Christopher Broadbent. Here today […] / Ōki Izumi / Giada Yeya Montomoli e Agnes Fries. Something blue

© Christopher Broadbent

 

Dal 03 Aprile 2017 al 09 Aprile 2017

Milano

Luogo: Spazio Big Santa Marta

Indirizzo: via Santa Marta 10

Orari: 10-18

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02 89453254

Sito ufficiale: http://www.spaziobigsantamarta.com



La fotografia artistica si unisce al design presso lo Spazio BIG Santa Marta, nel distretto delle 5VIE, in occasione della Design Week 2017 (4-9 aprile). “Here today […]" è il titolo dell’esposizione monografica del fotografo Christopher Broadbent, inglese di nascita e milanese di adozione. Nelle sue immagini, il tema enucleato è la pura essenza delle cose nella propria staticità. La fotografia diventa un mezzo di espressione fortemente legato all’artigianalità, in cui lo studio e la tecnica ricoprono un ruolo primario nella costruzione dell’immagine. Così nascono le sue nature morte e la serie Here today […], in cui i protagonisti sono oggetti tratti dalla vita quotidiana, fermati in un tempo sospeso e di oblio, insieme ai fiori. Broadbent così rappresenta lo sfiorire del tempo, dell’attimo e della bellezza, attraverso immagini in cui la luce diventa il mezzo che valorizza le cose
(http://broadbent.it)

Il vetro industriale è l’elemento esclusivo utilizzato dall’artista giapponese Ōki Izumi. Con le sue opere, l’artista dà vita a un perfetto connubio tra architettura e scultura, in cui la precisione numerica si fonde alla forza poetica. L’artista parte da bozzetti per assemblare il vetro in forme scultoree che variano continuamente: ogni realizzazione muta infatti a seconda della luce e dei riflessi che attraversano la materia, rendendola flessibile e leggera. Sia le opere monumentali che i piccoli gioielli sono caratterizzati dalla tridimensionalità, con effetti prospettici, disegni e luci diverse. Sono grattacieli, città arcaiche e pensieri materici. Ōki Izumi si confronta da anni con il medesimo materiale, attraverso un processo rituale che si compie nella realizzazione dell’opera. Le sue sculture portano con sé un concetto lineare di tempo, la scia del passato – sede di memorie storiche – il presente e la tensione verso il futuro. (www.okiizumi.com)

SOMETHING BLUE nasce da un'idea della coppia formata dalla designer italiana Giada Yeya Montomoli e dalla svedese Agnes Fries. Realizzato nella città stessa in cui la porcellana è stata inventata – Jingdezhen, in Cina - il progetto coniuga le tradizionali tecniche artigianali cinesi con le nuove influenze del design, dando vita a una produzione di porcellane decorate con uno strumento concepito e realizzato dalle designer stesse. MAKA è un tool che nasce dalla volontà di coniugare l'estetica occidentale alla tradizione artigianale cinese. Pur utilizzando le tecniche millenarie del blue and white, infatti, il classico approccio calligrafico realizzato a pennello viene sostituito da uno strumento che consente di creare un segno grafico e squadrato, traendo spunto da tag e graffiti. Esso dà vita un immaginario urbano e contemporaneo, in cui il blu cobalto assume un significato nuovo e del tutto inaspettato. Agnes e Yeya presentano una collezione di oggetti del quotidiano (vasi e piatti) in porcellana decorati a mano con il MAKA: i segni che li decorano definiscono così un innovativo linguaggio di simboli e aprono nuovi orizzonti nel mondo dell'interior design. (www.giadamontomoli.com)

Opening 5VIE mercoledì 5 aprile dalle 18 

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI