Katia Mandelli Ghidini. Manifes-TI

Katia Mandelli Ghidini. Manifes-TI, 9m2 gallery, Morcote

 

Dal 15 Gennaio 2018 al 18 Febbraio 2018

Morcote | Mondo

Luogo: 9m2 gallery

Indirizzo: Riva dal Garavell 20

Telefono per informazioni: +41 76 336 99 08

E-Mail info: katia@visiografika.com

Sito ufficiale: http://9m2 gallery



Dal 15 gennaio al 18 febbraio la 9m2 gallery di Morcote ospiterà l’esposizione dal titolo “Manifes-TI” di Katia Mandelli Ghidini. Tredici tra i quadri esposti sono stati scelti dal comune di Morcote per l’eco-calendario comunale 2018 distribuito a tutti i fuochi del comune di Morcote.
Data la quantità di lavori esposti, per la prima volta la superficie espositiva è estesa ad un secondo locale. 
I manifes-TI di Katia Mandelli Ghidini sono immagini recenti riviste ed elaborate stile manifesti anni 1920 - 1930. I caratteri utilizzati per descrivere il luogo sono anch’essi di questa epoca. Oltre a Morcote, vi troviamo località quali Ascona, Bellinzona, Brusino, Corteglia, Grandria, Gentilino, Lugano, Melide, Mendrisio, Morbio Inferiore, Vico Morcote e cosi via fino a ricoprire con un aspetto turistica tutto il territorio ticinese.
I quadri sono proposti senza cornice, nei formati 50x70cm, 40x50cm e 30x40cm e stampati su un materiale moderno, volutamente in contrasto con i “vecchi” manifesti stampati su carta. 
Il vernissage, con presentazione a cura dell’artista Katia Mandelli Ghidini e alla presenza delle autorità comunali è previsto per domenica 21 gennaio 2018 alle ore 16. E’ gradita una conferma di partecipazione. L’esposizione è visitabile su appuntamento, mentre le vetrine della galleria sono visibili 24h/24, 7gg/7. Katia Mandelli Ghidini Si avvicina giovanissima alla fotografia apprendendone la tecnica da autodidatta. La sua carriera professionale inizia nel 1994 simultaneamente ai primi successi e riconoscimenti da parte del pubblico. Si dedica all’insegnamento della fotografia e nel 2007 fonda insieme al marito, lo studio fotografico MAKRO photographers, specializzato nella fotografia di reportage di matrimoni ed eventi. Parallelamente alla sua attività professionale inizia ad esplorare strade artistiche alternative che la portano verso la fotografia astratta. Il progetto a cui da il nome “visiografika” viene presentato per la prima volta nel 2011, anche se la ricerca che ne ha portato la realizzazione ha origini precedenti. Le opere di visiografika sono oggi esposte in diverse gallerie a livello nazionale ed internazionale e dal 2015 sono esposte presso la 9m2 gallery di Morcote, di proprietà dell’artista. Katia sceglie con cura i suoi supporti, fondamentali per esaltare la luce ed i colori delle sue opere. Carte riciclate di prima qualità si alternano a opere materiche su tela, opere uniche e riproduzioni su plexiglass, cristallo, carte fine-art. Le ricerche fotografiche dell’artista si affiancano spesso a progetti culturali e di beneficienza. Katia è impegnata con progetti di salvaguardia ambientale; ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui il premio #faigirarelacultura (per quattro anni consecutivi dal 2014 al 2017) presentando il gioco artigianale “Energia & Risparmio”. Oltre ad essere una fotografa ed un’artista, Katia crea giochi di società artigianali, prendendo spunto dai propri quadri. Tutti i suoi lavori si possono vedere e toccare con mano presso la 9m2 gallery di Morcote.
Presentazione collezione Manifes-TI
Il nome “Manifes-TI” deriva dalla contrazione di Manifesti del Ticino, Cantone della Svizzera italiana in cui Katia Mandelli Ghidini è nata e cresciuta.  L’artista crea le proprie libere interpretazioni di manifesti turistici stile anni 30, gli anni immediatamente successivi alla Grande Depressione quando i designer s’impegnavano a riguadagnare la fiducia delle masse attraverso il nuovo mito del turismo.  Katia riprende gli stili semplici e colorati dei grandi cartelloni per vestire scorci del territorio ticinese d’oggi. I caratteri utilizzati per descrivere i luoghi corrispondono a quelli degli anni 20 e 30.  I colori sono semplici e nella maggior parte dei casi senza sfumature. Le immagini di partenza sono scorci ticinesi recenti, elaborati secondo uno stile che Katia è andata via via affinando fino ad ottenere il risultato che oggi possiamo ammirare.

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