Pausa ad Arte - La mostra "Elliott Erwitt. Family" raccontata dalla curatrice Biba Giacchetti

Elliott Erwitt, USA, New York City, 1974 | © Elliott Erwitt

Foto Elliott Erwitt - Icons - Kunst Meran/o Arte - Merano

 

Dal 25 Aprile 2020 al 30 Maggio 2020

Milano

Luogo: Canali social MUDEC

Indirizzo: online



Doveva chiudere il 29 marzo, quindici giorni di proroga per la mostra fotografica concepita ad hoc per lo spazio MUDEC PHOTO di Milano, che con Elliott Erwitt aveva messo a punto il terzo successo in poco più di un anno di vita (aperto a dicembre 2018), dopo la personale di Steve McCurry e quella di Liu Bolin. Un posticipo che avrebbe dato la possibilità - a chi non era riuscito a visitare la mostra Elliott Erwitt Family - di godersi ancora con un po' di calma gli scatti del grande fotografo americano.
Ma l’apertura prolungata è stata completamente stravolta dall’arrivo dell’emergenza Covid-19 e il MUDEC, come tutti i musei italiani al momento, ha dovuto chiudere le porte e sospendere la mostra in corso.
La cultura però non si è mai fermata e il grande successo del progetto social #MudecDelivery lo dimostra.
In questi giorni di lockdown il Museo sta aprendo le sue ‘porte virtuali’ al pubblico del web attraverso tantissime iniziative culturali e didattiche che stanno coinvolgendo il pubblico affezionato di adulti e bambini.
Ora un’altra iniziativa social permetterà di aprire nuovamente le saledella mostra Elliott Erwitt Family a tutti per un’ultima volta, prima di chiudere definitivamente.

Grazie al progetto “Pausa ad Arte”, una selezione di cinque scatti di Erwitt scelti e raccontati dalla curatrice Biba Giacchetti potrà essere ammirata da tutti attraverso i canali social del museo a partire dal 25 aprile, ogni sabato mattina per cinque settimane.
 
Il MUDEC regala dunque una ‘pausa’ all’insegna dell’arte, un momento di riflessione che dura il tempo di un caffè.
Il progetto non poteva essere concepito che insieme a Lavazza, main sponsor dello spazio MudecPhoto – di cui l’azienda sposa in pieno la mission, impegnata com’è nel mondo della fotografia fin dal 1993 attraverso il “Calendario Lavazza”, racconto della società globale attraverso gli occhi dei più grandi maestri contemporanei dell’arte della fotografia e che, per questo progetto di MudecPhoto, porta in mostra una selezione di scatti di Elliott Erwitt tratti dal Calendario Lavazza 2000 “Families - Ritratti intorno al caffè”, un’edizione speciale che aprì le porte al nuovo millennio, a firma proprio del grande fotografo. L'adesione di Lavazza a questa iniziativa s’inserisce all'interno del progetto #restARTbyLavazzaGroup, ideato per contribuire alla diffusione dell'arte e della cultura e pensato per sostenere i propri partner museali attraverso una serie d’iniziative digitali.
 
Ecco perché il caffè ritorna, come momento immaginario di pausa e riflessione all’interno della giornata, e in questo progetto diventa una vera e propria “Pausa ad Arte”.
 
Appuntamento dunque sabato 25 aprile mattina sui canali social Facebook, Instagram e Twitter del MUDEC per la prima delle cinque video pillole, della durata di 60 secondi ciascuna, in cui la curatrice della mostra di Elliott Erwitt Biba Giacchetti racconterà ogni volta un’opera significativa dell’esposizione.
Sarà così possibile tornare ad ammirare da vicino alcuni tra gli scatti più iconici di Erwitt, spiegati da una grande esperta dell’arte del fotografo e amica fidata di sempre, con l’intento di far dimenticare – se pur per una breve pausa – questa quarantena che forza tutti a restare fisicamente nelle proprie case, ma che non impedisce di spaziare lontano con la mente.
Il progetto si concluderà – dopo l’introduzione alla visione curata da Biba Giacchetti nelle settimane precedenti - con una visita virtuale finale della mostra, in cui il visitatore si lascerà trasportare dalla musica e da quell’atmosfera di intima familiarità che ha caratterizzato per mesi la mostra Family, lasciando che a parlare questa volta siano solo le immagini.
 
Appuntamento già mercoledì 22 con una video pillola di introduzione al progetto. L’obiettivo è anche quello di raccogliere domande, spunti e curiosità da parte del pubblico, che troveranno risposta nella prima vera ‘pausa ad arte’ di sabato 25 aprile.

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