The Garden

Marco Matropieri, Topinambur, 2021, olio su tela, 30x40 cm.

 

Dal 02 Dicembre 2021 al 29 Gennaio 2022

Milano

Luogo: Candy Snake Gallery

Indirizzo: Via Luigi Porro Lambertenghi 6

Orari: martedì, mercoledì, giovedì 15.00 – 19.00; altri giorni su appuntamento

Telefono per informazioni: +39 380 5245917

E-Mail info: info@candysnakegallery.com

Sito ufficiale: http://www.candysnakegallery.com


Candy Snake Gallery presenta The Garden, mostra collettiva che riunisce le opere di quattro artisti emergenti di diverse generazioni, accomunati dall’interesse per il rapporto tra natura organica e dimensione antropica. Nello spazio della galleria si va a creare una sorta di giardino in cui si sovrappongono diverse modalità di rappresentazione di una natura antropizzata tra tecnologia, cloni, innesti e variazioni di scala.

Paulo Arraiano
 è nato nel 1977 a Cascais (Portogallo), dove vive e lavora. La sua ricerca si sviluppa sulla dualità che unisce naturale e artificiale, materia organica e spazio urbano, conflitti e creazione. Nell’intersezione tra questi mondiapparentemente opposti stabilisce un nuovo equilibrio.

Francesco Ciavaglioli
 è nato nel 1983 ad Avezzano, vive e lavora a Milano. Protagonista dei suoi lavori è un’idea di natura mediata da sistemi di riproduzione che utilizzano le immagini come base di un processo di riproduzione e ripetizione. L’interesse per la riproducibilità tecnica delle immagini si cristallizza nell’immagine del giardino, in un paesaggio sospeso a metà tra organismo e astrazione, tra natura e uomo. L’immagine tecnica o scientifica diventa paesaggio per certi versi piatto, immateriale o metafisico. Il giardino dell’uomo è una costruzione fatta da concetti; idee catalogate e disposte in ordini diversi ma da cui traspare il toccante tentativo di trovare un luogo sicuro nel mondo.

Marco Mastropieri
 è nato nel 1995 a Foggia, vive e lavora tra Venezia e Conegliano. Alla base della sua ricerca pittorica vi sono lo studio del paesaggio e la costruzione di mondi nuovi e inesplorati elaborati partendo dagli stimoli visivi e sensoriali del reale. Attraverso un metodo di rappresentazione analitico e metodologico sul filone dei fiamminghi e di alcuni botanisti del ‘500, ogni pianta e foglia è analizzata con cura sino al dettaglio, divenendo protagonista di uno spazio senza presenza umana in cui il primo piano presenta elementi più dettagliati e visibili mentre lo sfondo sfuma come per celare una tempesta pronta a sopraggiungere.

Andrea Samory
 è nato nel 1991 a Padova, vive e lavora a Tokyo. La sua pratica si concentra sulla relazione tra la materia biologica e lo stereotipico concetto di natura. Le opere di Andrea Samory indagano una realtà parallela in cui gli esseri sono contemporaneamente virtuali e reali, naturali e artificiali, biologici e minerali. Immagini familiari e confortanti vengono sistematicamente alienate dal proprio idealizzato contesto, creando una natura artificiale a tratti sconcertante. Le molteplici tecniche utilizzate combinano polimeri sintetici industriali con piante viventi, materiali cinematografici SFX con terra e pietra, render digitali con realtà stampate in 3D.

Inaugurazione: giovedì 2 dicembre 2021 ore 17.00 - 21.00

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