Cantieri Montelupo: TRITUME. Arte contemporanea ceramica letteratura

Marco Ulivieri, Volevo disegnare un piatto I Ph. Valentina Genovali

 

Dal 03 Dicembre 2021 al 09 Gennaio 2022

Montelupo Fiorentino | Firenze

Luogo: Palazzo Podestarile

Indirizzo: Via Baccio da Montelupo 45

Orari: Dal lunedì al venerdì: 15.30-18.30 Sabato, domenica e festivi: 10.00 - 13.00; 15.00-19.00 Mercoledì 8 dicembre e giovedì 6 gennaio: 15.00-19.00 Venerdì 24 dicembre e 31 dicembre: 10.00-13.00 25-26 dicembre e 1 gennaio: chiusi

Curatori: Christian Caliandro

Enti promotori:

  • Fondazione Museo Montelupo
  • Comune di Montelupo Fiorentino

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0571 1590300

E-Mail info: info@museomontelupo.it

Sito ufficiale: http://www.musemontelupo.it


Il 3 dicembre 2021, nel palazzo Podestarile di Montelupo Fiorentino, si inaugura la mostra "Cantieri Montelupo: TRITUME. Arte contemporanea ceramica letteratura" a cura di Christian Caliandro. Il concetto di "cantiere" rimanda all'idea del processo, della costruzione passo dopo passo, della relazione. E il progetto che ha animato l'estate scorsa la città di Montelupo, curato da Christian Caliandro, si è fondato proprio su questi presupposti: durante i mesi estivi designer e artisti, artigiani e scrittori hanno lavorato insieme per la creazione di un'opera d'arte originale e la mostra che adesso si inaugura ne restituisce gli esiti.
 
Sino al 9 gennaio 2022, nelle sale del Palazzo Podestarile, si potranno vedere i lavori in ceramica prodotti durante il programma di residenze artistiche estive che ha unito l’arte visiva, la ceramica di Montelupo e la letteratura, come dice il titolo stesso del cantiere, promosso dalla Fondazione Museo Montelupo e dal Comune di Montelupo Fiorentino, con il contributo della Regione Toscana nell’ambito del programma di iniziativa regionale Toscanaincontemporanea2021.
La città della ceramica non è nuova ai laboratori di sperimentazione artistica, che negli anni si sono spinti negli ambiti più diversi, ricercando l’incontro, l’integrazione, la valorizzazione delle capacità del territorio e la sperimentazione di nuovi linguaggi. Il cantiere di Christian Caliandro si è contraddistinto per l’inserimento di un linguaggio ulteriore, quello della letteratura e della poesia.
 
Gli artisti Marco Ulivieri, Laura CionciEmanuela Barilozzi Caruso e Marco Raparelli hanno avviato una collaborazione con alcune realtà formative, artigianali e imprenditoriali del territorio, con cui hanno condiviso il loro metodo e il loro approccio creativo. Gli autori invitati, Claudia di PalmaSimone Innocenti e Angelo Ferracuti hanno tradotto in parole il processo creativo che si è instaurato durante i workshop, i talk, i cantieri, dedicando un loro testo a Montelupo.
 
«Siamo partiti a inizio estate proponendo quattro residenze, con altrettanti artisti e ognuno di loro – racconta Christian Caliandro – ha collaborato con ceramisti, aziende: Laura Cionci con ceramiche Tombelli, Emanuela Barilozzi Caruso con Il Giglio, Marco Raparelli con Ceramiche Arno e Marco Uliveri con il Centro Ceramico Sperimentale. Questo progetto nasce come un incontro fra diversi linguaggi, che comprende il mio racconto, ma si arricchisce della narrazione di altri scrittori come la giovane e talentuosa poetessa Claudia Di Palma, lo scrittore Angelo Ferracuti e poi l’occhio del giornalista montelupino, Simone Innocenti. Elemento centrale della residenza è stata la relazione, il processo creativo. Ciascun appuntamento è andato oltre la semplice presentazione del lavoro degli artisti, ma è stato un’immersione nella loro poetica. All’artista, al ceramista, allo scrittore si aggiunge poi un quarto elemento: la microcomunità dei partecipanti, coinvolti nell’intero processo creativo, anche se con modalità diverse. Un coinvolgimento che emerge nella mostra che inauguriamo adesso, il cui scopo è quello di costruire un racconto con immagini, opere e testi».
 
Assieme alla mostra sarà presentato anche il catalogo, un vero e proprio diario di bordo, edito da Sfera Edizioni, nel quale Christian Caliandro cuce le immagini, i testi prodotti dagli autori, i commenti in un racconto unico ed emozionante.
 

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