Project Room. Scultura

Project Room. Scultura, CAMeC – Centro Arte Moderna e Contemporanea, La Spezia

 

Dal 11 Luglio 2014 al 14 Gennaio 2015

La Spezia

Luogo: CAMeC – Centro Arte Moderna e Contemporanea

Indirizzo: piazza Battisti 1

Orari: da martedì a domenica 11-18

Curatori: Federica Forti, Francesca Cattoi, Eleonora Acerbi

Enti promotori:

  • Comune della Spezia

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0187 734593 / 349 7252647

E-Mail info: info@database-carrara.com

Sito ufficiale: http://www.database-carrara.com


In occasione di un più ampio ciclo espositivo dedicato alla scultura, il CAMeC - Centro di Arte Moderna e Contemporanea de La Spezia ospiterà nella Project Room alcune delle opere della collezione DATABASE. Da venerdì 11 luglio 2014 a mercoledì 14 gennaio 2015 sarà possibile visitare un importante nucleo di lavori prodotti all'interno delle residenze d'artista realizzate a Carrara dal 2012 ad oggi. Il percorso espositivo 'Project Room – Scultura' è a cura di Federica Forti – direttrice artistica di DATABASE, Francesca Cattoi ed Eleonora Acerbi – consulente la prima ed assistente alla direzione del CAMeC la seconda, con la collaborazione di Silvia Benvenuti. 

Le sculture di Avelino Sala (Spagna), Robert Pettena (Italia), Andrew Rutt (Inghilterra) e Greta Alfaro (Spagna) - artisti della collezione DATABASE, sono lavori nati durante le residenze organizzate da DATABASE a Carrara nel 2012 e 2013 in cui gli artisti ospitati venivano invitati a misurarsi con le peculiarità del territorio apuano. 

Il marmo bianco di Carrara per Avelino Sala (Resistencia y ocaso, 2012) rappresenta l’occasione per aprire un confronto tra movimento anarchico, a cui si lega la storia di Carrara, e movimento spagnolo de los indiñados, attraverso il linguaggio espressivo della monumentalità, la scultura in marmo. 

Da un non dissimile percorso di ricerca parte anche Robert Pettena. L'artista anglo-italiano esplora i legami tra arte, anarchia ed educazione, organizzando una serie di materiali dell’Archivio Germinal di Carrara relativi al movimento anarchico. Con esiti radicalmente differenti da quelli di Sala, in The Archive (2013, legno, plexiglass e materiale d'archivio) Pettena porta alla luce formati e modalità con cui organizzare la memoria. 

Entra ancora più a fondo nella realtà di Carrara il lavoro di Andrew Rutt (Raffaele - due stelle; marmo e canapa, 2012), un artista inglese che vive a Roma. Attraverso due altalene, Rutt dà voce a Raffaele, un artigiano impiegato presso gli studi storici Nicoli di Carrara. Con la sua opera questo artista, invitato nel 2012 in residenza e selezionato insieme a Robert Pettena e Graham Hudson da Federica Forti e Mike Watson, ha voluto dunque dare voce a chi solitamente esegue progetti altrui, gli artigiani dei laboratori artistici di Carrara. 

L'allestimento prosegue con Greta Alfaro (Proiettile, 2013). In linea con la sua ricerca artistica, la Alfaro lavora per assurdo ipotizzando l’esistenza di una setta di adoratori del Dio Marmo che promuove l’eliminazione di tutte le opere d’arte realizzate, violando la sacralità della materia. La punizione da infliggere al mondo consumistico dell’arte si concretizza in un manifesto d’intenti che contempla anche l’autodistruzione ed il suicidio, come immolazione attraverso armi di marmo. Il proiettile in mostra fa parte di questa serie di lavori realizzata dall’artista durante la residenza nel 2013 insieme a Fabrizio Prevedello e Juan Pablo Macías. 
Gli artisti di DATABASE saranno affiancati nella Project Room dalle opere di importanti maestri italiani ed internazionali selezionati all'interno delle collezioni del CAMeC. 

Ma non finisce qui, in occasione della nuova stagione espositiva al Piano Due del centro spezzino per 'Ripensare le collezioni: la scultura' ci saranno, fra gli altri, Jean Dubuffet, Robert Morris, Mario Ceroli e Lucio Fontana e parallelamente, anche quello al Piano Uno, con l'omaggio ad Eliseo Mattiacci, 'Forme e materiali della scultura', il dialogo sulla scultura al CAMeC continua fino a gennaio 2015. 

DATABASE è una piattaforma culturale ideata dall’associazione culturale Ars Gratia Artis nel 2012 con una programmazione concepita ad hoc per rileggere il Museo Civico del Marmo. Dal 2013 sono state coinvolte anche le sale espositive del Centro Arti Plastiche e le cave di marmo di Carrara. Inaugura quest'anno la terza edizione confermando il sostegno da parte del Comune di Carrara, della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, della Camera di Commercio di Massa Carrara e delle aziende del territorio. 

La nostra mission è favorire il dialogo tra l’arte contemporanea ed il patrimonio storico, artistico ed ambientale del territorio apuano, con una particolare attenzione al linguaggio del video, della fotografia e della scultura. 
Producendo progetti esclusivamente legati al territorio, DATABASE permette a Carrara di riscoprire la propria memoria in chiave attuale ed al contempo di uscire dai confini nazionali. Parte delle opere prodotte sono proprietà degli artisti e viaggiano autonomamente nei circuiti internazionali del contemporaneo quali rassegne, festival e fiere. 
Fin dalla prima edizione, DATABASE ha coinvolto anche vari soggetti locali, dall’Accademia di Belle Arti ( progetto “Accademia al Museo” con gli studenti dei professori Aron Demetz, Massimo Cittadini e Giacomo Verde), ai laboratori di scultura, fino ai produttori enogastronomici. I giardini del Museo del Marmo sono stati inoltre cornice di rassegne cinematografiche, conferenze, spettacoli di danza e attività didattiche. 

Gli artisti coinvolti nel 2012 si segnalano Avelino Sala che ha lavorato su un parallelo tra anarchismo e los indignados, Yuri Ancarani con la proiezione dei suoi più importanti lavori tra cui “Il Capo” realizzato proprio a Carrara. In residenza sono stati invitati Robert Pettena, Stefano Canto, Graham Hudson e Andrew Rutt seguiti dal curatore invitato Mike Watson nella mostra finale “The Stones are My Ideas of Imagination”. Dall’edizione 2013 la programmazione di DATABASE è stata estesa ad altre sedi di Carrara come il Centro Arti Plastiche (CAP) dove si è tenuta la mostra personale “Propaganda of the Deed” di Sam Durant e le cave di Marmo di Colonnata che sono state la location prescelta da Santiago Morilla per la produzione del progetto “Index Falls”. In residenza Fabrizio Prevedello, Greta Alfaro e Juan Pablo Macías hanno realizzato lavori site specific poi confluiti nella mostra “Apologia” presso il Museo del Marmo. 

Le residenze del 2014 sono incentrate sul tema e sulla produzione legati alla scultura in marmo. Per la selezione degli artisti abbiamo chiesto segnalazioni a professionisti che stanno incentrando la propria ricerca sul linguaggio della scultura. Le proposte sono arrivate da Roma attraverso le selezione di Cecilia Canziani ed Ilaria Gianni di Nomas Foundation, da Milano con Francesca Cattoi curatrice del Museo Camec e conservatrice per la Fondazione Prada e con Samuele Menin, caporedattore di Flashart e scultore. Dalla Toscana attraverso il contributo di Silvia Vendramel e Chiara Camoni, entrambe scultrici. 

La mostra finale della residenza vedrà infine un dialogo aperto nelle sale del Museo Civico del Marmo di Carrara in cui dialogheranno due materiali: il marmo e la ceramica. I lavori in marmo dei nostri residenti saranno esposti lungo il percorso museale insieme alle opere in ceramica realizzate dagli artisti residenti presso il circuito Museo Zauli – VIR Viafarini e Fondazione Bevilacqua la Masa. Un ulteriore progetto ad hoc è stato commissionato al fotografo Primoz Bizjak che si occuperà di lavorare specificamente ispirandosi alle cime delle Alpi Apuane. Il programma del 2014 inaugura infine anche lo show room di DATABASE con una nuova sezione commerciale che ci permette, attraverso la vendita delle opere selezionate, di ricapitalizzare e far crescere le prossime programmazioni. 

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