Chinascape: from Rural to Urban

Ma Liang, Nostalgia #2, 2004, Stampa fotografica ultra giclée su alluminio

 

Dal 29 Novembre 2016 al 07 Gennaio 2017

Milano

Luogo: Spazioborgogno

Indirizzo: Ripa di Porta Ticinese 113

Orari: Mar - Sab 15 - 19 | Dom-Lun chiuso

Curatori: Wang Chunchen, Alessandro Demma

Enti promotori:

  • IGAV Istituto Garuzzo per le Arti Visive di Torino
  • CAEG China Arts and Entertainement Group
  • Con il patrocinio di Ministero della Cultura della Repubblica Popolare Cinese
  • Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia

Costo del biglietto: Ingresso libero

Telefono per informazioni: +39 02 36695249

E-Mail info: info@spazioborgogno.com

Sito ufficiale: http://spazioborgogno.com



La Cina da martedì 29 novembre è protagonista allo Spazioborgogno di Milano.
“Chinascape: from Rural to Urban”, che espone 40 opere di 16 preminenti fotografi cinesi, è un racconto per immagini che riflette sulle trasformazioni culturali, economiche, sociali e politiche della Cina contemporanea con un forte senso della memoria.

La mostra, ideata e realizzata dal CAEG, China Arts and Entertainement Group, con l’IGAV, Istituto Garuzzo per le Arti Visive di Torino, è aperta al pubblico fino a sabato 7 gennaio 2017.
 FOTO
Il curatore cinese, Wang Chunchen capo del Department of Curatorial Research alla Central Accademy of Fine Art Museum (CAFA) e critico ben noto per i suoi studi sugli aspetti dell’arte contemporanea cinese, afferma: «Dalle opere esposte si può percepire il paesaggio di una Cina in evoluzione, che cambia e si trasforma, ma anche una Cina immaginaria, arricchita dalle capacità e dalle possibilità della fotografia come mezzo artistico. “China-scape” è il prodotto delle trasformazioni del tempo e dello spazio sulla scena contemporanea cinese; è la storia della Cina, come si presenta ai nostri occhi e come potrebbe diventare».

«“Chinascape: from Rural to Urban” – ha sottolineato il curatore dell’IGAV Alessandro Demma – è un progetto dedicato al presente dell’arte cinese, ai mutamenti di un sistema culturale e sociale che nel nuovo millennio ha iniziato il suo percorso da una condizione “locale” per approdare poi a uno sguardo attento allo sviluppo “globale”. La mostra, infatti, vuole presentare, attraverso il lavoro fotografico di sedici artisti, il viaggio, fisico e mentale, dalla realtà rurale alla megalopoli e di conseguenza le nuove visioni che gli artisti hanno di un sistema contemporaneo nazionale ed internazionale in costante evoluzione e metamorfosi».

«Fin dall’inizio del nostro impegno, era il 2006, – spiega Rosalba Garuzzo, presidente IGAV – abbiamo guardato alla Cina come ad un partner prioritario, costruendo gradualmente un rapporto di stima e fiducia con artisti, curatori, enti, autorità, musei, università, fondazioni e associazioni, media. Quel rapporto si è tradotto in numerose iniziative congiunte: 17 mostre in Cina, 7 in Italia. Oggi, il risultato è un accordo a lungo termine con il CAEG che ha consentito e consentirà ancora di realizzare mostre e scambi culturali di cui beneficiano gli artisti di entrambi i Paesi. In soli due anni, 2015 e 2016, prima di questa mostra di Milano, siamo già stati insieme al CAEG in location di grande prestigio a Capri, Saluzzo, Weihai e Dunhuang».

Il CAEG è un ente di stato di grandi dimensioni e di primo livello per le arti, lo spettacolo e il turismo culturale di proprietà dello “State Council” e posto sotto la supervisione del Ministro della Cultura.

IGAV, ente no-profit in larga misura finanziato da contributi dei soci con il supporto di partner pubblici e privati, opera sin dal 2005 per far conoscere gli artisti italiani nel mondo, contribuire a diffondere l’arte contemporanea in quanto mezzo formativo di cultura, e favorire gli interscambi amichevoli tra le nazioni. Ha sinora organizzato 56 mostre in 12 paesi.

Inaugurazione martedì 29 novembre 2016 h 18

Vedi anche:
• La Cina che cambia. Foto in mostra
• FOTO: Caleidoscopio cinese: fotogrammi di un cambiamento epocale

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI