Dal Palco. Paolo Dal Prato. Due anni con laVerdi

Il M° Zhang Xian, Direttore musicale de laVerdi nel concerto straordinario presso il Teatro alla Scala di Milano, 14 settembre 2013

 

Dal 18 Marzo 2015 al 03 Maggio 2015

Milano

Luogo: La Casa di Vetro

Indirizzo: via Luisa Sanfelice 3

Orari: tutti i giorni escluso il giovedì 15-19.30

Curatori: Alessandro Luigi Perna, Federica Candela

Enti promotori:

  • Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02.55.01.95.65

E-Mail info: federica.candela@effeci-facciamocose.com

Sito ufficiale: http://www.lacasadivetro.com/


Mercoledì 18 marzo 2015, dalle ore 18.00, inaugura la mostra "Dal Palco. Paolo Dalprato. Due anni con laVerdi".
Curata da Alessandro Luigi Perna e Federica Candela, un progetto di Eff&Ci - Facciamo Cose e prodotta dalla Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, la mostra espone fino al 3 maggio 2015 una selezione di 78 immagini tratte dall'archivio fotografico di Paolo Dalprato, fotografo ufficiale dell'istituzione musicale milanese. Un percorso che non comprende la più che ventennale vita e vitalità dell'Orchestra milanese e delle molteplici formazioni artistiche che man mano sono nate -dal Coro sinfonico voluto e formato dall'indimenticabile Romano Gandolfi a quello delle Voci Bianche; da laBarocca creata e guidata da Ruben Jais a laVerdi per tutti, per citarne solo alcune- ma che vuole disegnare un ritratto di quello che oggi è laVerdi. Un poliedrico insieme di persone e di emozioni che vivono la musica e la condividono con un pubblico di tutte le età; un pubblico che da anni viene alla splendida casa dell'Orchestra - l'Auditorium di Milano Fondazione Cariplo - per assaporare grandi nomi della musica interpretati da celebri bacchette internazionali e per scoprire spesso nuovi protagonisti.
Perché laVerdi non solo celebra, ma si è posta l'obiettivo di far conoscere anche compositori rimasti all'ombra di colleghi più famosi e di far risaltare la presenza dei giovani a 360 gradi. A cominciare dai professori d'orchestra (alcuni sono gli stessi che nel 1993 esordirono sul palco del Conservatorio guidati dall'indimenticato Vladimir Delman) fino ai direttori: Gaetano d'Espinosa, Giuseppe Grazioli, Jader Bignamini, Francesco Maria Colombo sono alcuni dei Maestri oggi apprezzati e riconosciuti nei teatri
nazionali e internazionali grazie anche alle occasioni create con laVerdi nel corso del tempo. Tra il 2013 e il 2014 laVerdi ha riportato a Milano, dopo 27 anni, la Sinfonia dei Mille: l'Ottava Sinfonia di Mahler, diretta da Riccardo Chailly; ha riconfermato la tradizione internazionale della grande musica sacra per la Pasqua con le Passioni di Bach (esibendosi nella gotica atmosfera del Duomo di Milano); ha affascinato i milanesi e non solo con le stagioni estive, organizzando un festival del tango curato dall'Oscar Luis Bacalov e proiettando in prima assoluta in Italia gli straordinari documentari "Earth Concerts" della BBC, accompagnati dalle musiche scritte da George Fenton e dirette per l'occasione da Danilo Grassi. E sono solo frammenti di questo straordinario cammino fissato negli scatti di Paolo Dalprato.

Paolo Dalprato viene dal mondo della Fisica. Esperto di CAD, poi di programmazione e database, da alcuni anni ha dedicato la sua esperienza di analisi nel campo della fotografia perché -come dice parlando di sé- "io penso per immagini". Inizia a cercare il particolare, giocando con la prospettiva o la messa a fuoco selettiva per far spuntare, nelle macro, la punta del petalo o il pistillo grazie all'obiettivo a tutta apertura, arrivando ad avere quasi un solo punto a fuoco a cui lo sguardo si aggancia.
Oltre alle collaborazioni con musicisti jazz, da un paio di anni è cominciata la relazione professionale con laVerdi, un mondo, quello della musica classica, in cui entra praticamente per la prima volta: ogni sessione gli permette di conoscere aspetti differenti di questo multiforme universo, potendo seguire anche le prove di un concerto riesce a carpire espressioni
di direttori e professori d'orchestra che durante l'esibizione con il pubblico non saranno portate sul palco. Le sue immagini sono il risultato di due fasi, lo scatto e l'elaborazione: se prima va alla ricerca della composizione, sono poi le luci e le ombre ad essere protagoniste nel suo lavoro di elaborazione digitale.

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