幽玄 Yugen. Contemporary Japanese Ceramics

© Shingo Takeuchi

 

Dal 14 Gennaio 2016 al 16 Marzo 2016

Milano

Luogo: Officine Saffi

Indirizzo: via Aurelio Saffi 7

Orari: dal lunedì al venerdì 10 - 18,30; sabato 11 - 18. Domenica su appuntamento

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02 36 68 56 96

E-Mail info: info@officinesaffi.com

Sito ufficiale: http://www.officinesaffi.com



Da giovedì 14 gennaio Officine Saffi inaugura il nuovo anno con una mostra frutto di una attenta e rigorosa ricerca nella scena artistica giapponese contemporanea.

YUGEN, Contemporary Japanese Ceramics vede in mostra le opere di cinque artisti giapponesi appartenenti a tre generazioni diverse: Keiji Ito e Yasuhisa Koyhama rispettivamente del 1935 e del 1936, Shozo Michikawa e Shingo Takeuchi 1953 e 1955 e Kazuhito Nagasawa 1968.

Le opere di questi artisti pur nella loro distanza temporale e diversità mostrano una stessa fonte di ispirazione che ha fatto da fil rouge della mostra: Yugen.
Yugen in giapponese indica un sentimento misterioso di bellezza inafferrabile ed indicibile, lo stesso che ogni artista sembra aver seguito guidato da una coscienza ancestrale che affonda le radici nell’antica tradizione giapponese dove la ceramica è un’arte primaria e che nella ricerca dell’equilibrio di forma materia e colore esprime la sua massima essenza.

Una profonda ricerca di un’ armonia estetica ed interiore che possiamo ritrovare nelle sculture antropomorfe dai richiami arcaici di Keiji Ito, o nelle forme piene e come scolpite dal vento di Koyhama, per proseguire con le sperimentazioni tecniche di Shozo Michikawa o le sculture ermetiche di Takeuchi fino ai misteriosi contenitori di ricordi di Nagasawa.
Forme uniche ed irregolari che testimoniano una sorta di naturalismo presente nelle cose create dalla mano dell’uomo e che costituiscono un tratto distintivo dell’arte giapponese. Un’occasione per il pubblico di conoscere alcuni tra i più importanti esponenti della scena artistica contemporanea nipponica e di entrare a fondo nella filosofia della cultura giapponese.

Inaugurazione: Giovedì 14 gennaio 18.30 - 21.

Keiji Ito
Keiji Ito nasce a Toki city, nella prefettura di Gifu in Giappone, nel 1935 e si laurea presso la Musashino Art University nel 1958. Nella sua città d’origine dove attualmente vive, stabilisce la produzione di una vasta gamma di oggetti per la tavola Giapponese e Occidentale e oggetti scultorei tra cui le opere delle serie “Hiroshima”, “Silence” e “Mask”. Membro dello IAC, International Academy of Ceramics, espone negli anni in diverse gallerie e musei tra Europa, Giappone e Stati Uniti.  Nel 1981 partecipa alla trentanovesima edizione del premio Faenza. Nel 1994 viene nominato docente presso Tohgei-no-Mori, il Shigaraki Ceramic Cultural Park nella prefettura di Shiga. Nel 2008, Keiji Ito, è uno dei giudici dell’ottava edizione del Concorso Internazionale della Ceramica di Mino. Le sue opere sono conservate in alcuni dei più importanti musei del mondo.

Yasuhisa Koyhama
Yasuhisa Kohyama nasce nel 1936 a Shigaraki, importante centro di produzione della ceramica in Giappone. All’età di quindici anni Kohyama inizia il suo percorso di ceramista lavorando in una delle più grandi fabbriche di ceramica a Shigaraki, la Oumi Kagaku Touki. Negli anni successivi frequenta una scuola di formazione per imparare le tecniche elementari della ceramica e in seguito collabora con designer ed architetti per importanti progetti.
Nel 1973 avvia il suo primo studio e con esso la sperimentazione delle sue tecniche di taglio e cottura. Nello stesso anno, la sua prima mostra personale al Nihonbashi Mitsukoshi Department di Tokyo, fu un grande successo.
Le sue opere sono esposte in Giappone presenti nelle collezioni a livello internazionale nei principali musei tra cui, The Metropolitan Museum of Art e The Museum of Art and Design a New York, Philadelphia Museum of Art, Cleveland Museum of Art.

Shozo Michikawa
Shozo Michikawa nasce a Hokkaido nel 1953. Studia presso la Aoyama Gakuin University dove si laurea nel 1975. Dopo un primo inizio nel campo economico, segue lezioni serali di arte decidendo pochi anni dopo di dedicarsi completamente alla ceramica. Attualmente vive e lavora a Seto, nella prefettura di Aichi. Ha esposto soprattutto in Giappone e anche nelle Filippine, Mongolia, Francia, New York e Londra. Nel 2005 è stato il primo artista giapponese ad avere l’onore di una mostra personale nella la Città Proibita a Pechino.

Kazuhito Nagasawa
L’artista nasce nel 1968 a Osaka in Giappone. L'opera di Nagasawa è composta da più elementi che si uniscono e fondono tra loro, l'argilla viene unita al ferro, al vetro, al legno.
Ogni contenitore, ogni oggetto da lui realizzato possiede una forma diversa e ciò che viene custodito all'interno viene indicato solamente da vecchie etichette di carta poste sopra le opere. Quello che l'artista vuole racchiudere all'interno di questi oggetti, sono i suoi preziosi "kioku", ovvero i ricordi.
Nel 1994 partecipa alla quarta edizione dell’International Ceramic Competition a Mino, in Giappone. Nel 1997 alla quinta Biennale di Ceramica sempre in Giappone e nel 2001 al World Ceramic Expo in Corea. Nel 2013 partecipa a Roma alla mostra "La Ceramica Giapponese in Italia" a cura di Claudia Casali, una collettiva di artisti giapponesi presso l'istituto Giapponese di cultura in Italia.

Shingo Takeuchi
Takeuchi Shingo (1955) viene dalla città di Seto, uno dei più antichi centri di produzione ceramica del Giappone. Ha studiato presso L’Istituto di Ricerca Ceramica della Prefettura di Aichi fino al 1979, poi sotto la guida del grande Kato Shuntei II prima di fondare il proprio forno nel 1982. Ha esposto in diverse mostre, tra cui la Asahi Togeiten Ceramics Exhibition, la Chunichi Kokusai International Ceramics Exhibition, nella Nihon Togeiten Ceramics Exhibition ed in innumerevoli gallerie, in Giappone e all’estero. Le sue opere sono conservate in diverse collezioni pubbliche e private tra cui nel Museo di Seto, nella Fondazione Koreana delle Ceramiche Iternazionali, nel Museo di Ceramica Yingee di Tauwan ed altri.






SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI