Marcello Diotallevi. Doppi poemi astratti

Opera di Marcello Diotallevi

 

Dal 08 Dicembre 2020 al 22 Dicembre 2020

Mantova

Luogo: Galleria Arianna Sartori

Indirizzo: Via Cappello 17

Orari: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30. Domenica 15.30-19.00

Telefono per informazioni: +39 0376 324260



La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sala di via Cappello 17, presenterà la mostra personale dell’artista Marcello Diotallevi “Doppi poemi astratti”, dall’ 8 dicembre al 22 dicembre 2020.
L’apertura si terrà martedì 8 dicembre alle ore 16.00.
 
Marcello Diotallevi, artista di fama internazionale, è già stato ospite della Galleria Arianna Sartori nel 2008 con la personale “Lettera di Citera”, nel 2010 con la personale “Arabe Fenici e Fiabe al Vento”, e nel 2016 con la personale “Autoritratti formato tessera”, artista che è sempre riuscito a suscitare stupore e meraviglia nel pubblico e nella critica.

«I miei “Doppi poemi astratti” sono un ciclo involontariamente ambizioso ma non presuntuoso, absit iniuria verbo, senza offesa a Vasilij Kandinskij (ritenuto impropriamente caposcuola dell’Astrattismo, tendenza artistica il cui iniziatore fu in realtà František Kupka).
Essendo io un suo naturale epigono, nato dopo, dovevo andare oltre. Così, nella mia ricerca artistica che conduco da più di quarant’anni, mischiando la pittura e la scrittura sono giunto attraverso il loro connubio a questo evoluto e ironico risultato: un’opera in cui la valenza astratta riguarda sia l’immagine sia il testo.
Nascono in questo modo, quasi per partenogenesi, i miei “Doppi poemi astratti”».
Marcello Diotallevi

Marcello Diotallevi è nato.
Si pre-occupa di arte da oltre mezzo secolo
ed è immune dall’ansia d’affermazione.
Restauratore pontificio al soldo
di papa Paolo VI.
Esperto in filologia etrusca.
Nonché poeta inguinale inedito
e storico del pollo (dalle foreste dell’India
al Kentucky fried chicken).
Non ha mai tentato di riprodursi
per accattivarsi le benevolenza degli dèi.
Ora, egli danza.
Dal 1974 abita a Fano ma non ci vive.
Morirà in questo secolo.
Post mortem sarà ricordato come
un chiaro artista morto di fama.

Marcello Diotallevi è nato il 24 aprile del 1942 a Fano. Ha vissuto a Roma dal 1946 al 1974 dove, per un decennio, ha esercitato l’attività di restauratore presso il Laboratorio di restauro in Vaticano. Ha inizio in quegli anni anche la sua attività artistica all’insegna dell’irrequietezza. Come pittore prima, poi come scultore - nei primi anni Settanta -, quindi per un po’ si occupa di grafica e infine inizia a scrivere.
Sul finire degli anni Settanta hanno inizio le sue incursioni nell’area della Mail Art e della Poesia Visiva.
In oltre quarant’anni di costante attività ha collaborato con suoi interventi a libri e riviste nazionali e internazionali.
Ha allestito mostre personali nelle maggiori città italiane e all’estero, partecipando nel contempo a esposizioni collettive in tutto il mondo.
Fa parte del gruppo di intervento artistico “I metanetworker in spirit”.
Si occupa in prevalenza di Poesia Visiva, Mail Art, installazioni e libri d’artista.
È l’autore della copertina della Guida al Musée National d’Art Moderne-Centre Georges Pompidou di Parigi (Hazan Editeur, 1983).
Nel 2007 è invitato al 52° Biennale di Venezia, Eventi Collaterali, “Camera 312 - promemoria per Pierre”. Figura nella Storia dell’arte italiana del ‘900, Generazione anni Quaranta di Giorgio Di Genova, edizioni Bora, Bologna 2007.
Dal 1974 abita a Fano.


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