Streaming video | Bank Job di Richard Wilson

© Richard Wilson | Richard Wilson, Bank Job, 2004 (still)

 

Dal 12 Maggio 2020 al 31 Maggio 2020

Milano

Luogo: Vimeo

Indirizzo: streaming

Telefono per informazioni: +39 02 36799285

E-Mail info: info@galleriafumagalli.com

Sito ufficiale: http://galleriafumagalli.com



Ci stiamo avviando a una ripresa, almeno parziale, delle nostre attività quotidiane, affamati di spazi e desiderosi di riappropriarci delle nostre città, delle strade, dei luoghi noti. Un po' come avviene al razzo protagonista del video Bank Job di Richard Wilson (2004) lanciato per le vie del centro medievale di Siena: perlustra febbrilmente lo spazio deserto e se ne appropria al suo passaggio.

Richard Wilson ha presentato il video Bank Job presso il Palazzo delle Papesse - Centro d’Arte Contemporanea a Siena nel 2004, per il ciclo "Caveau", una serie di iniziative ospitate nella sala blindata del Palazzo, ex sede della Banca d'Italia tramutata in project room. Il progetto è accompagnato da un catalogo con testi di Tom Morton, Lucia Minunno, Lorenzo Fusi.

  Ambientato per le strade medievali del centro di Siena e all'interno dello stesso Palazzo delle Papesse, il corto vede come protagonista un razzo sfrecciante attraverso il buio della notte. Nella prima inquadratura l'oscurità è totale, poi improvvisamente la miccia è innescata e inizia la sua corsa precipitosa («a rotta di collo» direbbe Wilson) che taglia orizzontalmente a metà lo schermo. Lo spettatore non ne conosce la destinazione e ha solo brevissimi momenti per riconoscere la scena, prima che il razzo, magicamente sospeso a mezz'aria, scompaia dall'inquadratura. La linea infuocata percorre rapidamente le strade di campagna verso la città, entra nelle mura, attraversa Piazza del Duomo e i vicoli tortuosi fino a raggiungere Palazzo delle Papesse. È un ritratto notturno della città deserta appena illuminata dai lampioni urbani: un ritratto all'interno di una narrazione. Infatti il razzo ha una precisa destinazione, il caveau del palazzo.

  L'epilogo è assolutamente inaspettato con una conflagrazione totalmente atrofizzata. Come affermato dall'artista, la conclusione è come «una bugia e un'inversione. Non l'atteso scoppio associato a esplosivi e caveau forzati di una banca ma un'illusione di incarcerazione creata con lo stesso materiale.»

  Abituato alle forzature illusionistiche di oggetti smontati e spazi architettonici distorti, in questo caso Richard Wilson non interviene fisicamente sul Palazzo quattrocentesco: anziché far cedere le fondamenta (come ci si aspetterebbe dall'esplosione), realizza un'opera immateriale e ironica che mina la percezione psicologica dello spettatore.
Link: https://vimeo.com/416742614
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