Dalla Prospettiva del Mare. I Paesaggi del mareantico

© Wikimedia Commons | Museo Castromediano, Lecce

 

Dal 30 Luglio 2020 al 30 Luglio 2020

Lecce

Luogo: Museo Castromediano di Lecce

Indirizzo: viale Gallipoli

Orari: h 18



Spazio di unione tra territori, linguaggi, visioni, storie e culture: il Museo Castromediano prosegue il suo percorso presentando alla città il progetto Dalla Prospettiva del Mare. I Paesaggi del mareantico incrociano approdi contemporanei e disegnano nuovi scenari di integrazione e nuove pratiche di comunità.
Se la contemporaneità obbliga l’uomo a immergersi nella frenesia del digitale, il museo accompagna i visitatori in un rapporto simbiotico (e simbolico) con la natura. L’acqua, metafora di vita, ma anche di movimento, genera nuove connessioni tra passato e presente. E il mare è il tema che unisce tutti i progetti che presenteremo nel corso della serata, tra teatro, didattica, arte contemporanea e connessioni con le differenti comunità che abitano e abiteranno i suoi spazi e il quartiere. 
 
Quelli che vedrete nella sezione archeologica del museo sono i resti recuperati di un mercantile romano naufragato all’altezza di Porto Badisco nel I secolo a.C., disperdendo il suo carico di anfore contenenti vino e olio, probabilmente prodotti in Salento. Oltre ai contenitori, frammentati e concrezionati dalla lunga permanenza in mare, dopo il naufragio, appare anche un elemento della struttura della nave: il tubo in piombo della pompa di sentina, destinata ad evacuare le acque che si raccoglievano sul fondo della stiva. A suggerire la presenza di quello che un tempo era un vascello, ci sono anche riproduzioni di pezzi dello scafo, così come appaiono ai subacquei dopo oltre due millenni di “vita” sul fondo del mare. L’imbarcazione, ma anche gli oggetti che erano a bordo (come le anfore) divengono proprietà della vita sottomarina che le ricicla e le usa per dare continuità biologica ai propri rappresentanti. Organismi incrostanti e fissi, sia animali che vegetali, cominciano a rivestirli, modificandone la forma esteriore e soprattutto il colore. Altri arrivano successivamente a “prendere casa” negli anfratti che l’impatto sul fondo ha creato. In poco tempo, ciò che resta di un naufragio, già ricoperto dalle incrostazioni viventi di miriadi di invertebrati, viene colonizzato da animali di tana (ghiozzi e bavose, murene e gronchi, polpi, cernie, cicale e aragoste), o visitato da pesci curiosi, in una metamorfosi sempre più lenta nel tempo, ma inesorabile e continua.

Ore 18, laboratorio didattico, a cura di The Monuments people. 

La prima parte dell’attività condurrà i bambini alla scoperta dei tesori nascosti in fondo al mare nel corso dei secoli: esperti archeologi subacquei faranno da guida tra i meravigliosi reperti rinvenuti nei vari giacimenti subacquei del mare salentino ed ora custoditi nel Museo Castromediano. Insieme scopriranno le rotte tracciate dalle navi che nelle diverse epoche storiche solcavano il Mediterraneo. Si giungerà poi di fronte al suggestivo acquario del museo, dove i bambini potranno ammirare come una nave colata a picco diventi “cosa viva”: ospita alghe di variopinti colori, piccoli molluschi si attaccano alla sua pancia, offre un riparo sicuro ai pesci, cavallucci marini, polpi, piccole razze… il mare, col tempo, la adotta e la rende parte integrante del suo magnifico sistema. La seconda parte dell’attività vede come protagonisti proprio i bambini che, attraverso immagini, disegni, ritagli fatti in parte da loro stessi, ricostruiranno la storia di una di quelle navi, proprio una di quelle che non è riuscita a raggiungere la sua meta e ha concluso il suo viaggio in fondo al mare. Il laboratorio è per bambini dai 6 ai 10 anni ed è disponibile per un numero massimo di 12 partecipanti. Per prenotarsi al laboratorio, telefonare ai numeri 329.00.70.282 / 328.5.76.2647. 
 
Per Loredana Capone, assessore all’industria turistica e culturale<>.

<< L'acquario altro non è che l'invito a guardare al mondo dalla prospettiva del mare, simbolo di una alterità che ha a che fare con l'origine della vita e delle culture, di cui il museo deve conservare il senso>>, suggerisce Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce
 
Paesaggi di mare è anche il titolo della performance teatrale (dalle ore 20) ispirata ai brani di PredragMatvejević messa in scena, negli spazi del museo, da Koreja, nell’ambito del Teatro dei luoghi Fest. L’accesso al Museo per tutta la serata sarà garantito a un numero massimo di 25 persone, che potranno prenotarsi telefonando al numero 0832.37.35.72. Ci sarà inoltre una diretta su tutti i canali social del Museo a partire dalle 20 e fino a tarda sera. 

<>. Predrag Matvejević (in Breviario Mediterraneo, 2007) ci ha insegnato tutto questo. 
 
Saluti
 
Maria Piccarreta, soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto 
Fabio Pollice, rettore dell’Università del Salento 
Genuario Belmonte, DiSTEBA - Università del Salento 
Rita Auriemma, Dipartimento Beni Culturali - Università del Salento 
Loredana Capone, assessore all’industria turistica e culturale, Regione Puglia
Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce
 
Il 30 luglio presenteremo anche i protagonisti del progetto La bellezza dell’integrazione: 15 rifugiati, selezionati attraverso una call nazionale, per dodici mesi abiteranno quotidianamente il museo, collaborando fianco a fianco ad artisti, archeologi, storici dell’arte, curatori ed esperti di didattica. Il progetto prende avvio con un’opera in progress di Nicola Genco. “Exodus”, la cui genesi sarà narrata la sera del 30 luglio, è un’opera collettiva. L’installazione vivrà nella dimensione nomade e mutante dello spazio per cui sarà realizzata: centinaia di corpi antropomorfi realizzati in ceramica e ferro si muoveranno con disinvolta fluidità dagli spazi del Museo Castromediano al Convitto Palmieri. Due spazi dello stesso polo comunitario e culturale, quindi, da attraversare passeggiando in una delle strade che evidenziano il carattere multiculturale di Lecce, via Duca degli Abbruzzi. È questo il fulcro del progetto: il dialogo serrato con la comunità, la possibilità di riflettere, attraverso l’arte, nello spazio pubblico. I negozianti che “vivono” questa via, adotteranno le opere di Genco, quotidianamente le allestiranno sul marciapiede, se ne prenderanno cura ogni giorno. Da una scultura-barca composta da 81 corpi – 81 sono i morti della tragedia della Kater I Rades nel Canale d’Otranto nel 1997 – si generano quindi centinaia di altri corpi, che “invadono” il museo per approdare poi al Convitto Palmieri, in quella piazza Carducci che è ormai una sala lettura sotto il cielo di Lecce. L’intervento è sviluppato dal Polo biblio-museale di Lecce nell’ambito del progetto La bellezza dell’integrazionepromosso Consiglio Italiano per i Rifugiati insieme ad un team eterogeneo di associazioni e realtà culturali attive sul territorio nazionale: Società CoopAcaiPhoenix, Fondazione Franco Verga C.O.I, Isola Quassùd, Roma Capitale – Dipartimento Turismo, Formazione Professionale e Lavoro Direzione Formazione Professionale e Lavoro, Teatro Pubblico Pugliese Consorzio Regione per le arti e la cultura. Collaboreranno al progetto anche l’Associazione Amici del FAI e Officine Culturali.
 
Ore 21,César Brie. Corpo, a cura di Koreja. 
Corpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriamente in fisica, insieme discontinuo di elementi di materia (corpuscoli o particelle) a cui si attribuiscono le proprietà di estensione, divisibilità, impenetrabilità, e cioè le proprietà macroscopiche della materia. Come parla il corpo? 
César Brie nasce a Buenos Aires, Argentina arriva in Italia a 18 anni con la Comuna Baires, gruppo teatrale di cui è cofondatore, recitando in più produzioni, dirette da Renzo Casali e Liliana Duca. Lavora insieme a Iben Nagel Rasmussen nel Gruppo Farfa e poi nel Odin Teatret (Danimarca) nelle vesti di autore, regista e attore. Nel 1991, fonda in Bolivia il Teatro de Los Andes. Firma la regia di Dovevamo Vincere, primo spetta- colo di Koreja (l’accesso sarà consentito a chi avrà prenotato anche per Paesaggi di mare).
 

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