e il potenziale immaginifico legati al mercato. L’orologio di Johanna Fournier segnerà la valenza asincrona dell’attività mercatale e, nella propria forma, rappresenterà l’incrocio tra presente e passato dell’ala coperta. Saranno inoltre le audio guide di Cristian Chironi ad accompagnare i visitatori in una visita guidata di Piazza Seminario. Yannick Langlois e Joselyne Ramirez, giocheranno sui ritmi di vuoto e pieno del mercato attraverso una monumentale composizione di scritte a terra.
La quarta coordinata, infine, sarà rappresentata da due interventi di camouflage. Rafael Wolf distribuirà in modo virale, su vari supporti funzionali alla vendita dei prodotti, i due font studiati per Market zone, il Piemontese e il Nizzardo, ispirati dalla calligrafia stessa degli ambulanti dei due mercati. Le sculture di Cyril Verde renderanno omaggio ai rapporti di proporzione tra varie unità di contenimento presenti nel mercato, dall’architettura dell’ala coperta alle pile di cassette di verdura disposte sui banchi. 
Durante il periodo dell’esposizione saranno organizzati eventi collaterali con l’obiettivo di attivare alcuni degli interventi presenti in mostra. Per aggiornamenti sul programma visitare il sito:  HYPERLINK "http://www.market-zone.eu" http://www.market-zone.eu.

I DICIANNOVE ARTISTI, DESIGNER, ARCHITETTI, URBANISTI E GRAPHIC DESIGNER
AUT (Riccardo Berrone, Federico Bovara, Luca Coppola), Nicolas Boulard, Stefano Capodieci e Giovanna Zanghellini con Caterina Giuliani, Cristian Chironi, Johanna Fournier, Giulia Gallo e Enrico Partengo,, Yannick Langlois e Joselyne Ramirez, Alberto Scodro, StudioErrante Architetture (Paolo Borghino, Sarah Becchio, Andrea Tomasi), Cyril Verde, Rafaël Wolf.

I SEI TUTOR 
Italia: Andrea Caretto e Raffaella Spagna, artisti - Undesign, graphic designers - Paolo Ulian, designer Francia: Marc Barani, architetto - Matali Crasset, designer - Stéphane Magnin, artista

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