Rolli Days – Live & Digital - Genova Maggio 2021

Palazzo Balbi, Genova I Ph. L. Guida  

 

Dal 14 Maggio 2021 al 16 Maggio 2021

Genova

Luogo: Sedi varie

Indirizzo: Sedi varie

Enti promotori:

  • Comune di Genova

Sito ufficiale: http://www.visitgenoa.it


L’edizione dei Rolli Days in programma dal 14 al 16 maggio 2021 riproporrà la formula Live&Digital compatibilmente con le prescrizioni legate all’emergenza sanitaria in corso, sarà possibile tornare a visitare i Palazzi dei Rolli, patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2006, e i loro tesori artistici e architettonici. Le visite ai Rolli, condotte con competenza dai Divulgatori Scientifici che accompagneranno il pubblico in circa 15 palazzi e 7 Ville e si svolgeranno in completa sicurezza e con prenotazione obbligatoria (le modalità verranno comunicate più avanti).

Inoltre, entreremo nella vita e nelle storie degli artisti che hanno reso unica al mondo la Genova dei Palazzi dei Rolli: partendo dalle opere conservati nelle Civiche Collezioni, una serie di inediti e brevi video racconterà vita, carriera ed aneddoti sui protagonisti della storia artistica della città.

LE VILLE DEI ROLLI
In questo nuovo appuntamento scopriremo alcune delle più significative ville urbane e suburbane edificate dalle nobili famiglie genovesi, che anche nelle loro residenze di villeggiatura volevano la stessa bellezza, lo stesso splendore, la stessa raffinatezza dei palazzi di città. Le ville si trovavano immediatamente fuori dal cuore della città antica, oggi riassorbite dal tessuto urbano; o lungo la costa, sia a Levante che a Ponente, fino alla Riviera: il viaggio di questi Rolli Days ci porterà fino ad Albisola. Una nuova occasione per vivere con sempre maggiore partecipazione il patrimonio della città di Genova, e il tessuto monumentale che ruota intorno ai Palazzi dei Rolli e alla società che li edificò, decorò e arricchì durante i cent’anni del Siglo de los Genoveses.

VILLA DURAZZO FARAGGIANA, ALBISOLA
Decorazioni ad affresco, ceramiche, stucchi e statue. Tutto questo si trova in Villa Durazzo Faraggiana ad Albisola. Gli ambienti della villa si alternano tra spazi che richiamano la migliore decorazione rocaille e lo stile Impero, voluto dagli ultimi proprietari. Ma tra letti a baldacchino, strumenti musicali e preziosi arredi, ecco la scultura lignea più straordinaria del Barocco genovese: la specchiera di Narciso eseguita da Filippo Parodi.

VILLA DUCHESSA DI GALLIERA
Collocata nell’estremo ponente cittadino e legata alla figura di Maria Brignole Sale De Ferrari Duchessa di Galliera, straordinaria benefattrice della città, la villa rappresenta una delle più importanti testimonianze di come si sono evoluti nel tempo gli edifici suburbani genovesi. La raffinatissima Sala delle Conchiglie, completamente ricoperta di questo prezioso materiale, il teatro storico, il giardino all’italiana e il boschetto all’inglese si uniscono nel polmone verde di Voltri, in una fusione  perfetta tra ambienti interni ed esterni.
 
VILLA PALLAVICINO DELLE PESCHIERE
Uno dei più affascinanti e deliziosi scorci del mondo” Così Charles Dickens parlava del panorama che si può ammirare da Villa Pallavicino delle Peschiere, dopo esserne stato ospite nel 1844. Ancora oggi colpisce la bellezza degli affreschi di Cambiaso e del Bergamasco, straordinariamente conservati; così come la ricchezza dei giardini e la qualità – impareggiabile – di una delle poche, solo cinque, Grotte polimateriche superstiti a Genova: uno scrigno dove conchiglie, pietre colorate, elementi in ceramica creano un mondo elegante e fiabesco
 
VILLA LOMELLINI ROSTAN REGGIO
Tra Pegli e Multedo si trova una villa dove la storia ha lasciato il passo alla modernità. È Villa Lomellini Rostan ,che con i suoi affreschi cinquecenteschi ospitava in origine il circolo culturale dell’Accademia degli Addormentati. Il suo giardino fra il Sette e l’Ottocento era considerato uno dei più belli d’Europa. La villa è oggi sede del Genoa CFC.

VILLA GENTILE BICKLEY
Le vicende passate del quartiere di Cornigliano si collegano strettamente alle sue ville, che testimoniano un passato fatto di storia, arte e cultura. Tra queste Villa Bickley rappresenta un importante punto di riferimento con i suoi stucchi, i suoi affreschi e la torre di avvistamento da cui si gode della vista sul quartiere, una volta sede di villeggiatura dei ricchi aristocratici del centro città.
 
VILLA GROPALLO DELLO ZERBINO
La meraviglia barocca di una villa suburbana:  dagli interni affrescati da Domenico Piola e Gregorio De Ferrari agli esterni, che rappresentano uno dei parchi urbani privati più grandi d’Europa. Immagini emozionanti ci portano alla scoperta di Villa Balbi Durazzo Gropallo Castelbarco allo Zerbino, un gioiello barocco che dall’alto domina sulla città di Genova.
 
VILLA CATTANEO IMPERIALE DI TERRALBA
Protagonista indiscusso di Villa Cattaneo Imperiale è l’affresco raffigurante il Ratto delle Sabine di Luca Cambiaso, un dipinto eccezionale per qualità e stato di conservazione, che diventerà modello per molte decorazioni dei palazzi genovesi. Ma la villa ha una lunga storia: qui abitarono i Cattaneo della Volta, gli Imperiale e i Di Negro, e qui venne ospitato il re di Francia Luigi XII: davvero “Una dimora degna di un re”

Gli ARTISTI dei Rolli
“RITRATTI” d’AUTORE. Storia e storie dei pittori dei Palazzi dei Rolli attraverso i capolavori dei Musei di Strada Nuova
Scoprendo i palazzi dei Rolli, ci sono nomi di artisti che ritornano spessissimo: sono loro che hanno dato forma e colori al Secolo d’oro dei genovesi.
Una serie di ritratti, quindi, racconterà due secoli di una straordinaria storia artistica, e l’opera di artisti capaci di fare di Genova una capitale culturale europea. Il punto di partenza sono le splendide opere conservate nelle collezioni dei Musei di Strada Nuova.

ANTOON VAN DYCK
“Il rapporto tra artista e committenti in un ritrattista eccezionale”
Antoon Van Dyck è il più importante ritrattista fiammingo del Seicento. A lui si devono le rappresentazioni di re, duchi e personaggi di spessore politico e non solo di tutta Europa. Ma a Genova l’artista diede il meglio di sé ricevendo committenze importanti dall’aristocrazia cittadina. Ed è questo il caso di Paolina Adorno e Anton Giulio Brignole Sale, i cui ritratti sono oggi conservati nei Musei di Strada Nuova.

BERNARDO STROZZI (Margherita Orsero)
“L’opera più celebre del “Cappuccino””
Tra i pittori genovesi più famosi senza dubbio Bernardo Strozzi è uno di quelli che ebbero la vita più movimentata. Si spostò da Genova a Venezia, vestì la tonaca e aprì una fiorente bottega. Fu un artista geniale e in parte rivoluzionario: il dipinto chiamato “la Cuoca” è una delle sue opere più iconiche, anche se tra le meno scontate.

DOMENICO PIOLA
“L’artista più attivo nel panorama pittorico genovese”
I dipinti di Domenico Piola sono presenti in buona parte delle località liguri per via della sua lunga carriera e grazie alle collaborazioni della sua bottega, la più grande attiva a Genova. Piola non fu soltanto pittore di tele, ma anche eccezionale frescante, come dimostrano i suoi lavori nei palazzi, nelle ville genovesi e nei bozzetti per la decorazione della volta di Palazzo Ducale.
 
PIETER PAUL RUBENS
“Il padre del Barocco genovese”
Se pittori come Strozzi o Assereto furono in grado di ‘sfondare’ a Genova, il merito è anche e soprattutto di un pittore foresto: Pietro Paolo Rubens. Fu infatti lui a introdurre con le sue opere il nuovo linguaggio barocco in città. Un racconto che affrontiamo a ritroso, attraverso il quadro che raffigura “Venere e Marte”.

GIOACCHINO ASSERETO
“Il realismo del Barocco genovese”
Lo stile e la tecnica di uno dei principali esponenti della scuola pittorica genovese di inizio sec. XVII attraverso l’analisi della “Morte di Catone” tra i suoi più importanti capolavori.
 
DOMENICO FIASELLA
“La grazia del Sarzana”
Nato a Sarzana, città da cui deriva il suo soprannome, Domenico Fiasella si spostò a Roma per studio e poi a Genova dove realizzò affreschi e dipinti per le più importanti committenze cittadine. Tra queste una bellissima “Maddalena Penitente”, testimonianza tutta barocca di un tema sacro molto ricorrente tra i pittori del Seicento.
 
VALERIO CASTELLO
“Il talento di un pittore sfortunato”
Cosa avrebbe realizzato Valerio Castello se non fosse morto prematuramente all’età di 35 anni? Non lo sappiamo, quel che è certo è che il pittore fu uno dei più talentuosi artisti attivi a Genova nel sec. XVII come dimostrano i suoi affreschi di Palazzo Balbi Senarega e il bellissimo dipinto della “Madonna del Velo” conservato a Palazzo Bianco.

GIOVANNI BATTISTA CARLONE (Andrea Marta Brighenti)
“L’esperienza di un frescante sublime”
Basilica dell’Annunziata, Basilica di San Siro, chiesa del Gesù, sono soltanto alcuni dei cantieri dove il Carlone diede prova della sua abilità. Affreschi complessi e laboriosi, impossibili da realizzare senza bozzetti preparatori precisi e ben definiti, come quello raffigurante San Siro e il Basilisco, conservato a Palazzo Bianco.
 
LUCA CAMBIASO
“Il ritratto di un pittore internazionale”
La storia e le opere del pittore che ha segnato la storia dell’arte, genovese e non solo, tra Rinascimento e Barocco. Alla scoperta delle innovazioni tecniche e di soggetto di Luca Cambiaso, pittore scelto da Filippo II per decorare il monastero di San Lorenzo all’Escorial, partendo dal suo autoritratto conservato a Genova.

LORENZO DE FERRARI
“I disegni preparatori della stanza più fotografata dei Palazzi dei Rolli”
Come venne pensato il grande affresco della Sala Dorata del Palazzo Tobia Pallavicino? I disegni di Lorenzo De Ferrari conservati nel Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso attraverso il racconto di Margherita Priarone, conservatrice dei Musei di Strada Nuova.

 
LE PIAZZE E I MERCATI DELLA SUPERBA, un viaggio nel cuore della città vecchia
I Magnifici, come erano chiamati gli aristocratici genovesi proprietari dei Palazzi dei Rolli, erano discendenti di dinastie di mercanti e imprenditori, sempre impegnati a occuparsi dei loro affari mentre riempivano le proprie residenze di capolavori. Ecco quindi un altro capitolo della storia di Genova, raccontato con un progetto promosso da Camera di Commercio Genova: la sua storia di commerci e di mercati, partendo da tre piazze del centro storico (Piazza San Giorgio, Piazza Soziglia e Piazza Fossatello) attorno alle quali gravitano monumenti, chiese, palazzi, botteghe storiche.

PIAZZA SAN GIORGIO
“La piazza dell’antico Foro”
Questo era il punto di partenza delle misurazioni metriche che hanno dato origine ai nomi dei quartieri di Quarto e Quinto (a quattro o cinque miglia romane da qui). Da questa piazza affacciata sul porto sono sempre passati i commerci, già dal periodo dello sviluppo urbano di Genova in epoca romana. Piazza San Giorgio è un pezzo di storia della Superba e buona parte di questa storia l’ha vissuta insieme alle sue botteghe.

PIAZZA SOZIGLIA
“Il cuore pulsante del commercio genovese”
Piazza Soziglia è il punto di convergenza di via degli Orefici, vico del Fieno e dell’area dei Macelli. Qui, vicino all’antico campo dei fabbri, il Campetto, sono presenti botteghe e attività tanto varie quanto ricche di storia. E nonostante gli sviluppi architettonici del centro storico nel corso dei secoli, la piazza non ha mai perso la sua vocazione commerciale che tuttora si manifesta nei suoi negozi.
 
PIAZZA FOSSATELLO
“L’evoluzione del commercio tra i Palazzi dei Rolli”
Dai magazzini di stoccaggio delle merci del porto alle botteghe di scultura, dai laboratori degli artigiani a quelli di alimentari. Piazza Fossatello è sempre stata crocevia fondamentale dei flussi commerciali del centro cittadino in un rapporto continuo tra evoluzione del tessuto urbano e sviluppo economico della città.

IL CENTENARIO  
I genovesi furono e sono un popolo d’imprenditori, innovatori, viaggiatori, sperimentatori: tutte caratteristiche che ritroviamo in Giorgio Parodi, pilota aeronautico, eroe di guerra, cofondatore dell'Aeroclub di Genova fondatore con Carlo Guzzi di Moto Guzzi, il marchio destinato a diventare una leggenda del mondo del motociclismo. Nel 2021 si celebra il centenario della fondazione dell’azienda, nata a Genova il 15 marzo 1921 e il centenario della fondazione della Aeronautica Militare. In collaborazione con l’Associazione Giorgio Parodi, i Rolli Days saltano in sella e un video esclusivo mostrerà Genova vista dalla sella di una motocicletta. Inoltre, durante l’evento, la leggendaria G.P. (Guzzi-Parodi) 500, il prototipo della prima moto Guzzi, sarà eccezionalmente esposta a Palazzo Tursi.

Rolli Days – Live & Digital - Genova Maggio 2021 è un evento promosso e organizzato da Comune di Genova, in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Camera di Commercio di Genova, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – Segretariato Regionale della Liguria, Associazione dei Rolli della Repubblica Genovese e Università degli Studi di Genova.

Che cosa sono i Palazzi dei Rolli
Nel 1576, il Senato della Repubblica di Genova crea degli elenchi, i “Rolli degli alloggiamenti pubblici”, che comprendono i principali palazzi aristocratici della città (gli elenchi sono tuttora conservati e visibili presso l’Archivio di Stato di Genova). Negli anni precedenti le famiglie dell’aristocrazia genovese avevano totalmente rinnovato molte delle antiche dimore del centro storico, mentre le famiglie più importanti avevano costruito nuove, ricchissime residenze in Strada Nuova (oggi via Garibaldi).
Dato che non era possibile accogliere a Palazzo Ducale gli ospiti di stato, per ragioni politiche nonché logistiche, i proprietari dei palazzi inseriti negli elenchi erano obbligati a ricevere nelle proprie residenze – estratte a sorte di volta in volta – diplomatici, dignitari e aristocratici in visita alla Repubblica, facendosi carico di tutte le spese di rappresentanza. Il modello di ospitalità pubblica creato a Genova è unico: grazie ai suoi ospiti internazionali, come il celebre pittore fiammingo Peter Paul Rubens, che ne celebra i palazzi in un volume di grande successo pubblicato ad Anversa, Genova diventa famosa in tutta Europa per la qualità delle sue architetture e per uno stile di vita raffinato e di altissimo livello. Dal 2006, 42 di questi Palazzi sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità UNESCO

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