MYSTERIUM, bibliotheca philosophica

Franco Cipriano, Mysterium Bibliotheca Philosophica, 2017, particolare dell'istallazione

 

Dal 03 Maggio 2017 al 27 Giugno 2017

Napoli

Luogo: MANN - Museo Archeologico di Napoli

Indirizzo: piazza Museo 19

Curatori: Angela Tecce, Nicola Magliulo

Enti promotori:

  • MANN - Museo Archeologico di Napoli

Telefono per informazioni: +39 081 4422275

Sito ufficiale: http://www.museoarcheologiconapoli.it/



La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee ha varato nel 2013 un programma di patrocinio, denominato MATRONATO, volto al riconoscimento e alla promozione di progetti (aventi sede in una delle seguenti regioni italiane: Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna), che, per il loro valore e qualità culturale, stimolino la coesione sociale, la ricerca scientifica e umanistica, il dialogo fra diverse discipline, il supporto alla produzione e alla mediazione artistica quali fonte e stimolo di progresso collettivo.
 
Il MATRONATO è stato concesso alla mostra personale dell'artista Franco Cipriano MYSTERIUM, bibliotheca philosophica, a cura di Angela Tecce e Nicola Magliulo che sarà inaugurata mercoledì 3 maggio 2017 (ore 17:00) nella Sala Villa dei Papiri al secondo piano del MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Piazza Museo 1, Napoli). La mostra prevede una seconda sede espositiva presso la Galleria PrimoPiano (Via Foria 118, Napoli) a partire da giovedì 25 maggio 2017. La mostra, visitabile fino al 27 giugno 2017,  ha ricevuto anche il patrocinio di Regione Campania, Istituto Italiano degli Studi Filosofici di Napoli, Università di Napoli Suor Orsola Benincasa, Accademia di Belle Arti di Napoli.
 
Mettendo in relazione l'archeologia e l’arte contemporanea, Cipriano si interroga sulla dimensione fenomenologica dell’arte quale momento dell’ascolto ed affioramento degli strati profondi e originari dell’espressione, sovrapponendo immagine, segni, materia e pensiero attraverso opere in situ create dall’artista in relazione alle testimonianze e ai reperti presenti nella Sala Villa dei Papiri del Museo Archeologico Nazionale. Istallazioni scultoree, tavole semiografiche, frammenti di video-scritture divengono eco e metafora della parola filosofica (arcaica, antica, moderna e contemporanea), mitologia del tempo e dell’arte, superficie e abisso, rivelazione e mistero. La mostra, coordinata da Raffaella Barbato e concepita come omaggio al filosofo Vincenzo Vitiello e ad altri filosofi che si sono confrontati con l’artista, prevede diversi momenti performativi, il primo dei quali, la sera dell'inaugurazione, con la musicista Ilaria Scarico. La mostra sarà corredata da un catalogo, edito da Esa-Edizioni scientifiche artistiche, con testi critici di Angela Tecce, Nicola Magliulo, Marco de Gemmis e di una pluralità di storici, poeti e filosofi cari all’artista, nonché commenti fotografici.
 
La ricerca di Franco Cipriano (Scafati, 1952) si avvia negli anni Settanta, con l’adozione di pratiche quali pittura, scultura, istallazioni e video, oltre che di scrittura critica. S’interessa del dialogo tra arte e filosofia, ha pubblicato testi in cataloghi, riviste e volumi. È stato promotore, negli anni Sessanta e Settanta, di gruppi d’intervento artistico e culturale, realizzando mostre, incontri e azioni teatrali di sperimentazione. La sua recente monografia HISTORIA (Grafica Metelliana Edizioni, 2015) raccoglie le molteplici tracce di dialogo e commenti sul suo lavoro di filosofi, storici, critici, artisti, poeti, scrittori (tra cui Massimo Cacciari, Vincenzo Cuomo, Luca Luigi Castellano, Enzo Cocco, Antonio Davide, Marco De Gemmis, Antonio Del Guercio, Giulio De Martino, Francesco M. De Sanctis, Ada Patrizia Fiorillo, Bruno Forte, Mario Franco, Dario Giugliano, Mario Persico, Elvira Procaccini, Vincenzo Vitiello, Angela Tecce, Stefania Zuliani). È stato art director dello Spazio Zero11 di Torre Annunziata, Napoli e supervisore nelle attività del collettivo Di.St.Urb. Ha promosso e coordina Artlante, comunità di studi e iniziative per l’arte contemporanea. Ha collaborato alla rivista “NO”. Tra le esposizioni collettive si segnalano: La Scuola di Napoli, 1978, Galleria Numerosette (Napoli); Presenza e memoria; sette artisti italiani all'inizio degli anni '80, 1981, Palazzo Ducale San Cesario (Lecce); Italie aujourd’hui': Sguardi sull’arte italiana dal 1970 al 1985, 1985, Centro Nazionale d'Arte Contemporanea, Villa Arson (Nizza). Ha partecipato alle X e XI Quadriennali nazionali d’arte, 1975 e 1986 (Roma) e a Opere-Rara Avis Alfano, Cipriano, Longobardi, Pisani, Tatafiore, 1987, Castel dell'Ovo (Napoli); Napoli frontale, 1998, Santa Maria la Nova (Napoli); Insorgenze del classico, 2001, Villa Campolieto (Ercolano); Dialoghi di luce, 2009 (Scafati); Anamorfosi della verità, 2013, Spazio Zero11 (Torre Annunziata); Die Werte der Gemeinschaft / Il Valore della Comunità, 2014, Stuttgarter Kunstverein (Stoccarda); Resurrectio, 2014, Abbazia S. Pietro a Ruoti Bucine (Arezzo); Rewind, 29014, Museo di Napoli Novecento-Castel S.Elmo (Napoli). Nel 2015 partecipa a Artlante vesuviano presso Tekla (Sarno) e Real Polverificio Borbonico (Scafati). Nel 2016 partecipa a Collettiva Un Eco per tutti (Artisti e scrittori per Umberto Eco) al Museo Archeologico Nazionale (Napoli) e al Museo Vittorio Colonna (Pescara), a Artisti salernitani fra gli anni settanta e ottanta al Museo Frac di Baronissi (Salerno) e alla mostra-evento Doppio stallo, Galleria Primo Piano (Napoli). Tra le mostre personali si segnalano: L’oro di Karl Marx, 1980, Galleria Libreria Minerva (Napoli); Finisterre nel 1991 e La cenere del cielo nel 1993 da EnzoEspositoArte Contemporanea (Napoli); Absentia Picta, Istituto Suor Orsola Benincasa, 1995 (Napoli). Nel 1999 espone Il Canto di Orfeo all’ Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Napoli) e Corpo trascendentale alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea (Scafati). Tracce, non parole, tre libri è il titolo della sua mostra-conferenza alla Fondazione Menna di Salerno. Nel 2006 espone al Monastero di Camaldoli (Arezzo). Nel 2007 presenta al Museo Frac di Baronissi la retrospettiva antologica Di estrema memoria, mentre 2010 il Museo di Villa Rufolo (Ravello) ospita la mostra personale Kataphysis e nel 2015 l'artista presenta Togliere il nome alle cose allo Spazio Zero11 (Torre Annunziata).
 

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI