Lisetta Carmi

© Lisetta Carmi / Martini & Ronchetti | Lisetta Carmi, Irgoli, donna con il maialino,1962

 

Dal 26 Giugno 2020 al 25 Ottobre 2020

Nuoro

Luogo: MAN Museo d’Arte Provincia di Nuoro

Indirizzo: via Sebastiano Satta 27

Orari: 10:00 – 19:00 | lunedì chiuso

Curatori: Luigi Fassi

Costo del biglietto: intero 5 euro; ridotto 3 euro (dai 18 ai 25 anni); gratuito under 18 e prima domenica del mese

Telefono per informazioni: +39 0784 252110

E-Mail info: info@museoman.it

Sito ufficiale: http://www.museoman.it



Il MAN Museo d’Arte Provincia di Nuoro presenta da venerdì 26 giugno a domenica 25 ottobre 2020 una grande antologica dedicata a Lisetta Carmi (Genova, 1924), una delle più significative protagoniste della fotografia italiana del secondo dopoguerra.
La mostra, a cura di Luigi Fassi, si inserisce nell’ambito della ricerca condotta dal MAN sulla relazione tra i grandi fotografi italiani e la Sardegna, un dialogo estetico che vede nella retrospettiva dell’anno scorso sull’opera del fotografo Guido Guidi il suo precedente interlocutore.
 
La rassegna porta alla luce un capitolo largamente inedito della fotografia di Lisetta Carmi, quello dedicato alla Sardegna, riunendo centinaia di scatti in bianco e nero realizzati tra il 1962 e il 1976 durante numerosi e ripetuti soggiorni in Sardegna.
Completa il percorso espositivo una serie inedita di diapositive a colori che ritraggono i paesaggi della Sardegna dell'interno, tra boschi, fiumi e laghi colti nella loro dimensione più arcana ed evocativa.
 
La mostra è accompagnata da un ampio catalogo monografico edito da Marsilio e corredato da molteplici saggi critici.

Lisetta Carmi (Genova, 1924) nasce da una famiglia borghese di origini ebraiche e sarà per questo costretta all'esilio in Svizzera in tenera età. Dopo un lungo periodo dedicato alla musica e al pianoforte, Carmi abbandona la carriera di pianista per dedicarsi alla fotografia come mezzo di impegno politico e di personale ricerca interiore. Autodidatta, impara le basi del mestiere lavorando per tre anni come fotografa di scena al teatro Duse, nella sua città, quindi compie una serie di reportage, come quello sui lavoratori del porto di Genova. Il suo impegno nella fotografia prosegue compiendo numerosi viaggi in Israele tra il 1958 e il 1967, quindi in America Latina nel 1969, per spostarsi poi in Oriente, visitando l'Afghanistan, il Pakistan, l'India e il Nepal. Tra il 1962 e il 1974 si reca con frequenza in Sardegna, documentando con i suoi scatti la vita sociale dell'isola, in particolar modo in Barbagia. Nel 1972 è pubblicato il volume I travestiti, che provoca un certo scandalo. In uno dei viaggi in Oriente conosce Babaji, un incontro che segna una svolta radicale nella sua vita e la porta nel 1979 a fondare l'ashram Bhole Baba a Cisternino in Puglia, dove si dedica alla pratica e alla divulgazione degli insegnamenti del suo maestro.

Opening: venerdì 26 giugno 2020 ore 19

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