Gabriella Chizzolini. Liguria negli occhi

Opera di Gabriella Chizzolini

 

Dal 13 Gennaio 2018 al 27 Gennaio 2018

Genova

Luogo: SATURA art gallery

Indirizzo: piazza Stella 5/1

Orari: da martedì a sabato 15-19

Curatori: Andrea Rossetti

Telefono per informazioni: +39 010.24.68.284

E-Mail info: info@satura.it

Sito ufficiale: http://www.satura.it



Liguria intascata come un effetto personale, resoconto cromatico in pennellate tendenzialmente divisioniste, imperfette come la realtà, pastose in un linguaggio pesantemente espressivo. Qualcosa che si verifica nel momento in cui la pittura non riesce ad esimersi dall'essere caratterizzata e caratterizzante.

Retroscena in un racconto unico, che rende bene l'idea di cosa significhi parlare di Liguria negli occhi per Gabriella Chizzolini, e di come questa sua narrazione coinvolgente ed accentratrice nei confronti del territorio possa assumere forme universalizzanti. Un racconto basato sul rapporto personalistico tra l'artista ed il territorio, un incrociarsi di sguardi dominato da visioni istantanee, momenti reali ed effetti pregni di sostanza.

E la Chizzolini va, senza sosta alla ricerca di momenti di vita, tra una pennellata opaca, un riflesso luministico ed una prospettiva fluida; tra la certezza di ciò che è tangibile e l'impossibilità di una sua trasposizione troppo ufficiale, ieratica, statica, distante anni luce da un'artista abituata a dare tutta sé stessa, a scavare nel proprio sentimento per dare corpo, anima e dinamica a tante visioni ideali. Miriadi di visioni ideali generate appositamente con l'intenzione di donare sentimentalismo pittorico ad uno sguardo unico, irripetibile, destreggiato tra caratterizzanti interni, momenti privatamente topici e convulsivi esterni che su tela riversano tutto il pathos di presenze inconfondibili patrimonio dell'umanità.

Pariteticità tra cuore e mente in un susseguirsi istantaneo di tagli e scorci, ampie vedute in cui è ancora un utilizzo intermodale del colore a tenere le fila di ogni discorso chizzoliniano, saldo al comando di un espressionismo incontenibile, auto-generante nelle disparità tonali che passano dal caldo straniante degli effetti rossicci, in tramonti importanti che sovrastano democraticamente ogni sorta di edificio.
E terminano quindi nei toni freddi, raggrumati, propriamente fusi per ratificare l'esistenza in una qualsiasi passeggiata Sulla battigia.

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