Alla ricerca di Utopia

In Search of Utopia © Jan Gossaert, A Young Princess with armillary sphere, c. 1530, The National Gallery, London

 

Dal 20 Ottobre 2016 al 17 Gennaio 2017

Lovanio | Mondo

Luogo: M - Museum Lovanio

Indirizzo: Leopold Vanderkelenstraat 28

Orari: Lunedì – domenica 11-18, giovedì 11-22. Chiuso il mercoledì

Curatori: Jan Van der Stock

Costo del biglietto: Intero € 12

Sito ufficiale: http://www.utopialeuven.be/en/explore-expo-m


Lovanio, dicembre 1516. All’angolo della Naamsestraat e della Standonckstraat, la prima copia di “Utopia” esce dalle presse di stampa della celebre tipografia di Dirk Martens. L’opera è destinata a diventare il testo più influente mai edito nei Paesi Bassi. Thomas More (1478 – 1535) umanista, uomo di stato e ambasciatore di Enrico VIII, sferra una critica acerba alla politica inglese dell’epoca alla quale contrappone una società ideale, un’isola immaginaria nella quale la giustizia regna suprema, e la chiama “Utopia coniando il termine che rimanda al greco “ou – topos” (non luogo). L’opera, insieme a quelle dell’amico Erasmo da Rotterdam, annuncia una nuova era del pensiero europeo e influenzerà ogni forma d’arte dell’epoca, dalla pittura alla scienza, agli arazzi alle mappe geografiche.
 
La mostra Alla ricerca di Utopia al M – Museum di Lovanio dal 20 ottobre rende omaggio ai 500 anni della pubblicazione dell’opera di More mettendo in luce l’influenza che il testo ebbe all’epoca, ma anche la sua estrema attualità.  Un centinaio di capolavori mondiali di maestri fiamminghi come Quinten Metsys e Jan Gossaert e internazionali quali Albrecht Dürer e Hans Holbein e opere per la prima volta in mostra nelle Fiandre come il celebre ritratto di Erasmo da Rotterdam di Quinten Metsys, eccezionalmente dato in prestito dalla Regina Elisabetta II del Regno Unito, raccontano l’energia di quel periodo, l’innovazione, la ricerca dello sconosciuto e il sogno di un mondo ideale declinato nelle forme più varie e fonte di ispirazione in tutti in campi dell’arte.

La mostra è l’evento di punta del più vasto programma culturale cittadino The Future is More (24 settembre 2016 – 17 gennaio 2017) che spazia dall’arte all’architettura, dal teatro, alla danza, al cinema e la musica, pur mantenendo sempre come punto di partenza la ricerca di un mondo ideale. Proprio come fece allora l’opera di More, il programma si propone di allargare gli orizzonti culturali dei visitatori rispetto a temi più che mai attuali come la diversità, la dignità umana, la tolleranza e l’uguaglianza.  

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