Frammenti di Leonardo

Leonardo da Vinci, Autoritratto. Torino, Biblioteca Reale. D.C. 15571 I Courtesy Musei Reali di Torino
Dal 6 May 2015 al 6 May 2015
Milano
Luogo: Museo d'Arte e Scienza
Indirizzo: via Q. Sella 4
Telefono per informazioni: +39 02.72.02.24.88
E-Mail info: info@museoartescienza.com
Sito ufficiale: http://www.museoartescienza.com
Sarà inaugurata il prossimo 6 maggio alle ore 18.30 la mostra che Il Museo d’Arte e Scienza di
Milano dedica a Leonardo Da Vinci: una mostra volutamente didattica, completamente rinnovata,dalla quale è possibile ottenere numerose informazioni sul suo genio universale, sia attraverso la descrizione delle innumerevoli attività da lui svolte durante il suo soggiorno a Milano, sia attraverso un inedito approfondimento sul suo “Trattato della Pittura”. Infatti, nella Sale 1 e 2 del Museo sarà esposto il materiale di studio relativo a "Leonardo Cittadino di Milano" e Leonardo come pittore geniale nella sezione "Il Trattato della Pittura".
Nel corso dell’evento di presentazione, che sarà introdotto da Peter Matthaes, direttore dell’istituzione milanese, interverrà anche la restauratrice Sonia Checchini Cremonesi, che presenterà il corso “Dipingere con Leonardo”, ideato per permettere un approccio diretto alla pittura, anche ai principianti e a tutti gli appassionati di pittura. Un brindisi al genio del cittadino Leonardo concluderà la serata.
Perché Leonardo al Museo d’Arte e Scienza? Ricordava Gottfried Matthaes, fondatore del Museo: “Per la straordinaria importanza di Leonardo per l'arte. Grandi pittori come Michelangelo, Raffaello e Leonardo sono unici ed è perciò inopportuno fare un paragone al fine di capire quale sia stato il più grande. Tutti i pittori geniali ambiscono ad una perfetta rappresentazione pittorica delle loro idee, che vengono, tuttavia, limitate dall’attitudine delle mani degli uomini e dai materiali. Leonardo da Vinci, e solo lui, supera sotto questo aspetto tutti gli altri pittori perché durante tutta la sua vita annotò con parole e disegni le sue idee e i suoi consigli su come essere un buon pittore”. Le sue annotazioni, riportate su singoli fogli di carta, furono poi raggruppati nel “Trattato della Pittura” e il suo insegnamento è, dunque, univoco e chiaro: il pittore deve osservare con metodi e considerazioni scientifici la natura e i suoi fenomeni e copiarli fedelmente, poiché la natura è di una bellezza ineguagliabile, inesauribile e squisita. Questo è stato anche l’insegnamento di tutti gli artisti dall’inizio della cultura umana fino al XIX secolo, solo che tale insegnamento non era mai stato fissato in modo così chiaro.
Milano dedica a Leonardo Da Vinci: una mostra volutamente didattica, completamente rinnovata,dalla quale è possibile ottenere numerose informazioni sul suo genio universale, sia attraverso la descrizione delle innumerevoli attività da lui svolte durante il suo soggiorno a Milano, sia attraverso un inedito approfondimento sul suo “Trattato della Pittura”. Infatti, nella Sale 1 e 2 del Museo sarà esposto il materiale di studio relativo a "Leonardo Cittadino di Milano" e Leonardo come pittore geniale nella sezione "Il Trattato della Pittura".
Nel corso dell’evento di presentazione, che sarà introdotto da Peter Matthaes, direttore dell’istituzione milanese, interverrà anche la restauratrice Sonia Checchini Cremonesi, che presenterà il corso “Dipingere con Leonardo”, ideato per permettere un approccio diretto alla pittura, anche ai principianti e a tutti gli appassionati di pittura. Un brindisi al genio del cittadino Leonardo concluderà la serata.
Perché Leonardo al Museo d’Arte e Scienza? Ricordava Gottfried Matthaes, fondatore del Museo: “Per la straordinaria importanza di Leonardo per l'arte. Grandi pittori come Michelangelo, Raffaello e Leonardo sono unici ed è perciò inopportuno fare un paragone al fine di capire quale sia stato il più grande. Tutti i pittori geniali ambiscono ad una perfetta rappresentazione pittorica delle loro idee, che vengono, tuttavia, limitate dall’attitudine delle mani degli uomini e dai materiali. Leonardo da Vinci, e solo lui, supera sotto questo aspetto tutti gli altri pittori perché durante tutta la sua vita annotò con parole e disegni le sue idee e i suoi consigli su come essere un buon pittore”. Le sue annotazioni, riportate su singoli fogli di carta, furono poi raggruppati nel “Trattato della Pittura” e il suo insegnamento è, dunque, univoco e chiaro: il pittore deve osservare con metodi e considerazioni scientifici la natura e i suoi fenomeni e copiarli fedelmente, poiché la natura è di una bellezza ineguagliabile, inesauribile e squisita. Questo è stato anche l’insegnamento di tutti gli artisti dall’inizio della cultura umana fino al XIX secolo, solo che tale insegnamento non era mai stato fissato in modo così chiaro.
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