Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco di Milano - Virtual Tour
![Giuseppe Bossi, Danza di putti, inizio XIX secolo. Tempera e olio su carta. Milano, Castello Sforzesco, Gabinetto dei Disegni Giuseppe Bossi, Danza di putti, inizio XIX secolo. Tempera e olio su carta. Milano, Castello Sforzesco, Gabinetto dei Disegni](http://www.arte.it/foto/600x450/63/111895-CustodiDelMito_Milano_4.jpg)
Giuseppe Bossi, Danza di putti, inizio XIX secolo. Tempera e olio su carta. Milano, Castello Sforzesco, Gabinetto dei Disegni
Dal 18 Gennaio 2021 al 15 Febbraio 2021
Milano
Luogo: Sito web Castello Sforzesco
Indirizzo: online
Sito ufficiale: http://www.milanocastello.it
La mostra Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco di Milano è ora anche un Virtual Tour grazie a una mappatura 3D delle sale del Castello, un invito per il pubblico ad approfondire il genio urbinate attraverso lo sguardo di Giuseppe Bossi (1777-1815), pittore, scrittore e collezionista.
Attraverso una ricostruzione digitale che replica fedelmente lo spazio fisico, tutti hanno la possibilità di accedere all’esposizione con il proprio smartphone, pc e tablet. Un’esperienza che non vuole sostituirsi alla visita in presenza, ma che diventa il naturale completamento del catalogo e offre una visione inedita attraverso una serie di immagini a 360°.
A disposizione del pubblico contenuti multimediali tra fotografie, video, descrizioni e link, per scoprire da vicino quanto la fama di Raffaello si sia alimenta nei secoli e cosa significhi essere custodi del suo mito.
Tra opere su carta e maioliche ispirate alle invenzioni del divin pittore, la mostra Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco di Milano è curata da Claudio Salsi con la collaborazione di Alessia Alberti, Giovanna Mori e Francesca Tasso.
Giuseppe Bossi (1777-1815), originario di Busto Arsizio (VA), fu protagonista del Neoclassicismo a Milano e, più in generale, in Lombardia. Lasciò un’impronta nella cultura del suo tempo anche grazie all’incarico di segretario dell’Accademia di Belle Arti di Brera e alle strette connessioni con personaggi della politica e della nobiltà. Parte della sua raccolta di maioliche e di sculture è conservata al Castello Sforzesco di Milano. La sua ricca collezione di disegni, con opere di artisti come Leonardo, Michelangelo e Raffaello, è custodita alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Il progetto è parte di Raffaello. Custodi del Mito in Lombardia, iniziativa che unisce Fondazione Brescia Musei, Castello Sforzesco di Milano e una serie di istituzioni della regione, come culmine del cinquecentenario.
Attraverso una ricostruzione digitale che replica fedelmente lo spazio fisico, tutti hanno la possibilità di accedere all’esposizione con il proprio smartphone, pc e tablet. Un’esperienza che non vuole sostituirsi alla visita in presenza, ma che diventa il naturale completamento del catalogo e offre una visione inedita attraverso una serie di immagini a 360°.
A disposizione del pubblico contenuti multimediali tra fotografie, video, descrizioni e link, per scoprire da vicino quanto la fama di Raffaello si sia alimenta nei secoli e cosa significhi essere custodi del suo mito.
Tra opere su carta e maioliche ispirate alle invenzioni del divin pittore, la mostra Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco di Milano è curata da Claudio Salsi con la collaborazione di Alessia Alberti, Giovanna Mori e Francesca Tasso.
Giuseppe Bossi (1777-1815), originario di Busto Arsizio (VA), fu protagonista del Neoclassicismo a Milano e, più in generale, in Lombardia. Lasciò un’impronta nella cultura del suo tempo anche grazie all’incarico di segretario dell’Accademia di Belle Arti di Brera e alle strette connessioni con personaggi della politica e della nobiltà. Parte della sua raccolta di maioliche e di sculture è conservata al Castello Sforzesco di Milano. La sua ricca collezione di disegni, con opere di artisti come Leonardo, Michelangelo e Raffaello, è custodita alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Il progetto è parte di Raffaello. Custodi del Mito in Lombardia, iniziativa che unisce Fondazione Brescia Musei, Castello Sforzesco di Milano e una serie di istituzioni della regione, come culmine del cinquecentenario.
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