I Percorsi fotografici di Alberto Cardosi

 

Dal 19 Aprile 2015 al 16 Maggio 2015

Latina

Luogo: La Feltrinelli

Indirizzo: via A. Diaz 10

Orari: tutti i giorni 9,30-13 / 16,30-20,30. Chiuso il lunedì mattina

Curatori: Fabio D'Achille

Enti promotori:

  • MAD Museo d'Arte Diffusa
  • Associazione Culturale Alberto Cardosi

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 393.3242424

E-Mail info: eventi@madarte.it

Sito ufficiale: http://www.madarte.it


Con il prossimo appuntamento di Mad On Paper, il Museo d’Arte Diffusa a cura di Fabio D’Achille vuole rendere omaggio alla passione di Alberto Cardosi per la fotografia, a quasi un anno dalla sua scomparsa.
La mostra “Percorsi fotografici” offre al pubblico venti scatti selezionati da Riccardo Gangale e Daniele Patriarca dell’Associazione Culturale Alberto Cardosi.
L’autore, conosciuto soprattutto per la sua attività a sostegno dei disagi sociali e per le sue battaglie per l’assistenza ai disabili, viene qui presentato in veste di chi, attraverso il mezzo fotografico, manifesta il suo amore per la vita.
Da domenica 19 aprile alle 18,30 fino al 16 maggio le pareti della Scala Rossa de La Feltrinelli (via A. Diaz, 10 – Latina), accoglieranno immagini il cui elemento portante è il concetto di Tempo, basilare per l’espressione fotografica il cui fine è catturare l’attimo.
Il tema dell’esposizione viene sviluppato in una serie di istantanee realizzate per passione, che ritraggono momenti di vita, paesaggi urbani, frammenti di memoria in cui il verismo della rappresentazione s’intreccia con un occhio surrealista, a sottolineare la relatività spazio-temporale e la soggezione di questi due elementi alla percezione sensoriale.
Come scrivono i membri dell’Associazione Culturale Alberto Cardosi: “Amiamo leggere la fotografia di Alberto come apertura di nicchie spazio-temporali, come moltiplicazione di spazi da vivere o occasione per vivere molteplici vite, quando la dimensione temporale disponibile ci costringe a inventare modi altri per dilatare geografie, costumi, fisionomie, incontri.
Riconoscere l’accesso a questi varchi spazio-temporali, questa la passione – il bisogno- di Alberto, ‘professionista’ della scoperta, un giocoliere dell’esistenza, che usa occhio e anima per accorgersi di ciò che esiste dentro l’umano, oltre l’umano e anche nel non umano che lo rispecchia” .

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