BABS Art Gallery e Emilio Isgrò

Gioiello di Emilio Isgrò per Emilio Isgrò

 

Dal 26 Giugno 2020 al 26 Giugno 2020

Milano

Luogo: BABS Art Gallery

Indirizzo: via Maurizio Gonzaga 2

Curatori: Ermanno Tedeschi

Enti promotori:

  • in collaborazione con BABS Art Gallery di Milano e Associazione Mercurio

Telefono per informazioni: +39 0287338370

E-Mail info: info@babsartgallery.it



Emilio Isgrò, invitato da Ermanno Tedeschi a progettare alcuni gioielli per la BABS Art Gallery di Milano, ha deciso di donarne uno in favore di un programma dell’Associazione Mercurio per il recupero di ragazzi disagiati.
 
BABS Art Gallery, con la sua titolare Barbara Lo Bianco, ha come obiettivo quello di lavorare con gli artisti per realizzare gioielli che sono sculture da indossare.
 
I gioielli dell’artista siciliano, milanese di adozione, sono ispirati alle sue opere più conosciute. Uno dei temi principali, quello del SEME, viene sviluppato in orecchini, anelli e gemelli, oltre che nei ciondoli, che riprendono anche il tema della CANCELLATURA e delle VIRGOLE.
 
In un momento difficile come quello attuale uno dei gioielli è dedicato a supporto del progetto PINKSIE THE WHALE dell’Associazione Mercurio, che combatte l’emergenza educativa affiancando la scuola pubblica italiana tramite iniziative mirate a contrastare esclusione, dispersione e abbandono scolastici. L’associazione offre aiuto a ragazzi di categorie fragili e svantaggiate nel loro percorso scolastico con modelli di ispirazione, motivazione e inclusione sociale. In particolare il ricavato della vendita di trecento ciondoli sarà devoluto interamente a un programma di sostegno per i ragazzi di Milano e Palermo.
 
Emilio Isgrò è molto legato alla sue origini e al suo paese natale, Barcellona di Sicilia, dove nel 1998 costruì il Protoseme, una gigantesca scultura in fiberglass inserita in un sontuoso contesto costruito in lava e altre scorie vulcaniche.
 
Un enorme seme d’arancia fu realizzato per l’Expo 2015 perchè “il seme d’arancia - dice il Maestro - resta in ogni caso il simbolo più globale che ci sia. Lo scopo è fare diventare grandi le piccole cose, non rimpicciolire le cose grandi”. Inoltre, aggiunge: “mi sono accinto con gioia a creare il Seme dell’Altissimo per l’Expo e per Milano: una città rigurgitante di speranza e di futuro nelle situazioni più difficili”. 
 
Mai come ora le parole di Emilio Isgrò sono state così attuali e, come ha affermato l’artista recentemente, “l’arte ci aiuta a vincere la paura della vita”.
 
I gioielli disegnati dall’artista si possono ammirare presso la BABS Art Gallery, dove sarà possibile prenotare anche il ciondolo dedicato all’Associazione Mercurio.

Artista concettuale e pittore - ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista - Emilio Isgrò (Barcellona di Sicilia, 1937) è uno dei nomi dell’arte italiana più conosciuti a livello internazionale tra XX e XXI secolo.
A partire dagli anni Sessanta, Isgrò ha dato vita a un’opera tra le più rivoluzionarie e originali, che gli ha valso diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia (1972, 1978, 1986, 1993) e il primo premio alla Biennale di San Paolo (1977). L’artista dal 1956 a oggi vive e lavora a Milano, salvo una parentesi a Venezia (1960-1967) come responsabile delle pagine culturali del Gazzettino.
Isgrò ha fondato un nuovo linguaggio, originale e composito. Le cancellature che lo hanno reso celebre risalgono ai primi anni sessanta e hanno aperto la strada a un nuovo modo di intendere il valore della parola e della comunicazione. L’artista ha iniziato a intervenire sul testo, che fossero manifesti o libri, fumetti e riviste, coprendo con un segno nero deciso la maggior parte delle parole.
Molti lo hanno accusato di compiere un’azione nichilista, ma in realtà il suo obiettivo era esattamente il contrario: la cancellatura è il mezzo attraverso cui ha fatto spiccare in modo particolare alcune parole e alcune frasi. La base della sua idea è rinforzare la dignità della parola.

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