Attenzione: alcuni musei, gallerie e luoghi espositivi potrebbero essere temporaneamente chiusi al pubblico.
Francesco Merletti. Bianca su bianco

Opera di Francesco Merletti
Dal 20 Maggio 2021 al 18 Giugno 2021
Milano
Luogo: Manifiesto Blanco
Indirizzo: Via Benedetto Marcello 46
Orari: da lunedì a venerdì 16 -19
Curatori: Elisabetta Mero
Costo del biglietto: Ingresso libero con prenotazione
E-Mail info: info@manifiestoblanco.com
Sito ufficiale: http://www.manifiestoblanco.com
La mostra, a cura di Elisabetta Mero, si propone di indagare attraverso la recente serie di opere “Bianca su bianco” di Francesco Merletti i sottili stati emotivi dell’esistenza.
L’artista pone lo spettatore di fronte a dei volti sempre femminili, realizzati attraverso la tecnica del collage, che diventano specchi in cui ognuno può riconoscere le proprie paure, angosce, ironie e cattiverie. La carta diventa strumento pittorico per la resa di una sintesi, sia formale che concettuale, delle espressioni possibili congelate in un attimo che diventa infinito.
In mostra ritratti reali o immaginari che nascono da una elaborazione che l’artista compie nell’osservare e percepire “l’altro da sé”. Un’indagine, la sua, non critica o giudicante, ma che scaturisce da incontri quotidiani spesso casuali, dei quali Merletti coglie dettagli e sfumature caratteriali dove ritrova parti di sé.
Per l’artista il collage è concepito come un “ritaglio libero”, che egli esegue senza un disegno guida, ma direttamente sulla carta, con l’aiuto di un bisturi. Il processo è meditato, non istintivo, e richiede una notevole capacità di astrazione partendo da uno schema mentale.
Come avviene nella pratica corporea dello yoga, a lui così cara, così anche nella pratica artistica Merletti compie un processo di purificazione e ricerca di un distacco consapevole verso gli stati d’animo che ci pervadono. Un processo di guarigione individuale e collettivo.
Dopo un periodo di pausa, rigenerativo per la propria creatività, Francesco Merletti presenta “Bianca su Bianco” a Manifiesto Blanco, una serie di opere la cui produzione è concepita con un inizio e una fine come sempre accade nel suo lavoro. Il titolo riassume l’essenza di una ricerca psicologica e formale di pirandelliana memoria.
La moda, il teatro, il cinema francese, quello neo-realista italiano e americano degli anni ’50, il tutto contaminato con le suggestioni accademiche dell’espressionismo tedesco di Kirchner e Nolde, rappresentano il milieu ideale per questi volti alla Norma Desmond in “Viale del Tramonto”. Sullo sfondo, un’altrettanto sottile satira sociale che ricorda la crudele ironia della serie newyorkese “The party” di Tomi Ungerer.
Francesco Merletti, nato a Brescia del 1966, inizia a lavorare nella moda negli anni ‘80, per poi formarsi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Dal 1991 partecipa a un gran numero di esposizioni e premi in Italia e all’estero. Ha collaborato per oltre dieci anni con la galleria Magrarocca di Milano. Tra le varie mostre citiamo la personale del 2015 “SETTANTADENARI” allo Studio Museo Francesco Messina, le collettive “Wunderkammer, Arte, Natura, Meraviglia ieri e oggi” alle Gallerie d'Italia del 2013 e nel 2012 alla Triennale di Milano con “Pelle di donna. Identità e bellezza fra arte e scienza“. Hanno scritto di lui Martina Mazzotta, Ivan Quaroni, Alessandro Riva, Maria Fratelli e Michele Tavola.
OPENING: nelle giornate del 20 e 21 maggio ore 17.00 – 20.00, sarà possibile visitare la mostra con in compagnia dell’artista
L’artista pone lo spettatore di fronte a dei volti sempre femminili, realizzati attraverso la tecnica del collage, che diventano specchi in cui ognuno può riconoscere le proprie paure, angosce, ironie e cattiverie. La carta diventa strumento pittorico per la resa di una sintesi, sia formale che concettuale, delle espressioni possibili congelate in un attimo che diventa infinito.
In mostra ritratti reali o immaginari che nascono da una elaborazione che l’artista compie nell’osservare e percepire “l’altro da sé”. Un’indagine, la sua, non critica o giudicante, ma che scaturisce da incontri quotidiani spesso casuali, dei quali Merletti coglie dettagli e sfumature caratteriali dove ritrova parti di sé.
Per l’artista il collage è concepito come un “ritaglio libero”, che egli esegue senza un disegno guida, ma direttamente sulla carta, con l’aiuto di un bisturi. Il processo è meditato, non istintivo, e richiede una notevole capacità di astrazione partendo da uno schema mentale.
Come avviene nella pratica corporea dello yoga, a lui così cara, così anche nella pratica artistica Merletti compie un processo di purificazione e ricerca di un distacco consapevole verso gli stati d’animo che ci pervadono. Un processo di guarigione individuale e collettivo.
Dopo un periodo di pausa, rigenerativo per la propria creatività, Francesco Merletti presenta “Bianca su Bianco” a Manifiesto Blanco, una serie di opere la cui produzione è concepita con un inizio e una fine come sempre accade nel suo lavoro. Il titolo riassume l’essenza di una ricerca psicologica e formale di pirandelliana memoria.
La moda, il teatro, il cinema francese, quello neo-realista italiano e americano degli anni ’50, il tutto contaminato con le suggestioni accademiche dell’espressionismo tedesco di Kirchner e Nolde, rappresentano il milieu ideale per questi volti alla Norma Desmond in “Viale del Tramonto”. Sullo sfondo, un’altrettanto sottile satira sociale che ricorda la crudele ironia della serie newyorkese “The party” di Tomi Ungerer.
Francesco Merletti, nato a Brescia del 1966, inizia a lavorare nella moda negli anni ‘80, per poi formarsi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Dal 1991 partecipa a un gran numero di esposizioni e premi in Italia e all’estero. Ha collaborato per oltre dieci anni con la galleria Magrarocca di Milano. Tra le varie mostre citiamo la personale del 2015 “SETTANTADENARI” allo Studio Museo Francesco Messina, le collettive “Wunderkammer, Arte, Natura, Meraviglia ieri e oggi” alle Gallerie d'Italia del 2013 e nel 2012 alla Triennale di Milano con “Pelle di donna. Identità e bellezza fra arte e scienza“. Hanno scritto di lui Martina Mazzotta, Ivan Quaroni, Alessandro Riva, Maria Fratelli e Michele Tavola.
OPENING: nelle giornate del 20 e 21 maggio ore 17.00 – 20.00, sarà possibile visitare la mostra con in compagnia dell’artista
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 27 gennaio 2023 al 02 maggio 2023 Milano | Museo del Duomo
Intrecci di seta, rame, inchiostro. La storia degli Arazzi Gonzaga
-
Dal 01 febbraio 2023 al 26 febbraio 2023 Torino | Sedi varie
Black History Month Torino. II Edizione
-
Dal 28 gennaio 2023 al 27 aprile 2023 Venezia | Palazzo Loredan - Istituto Veneto di Lettere, Scienze ed Arti
De Visi Mostruosi e Caricature. Da Leonardo da Vinci a Bacon
-
Dal 27 gennaio 2023 al 05 febbraio 2023 Bologna | Sedi varie
ART CITY Bologna 2023
-
Dal 27 gennaio 2023 al 16 aprile 2023 Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Lee Jeffries. Portraits. L’anima oltre l’immagine
-
Dal 26 gennaio 2023 al 28 febbraio 2023 Firenze | Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati
Sauro Cavallini. L’opera di un internato