Emanuele Satolli. Krokodil Tears - Lacrime di coccodrillo

© Emanuele Satolli | Emanuele Satolli. Krokodil Tears - Lacrime di coccodrillo, Museo Ettore Archinti, Lodi

 

Dal 17 Ottobre 2014 al 26 Ottobre 2014

Lodi

Luogo: Museo Ettore Archinti

Indirizzo: viale Pavia 26

Orari: venerdì 17 e 24 ottobre 16-20; sabato e domenica 18, 19, 25 e 26 ottobre 9,30-20

Costo del biglietto: intero € 7, ridotto € 5

E-Mail info: info@festivaldellafotografiaetica.it

Sito ufficiale: http://www.festivaldellafotografiaetica.it


La Krokodil è una droga fatta in casa prodotta con sostanze chimiche altamente tossiche come lo iodio, l’acido cloridrico e il fosforo rosso ottenuto dalle scatole di fiammiferi. L’ingrediente principale è la desomorfina, un oppiaceo che si ottiene at- traverso la sintesi della codeina. Il processo di preparazione avviene attraverso la cottura della codeina con gli altri prodotti chimici, fino a ottenere una pasta condensata di colore marrone scuro. Nella ritualità del processo si cela un velo di ipnotismo. L’odore di zolfo è estrema- mente pungente, permea l’ambiente ristretto delle piccole cucine dove i dipendenti da Krokodil si nascondono dal mondo esterno. Coloro che ne fanno uso si chiudono in casa impegnati in un ciclo continuo di preparazione e di sballo, con un effetto che dura circa 40 minuti ogni volta. Passano giorni al chiuso, in un alternarsi di momenti di incoscienza e di sporadica lucidità. I tossicodipendenti da Krokodil raramente riescono a mantenere una vita sociale normale. La maggior parte di loro non riesce ad avere un lavoro fisso, al massimo svolgono piccoli lavoretti per comprare la successiva dose di codeina. La codeina è un semplice antidolorifico per il mal di testa, disponibile in qualsiasi farmacia. Nel giugno del 2012 è stato introdotto il divieto di vendere la codeina senza prescrizione medica, il che ha prodotto un forte calo del numero dei consumatori. Ma nonostante ciò la sostanza è ancora facilmente reperibile sul mercato nero. La desomorfina, che si ottiene dal processo di cottura, è altamente impura e ha effetti devastanti sul tessuto muscolare, le cellule del cervello e gli organi di chi l’assume. Fegato, reni e cuore sono i primi organi a essere colpiti. Coloro che ne fanno uso hanno una aspettativa di vita di circa tre anni. A Ekaterinburg, una città russa alle porte della Siberia, la Krokodil è diffusa nei sobborghi della città come alternativa all’eroina, considerata troppo costosa. Ekaterinburg è la prima città russa in Asia e ha circa un milione e mezzo di abitanti; circa l’80% della popolazione di tutta la regione vive a Ekaterinburg e, secondo i dati ufficiali, i tossicodipendenti sono circa 40.000. In Russia il problema delle tossicodipendenze viene generalmente trascurato e sottovalutato, non c’è una vera politica per cercare di contrastare il fenomeno. Secondo le associazioni e i gruppi di ricerca specializzati, l’unica vera misura in vigore è quella di punire i tossicodipendenti con il carcere. Di fatto, una volta usciti di prigione, le loro condizioni sono spesso peggiori di quanto non fossero prima. Nato in Italia nel 1979, Emanuele Satolli ha iniziato la sua carriera come giornalista, dopo aver frequentato la Scuola di Giornalismo di Torino. Si è in seguito specializzato in fotogiornalismo focalizzando i suoi lavori soprattutto su questioni politiche e sociali. Con il lavoro Krokodil Tears - Lacrime di coccodrillo ha vinto il Kontinent Awards 2014 nella categoria Editoriale e Documentari. Il lavoro è stato anche selezionato al LUMIX Festival 2014 di Hannover nelle categorie Foto e Multimedia. Attualmente vive a Roma. 

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