C.A. Bixio. Musica e Cinema nel ‘900 italiano

C.A. Bixio. Musica e Cinema nel ‘900 italiano
Dal 19 February 2016 al 2 April 2016
Firenze
Luogo: Galleria delle Carrozze - Palazzo Medici Riccardi
Indirizzo: via Camillo Cavour 5
Orari: tutti i giorni dalle 10-19
Enti promotori:
- Città Metropolitana di Firenze
- Associazione Culturale Musikstrasse
- Comune di Firenze
Costo del biglietto: intero € 7, ridotto € 4
Sito ufficiale: http://www.mostra.bixio.it
La mostra “C.A. Bixio – Musica e Cinema nel ‘900 italiano” dopo il successo ottenuto a Ravello, Spoleto e Napoli giunge a Firenze, città molto amata da Bixio. La storia, le immagini e le musiche di una straordinaria carriera che ha influenzato la cultura popolare italiana del ‘900. In mostra le celebri canzoni del compositore, le musiche da lui realizzate per il cinema e le più belle immagini delle copertine degli spartiti dei suoi successi. Le sue canzoni Mamma, Parlami d’amore Mariù, Vivere sono delle vere e proprie pietre miliari, e sono cantate e conosciute in tutto il mondo.
Tra i tanti successi di Bixio anche Madonna Fiorentina, dedicata proprio alla città di Firenze.
Dal 19 febbraio al 2 aprile 2016 la mostra, promossa dalla Città Metropolitane di Firenze e voluta dal Sindaco Dario Nardella, farà tappa alla Galleria delle Carrozze del Palazzo Medici Riccardi. L’esposizione è realizzata dai figli del grande compositore, Franco e Andrea Bixio e da Giuseppe Pasquali, con il coordinamento di Renato Marengo, e gode del patrocinio e della collaborazione di importanti enti istituzionali e privati come SIAE (Società Italiana Autori ed Editori), A.F.I. (Associazione dei Fonografici Italiani), Università "Sapienza" di Roma e RaiTeche.
«Mio padre – dichiara Franco Bixio, figlio del compositore - ha scritto le musiche per i Varietà più importanti del suo tempo. Amava seguire gli spettacoli per i quali componeva per constatare personalmente l’impatto che le sue canzoni avevano sul pubblico. Proprio in uno dei suoi tanti viaggi, dopo teatro, in una fiaschetteria di Firenze scopre la voce di Carlo Buti, per il quale compone proprio Madonna Fiorentina, contribuendo così in modo decisivo al successo dell’interprete».
L’obiettivo della mostra è quello di presentare l'origine della canzone italiana e celebrare Cesare Andrea Bixio, uomo dalla spiccata sensibilità creativa e figura chiave del suo tempo: artista e innovatore della cultura e dello spettacolo e, al tempo stesso, uomo dalle grandi intuizioni commerciali e imprenditoriali in campo editoriale. Nel 1920 ha fondato la prima casa editrice musicale tenuta a battesimo nel luogo che diventerà il polo della musica leggera (Galleria del Corso a Milano). Ha collaborato con artisti del futurismo, ed è stato il primo autore italiano a produrre canzoni per alcune tra le maggiori interpreti francesi del varietà, così alimentando il legame tra le città di Napoli e Parigi, a quel tempo, capitali della cultura. Ha, inoltre, composto le musiche per il primo film sonoro italiano La Canzone dell’Amore(1930) e l’amore per il cinema lo ha portato negli anni ‘60 a fondare la Cinevox Record, prima casa discografica dedicata alle colonne sonore, che nel corso degli anni ha prodotto grandi artisti come Morricone, Piovani, Goblin e tanti altri.
Come recita il sottotitolo, la mostra racconta un bel pezzo di storia del cinema e della musica italiana del ‘900. Le note di Bixio accompagnano il visitatore in un viaggio fatto di immagini storiche, focus su avvenimenti scientifici e contributi artistici da ogni campo, strizzando l’occhio a innovazioni particolari e curiosità del secolo scorso.
Il nucleo centrale è sviluppato intorno alle copertine degli spartiti dei primi cinquant’anni del ‘900, veri e propri capolavori di grafica che rappresentano le varie epoche e tendenze artistiche dell'arte visiva. Non mancano le immagini dei film musicati da Bixio e le sequenze delle canzoni interpretate sia da attori famosi come Vittorio De Sica, Totò, Anna Magnani, Elsa Merlini, Macario, sia dalle grandi voci dell’epoca come Beniamino Gigli.
Il progetto è frutto della collaborazione del Gruppo Editoriale Bixio e dell'Associazione Musikstrasse con il Master in "Allestimento e Progettazione di Componenti” della Facoltà di Architettura dell’Università “Sapienza” di Roma, ed è stato firmato dal giovane architetto Massimo Burlina.
Raccontare di Cesare Andrea Bixio, significa anche raccontare la Storia del Novecento, secolo controverso, caratterizzato da forti divergenze ideologiche e sociali e segnato da due guerre che hanno profondamente inciso sulla vita e sui comportamenti di un intero popolo.
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