10 years old / Essere Politico

© Guy Tillim | Guy Tillim, Jean-Pierre Bemba surrounded by his body guards walks into an election rally in central Kinshasa, 2006, from the series "Congo Democratic"

 

Dal 11 Marzo 2017 al 30 Aprile 2017

Modena

Luogo: Foro Boario

Indirizzo: via Bono da Nonantola 2

Curatori: Filippo Maggia, Chiara Dall'Olio

Enti promotori:

  • Fondazione Fotografia
  • Fondazione Cassa di risparmio di Modena

Costo del biglietto: € 5, ingresso libero tutti i mercoledì

Telefono per informazioni: +39 059 6139623

E-Mail info: mostre@fondazionefotografia.org

Sito ufficiale: http://www.fondazionefotografia.org



Dieci anni sono trascorsi dalla nascita di Fondazione Fotografia Modena, un progetto culturale interamente intitolato all’immagine, che si è evoluto nel corso degli anni in un centro espositivo, di ricerca e formazione di livello internazionale. A celebrare questo primo, importante anniversario sarà un doppio percorso espositivo, in grado di riflettere l’attività svolta dall’istituzione.

10 years old  
Un percorso di 250 opere, tra video e fotografie, di 95 artisti contemporanei provenienti da oltre 70paesi in tutto il mondo: 10 years old, in programma al Foro Boario di Modena dall’11 marzo al 30 aprile 2017 in occasione del primo decennale di Fondazione Fotografia, sarà una mostra di proporzioni eccezionali, mirata a colpire visivamente il visitatore e a coinvolgerlo in un’avvincente narrazione per immagini. Un racconto complesso, che, da un lato, intende ripercorrere quelle che sono state le tappe principali della creazione di una grande collezione d’arte contemporanea a Modena, dal 2007 ad oggi, e, dall’altro, offre un mirabile spaccato sulla nostra storia e su temi di stretta attualità. Le immagini in mostra, infatti, richiamano le emergenze sociali, politiche e ambientali che caratterizzano diverse aree del mondo, così come i grandi cambiamenti in corso a livello globale.  
 
Il percorso, a cura del direttore Filippo Maggia e di Chiara Dall'Olio, punterà non solo sulla quantità, ma soprattutto sulla qualità delle opere esposte, tratte dalla collezione Fondazione Cassa di risparmio di Modena: un patrimonio di oltre 1200 fotografie e video che Fondazione Fotografia, in qualità di società strumentale dell’ente di origine bancaria, ha il compito di gestire. Le ampie sale a volta del Foro Boario, che in alcuni punti raggiungono i 6 metri di altezza, consentiranno di valorizzare ogni singolo pezzo in mostra, ponendolo in dialogo con le opere circostanti. 
La collezione di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di risparmio di Modena è stata avviata nel 2007, sulla base di un criterio inusuale: “Scegliemmo di procedere per aree geografiche – ricorda Filippo Maggia –, facendo inizialmente acquisizioni di artisti dell’Estremo Oriente, per poi proseguire con autori dell’Europa dell’Est, Africa e Medio Oriente, sud America, India, Stati Uniti ed Europa nord-occidentale. Si è scelto di acquisire sia autori già affermati, sia emergenti. Parallelamente alla collezione internazionale, inoltre, si è costituita una raccolta di autori italiani attivi dagli anni settanta ad oggi”.

All’interno della collezione internazionale, così come in quella italiana, è possibile individuare alcuni temi ricorrenti: lo scenario politico irrompe nelle opere degli autori che hanno vissuto sulla loro pelle conflitti e tensioni razziali, come nel caso di numerosi artisti dell’Europa dell’est, del Medio Oriente e del Sudafrica. Altrettanto forte è la rivendicazione di un’identità personale, culturale, religiosa o di genere, laddove i diritti umani sono messi in discussione o addirittura prevaricati. Nei paesi più evoluti, dove la libertà di espressione non è messa repentaglio, la ricerca degli artisti si è potuta concentrare invece sull’estetica della fotografia e sulle potenzialità del linguaggio fotografico stesso, come nel caso di autori dell’Estremo Oriente, degli Stati Uniti e dell’Europa. Un’altra chiave di lettura della collezione passa attraverso l’analisi dei generi che vi sono rappresentati - il ritratto, il paesaggio, il reportage, la staged photography - approdando a soluzioni artistiche molto variegate, che vanno dalla fotografia tradizionale all'installazione, al video.
Gli autori in mostra sono: Ansel Adams,  Robert Adams,  Claudia Andujar,  Nobuyoshi Araki,  Diane Arbus,  Fikret Atay,  Richard Avedon,  Maja Bajević,  Olivo Barbieri , Yto Barrada,  Yael Bartana, Gabriele Basilico,  Jodi Bieber,  Wynn Bullock,  Adriana Bustos,  Harry Callahan,  Paul Caponigro, Walter Chappell, Van Deren Coke,  Alexandra Croitoru,  Bruce Davidson,  Roy DeCarava,  Willie Doherty, Matías Duville,  Fatmi Mounir,  Cao Fei,  Andreas Fogarasi,  Franco Fontana,  Samuel Fosso,  Robert Frank,  Lee Friedlander,  Yang Fudong,  Luigi Ghirri,  Laura Glusman,  David Goldblatt,  Bob Gosani,  Naoya Hatakeyama,  Swetlana Heger,  Pieter Hugo,  Alex Hütte,  Irwin,  Mimmo Jodice,  Sarah Jones,  Yeondoo Jung,  Amar Kanwar,  Anastasia Khoroshilova,  Kimsooja,  Iosif Kiraly,  Jùlius Koller,  Astrid Kruse Jensen,  Goddy Leye,  Zbigniew Libera , Ralph Eugene Meatyard,  Ryuji Miyamoto,  Yasumasa Morimura,  Daido Moriyama,  Daniel Naudé,  Walter Niedermayr,  Anna Niesterowicz,  George Osodi, Adrian Paci,  Hung-Chih Peng,  Irving Penn, Aleksander Petlura,  Barbara Probst,  Mauro Restiffe,  Olivier Richon,  Tom Sandberg,  Hrair Sarkissian,  Ene-Liis Semper,  Wael Shawky,  Ahlam Shibli,  Stephen Shore,  Dayanita Singh,  Raghubir Singh,  Aaron Siskind,  Trine Søndergaard,  Mladen Stilinović,  Mikhael Subotzky,  Hiroshi Sugimoto,  Vivian Sundaram,  Tabaimo,  Jinoos Taghizadeh,  Guy Tillim,  Wolfgang Tillmans,  Milica Tomić,  Gillian Wearing,  Ai Weiwei,  Edward Weston,  Minor White,  Garry Winogrand,  Miwa Yanagi,  Akram Zaatari,  David Zink Yi,  Artur Žmijewski. 

Il percorso espositivo comprenderà anche le opere di cinque artisti italiani under 40, selezionati attraverso un bando open call promosso da Fondazione Fotografia: Leonardo Cannistrà (Catanzaro, 1989), Irene Fenara(Bologna, 1990), Gianni Ferrero Merlino (Torino 1976), Guido Nosari (Trescore Balneario BG, 1984) e Marco Tagliafico (Alessandria, 1985). 

Gli artisti affrontano nelle loro opere il tema del controverso rapporto tra giovani generazioni e potere, mettendo in evidenza il dilemma tra necessità di lasciare il proprio paese in cerca di condizioni migliori e desiderio di restare, così come le contraddizioni della politica, dalla quale non si sentono rappresentati, e più in generale, la crisi di ogni autorità riconosciuta, anche dal punto di vista artistico. Questo focus su giovani autori, intitolato Essere Politico, intende rispecchiare una delle principali vocazioni assunte da Fondazione Fotografia dal 2007 ad oggi, quella della formazione e della promozione di nuovi talenti, che si esprime principalmente nel master sull’immagine contemporanea. Il percorso biennale, che si ispira al modello anglosassone ed è giunto alla settima edizione, rappresenta un punto di riferimento unico in Italia per quanti intendano intraprendere una carriera da artisti nel campo dell’immagine.  
Essere Politico  
In tutto il corso della sua attività Fondazione Fotografia ha sempre cercato di sostenere i giovani artisti attraverso la promozione di corsi di formazione, workshop, progetti educativi per le scuole, oltre che con bandi e concorsi specificamente rivolti a loro. Per rispecchiare anche questo significativo aspetto della sua missione, la seconda parte del percorso espositivo, intitolato Essere Politico, sarà riservato ad alcuni giovani artisti italiani, selezionati attraverso un bando promosso da Fondazione Fotografia nel mese di dicembre 2016. 
Il tema del bando era ispirato ad un’opera video  dell’artista bosniaca Maja Bajević, “How do you want to be governed?”, entrato in collezione nel 2009. L'opera della Bajević solleva una questione politica che tocca tanto la collettività quanto la coscienza di ogni singolo individuo: come vuoi essere governato? Se nel video della Bajević questa domanda resta senza risposta per il tono coercitivo con cui viene espressa, Fondazione Fotografia ha voluto rivolgere la stessa provocazione ai giovani artisti italiani, chiedendo loro di confrontarsi su un tema di stretta attualità: il disamore per la politica che contraddistingue le nuove generazioni e il rapporto che esse hanno con le diverse forme di potere. 
I vincitori del bando, selezionati da una commissione interna a Fondazione Fotografia tra 77 candidature pervenute complessivamente, sono Leonardo Cannistrà (Catanzaro, 1989), Irene Fenara (Bologna, 1990), Gianni Ferrero Merlino (Torino, 1976), Guido Nosari aka MADRE (Trescore Balneario BG, 1984) e Marco Tagliafico (Alessandria, 1985). 

Inaugurazione sabato 11 marzo 2017 ore 18
Orari di apertura:
mercoledì-giovedì-venerdì 15-19
sabato-domenica 11-19
chiuso lunedì e martedì

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI