Dana Michahelles. Disegni architettonici di Firenze
Dal 11 Gennaio 2013 al 10 Febbraio 2013
Firenze
Luogo: SACI Gallery - Palazzo dei Cartelloni
Indirizzo: via Sant'Antonino 11
Orari: da lunedì a venerdì 9-17; sabato e domenica 13-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 055 289948
E-Mail info: gallery@saci-florence.edu
Sito ufficiale: http://www.saci-florence.edu
Dana Michahelles (1933-2002) è nata a Firenze ed è figlia di artisti. Suo padre era il pittore fiorentino Ram (Ruggero Michahelles), suo zio era Thayat, il pittore futurista e suo bisnonno era Hyram Powers, lo scultore neoclassico americano. Ha frequentato l'Istituto delle Belle Arti di Firenze ma all'età di 15 anni è partita per l'Africa, dove è rimasta per 27 anni, un’esperienza che le ha permesso una nuova identità come artista.
Al suo ritorno a Firenze, per ristabilire se stessa, l’avremmo potuta vedere, per esempio, seduta su un piccolo sgabello in mezzo al traffico pedonale di Ponte Vecchio a disegnare in modo accurato lungo il ponte o in via Calzaiuoli a disegnare le vetrine dei negozi. La sua produzione artistica è varia e va dai dettagliati disegni a penna e inchiostro di architettura, ritratti, piante esotiche e animali, ai dipinti ad olio su tela.
Il lavoro di Dana è relativamente sconosciuto nella sua città natale e questa mostra rappresenta una retrospettiva selezionata delle sue opere più belle che possono essere considerate racconti, paesaggi urbani, documentazione del vissuto, non avendo mai perso il suo spirito fiorentino.
Al suo ritorno a Firenze, per ristabilire se stessa, l’avremmo potuta vedere, per esempio, seduta su un piccolo sgabello in mezzo al traffico pedonale di Ponte Vecchio a disegnare in modo accurato lungo il ponte o in via Calzaiuoli a disegnare le vetrine dei negozi. La sua produzione artistica è varia e va dai dettagliati disegni a penna e inchiostro di architettura, ritratti, piante esotiche e animali, ai dipinti ad olio su tela.
Il lavoro di Dana è relativamente sconosciuto nella sua città natale e questa mostra rappresenta una retrospettiva selezionata delle sue opere più belle che possono essere considerate racconti, paesaggi urbani, documentazione del vissuto, non avendo mai perso il suo spirito fiorentino.
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