Antonio Ligabue. L'uomo, il pittore

Antonio Ligabue, Testa di tigre

 

Dal 22 Settembre 2018 al 31 Marzo 2019

Padova

Luogo: Musei Civici Eremitani

Indirizzo: piazza Eremitani 8

Curatori: Francesca Villanti, Francesco Negri

Enti promotori:

  • Comune di Padova - Assessorato alla Cultura

Costo del biglietto: intero euro 10, ridotto euro 8 (over 65, giovani dai 18 ai 25 anni, minori dai 6 ai 17 anni); gratuito bambini fino a 5 anni, portatori di handicap e loro accompagnatore, giornalisti nell'esercizio delle loro funzioni

Telefono per informazioni: +39 049 2010010

E-Mail info: musei@comune.padova.it

Sito ufficiale: http://padovacultura.padovanet.it



L'Assessorato alla Cultura presenta per la prima volta a Padova una mostra monografica su Antonio Ligabue, (Zurigo 1899 – Gualtieri 1965). La mostra, dal titolo Antonio Ligabue. L'uomo, il pittore  è curata da Francesca Villanti e Francesco Negri, con l’organizzazione generale di C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, in collaborazione con la Fondazione Museo Antonio Ligabue e il Comune di Gualtieri (RE).
In esposizione più di settanta dipinti, dieci opere su carta e sette sculture; l'allestimento offrirà una lettura storica e critica dell’opera dell’artista italo-svizzero, ancora oggi una delle personalità più interessanti dell’arte del Novecento.
Il percorso della mostra sarà diviso per temi principali entro i quali si sviluppa l’universo creativo di Ligabue: il rapporto con l’autoritratto, gli animali selvaggi e domestici, il lavoro dei campi.
Per la prima volta saranno inoltre visibili al pubblico circa una quarantina di documenti originali, dedicati alla vicenda biografica di Antonio Ligabue.

Accompagna la mostra un catalogo Skira con testi di Sergio Negri, Giuseppe Amadei e Massimo Scanarini.

Antonio Ligabue

La triste odissea di Antonio Ligabue ha inizio il 18 dicembre 1899 a Zurigo e si conclude il 27 maggio 1965 a Gualtieri, dove era approdato il 9 agosto 1919, espulso dalla Svizzera, dopo un’infanzia e un’adolescenza segnate dall’emarginazione (a soli nove mesi di età fu affidato dalla madre a un’altra famiglia) e dall’insofferenza verso il mondo che lo circondava – a scuola, tuttavia, già si erano rivelati la sua passione e il suo talento per il disegno. A Gualtieri la sua vita resta durissima, soprattutto nei primi anni, in cui, per riuscire a vivere, fa lo scariolante sulle rive del Po. Inizia a dipingere alla fine degli anni Venti, apprezzato da rari estimatori, tra i quali Marino Mazzacurati. Nel 1955 tiene la prima mostra personale a Gonzaga, in occasione della Fiera millenaria, organizzata da Cesare Parmiggiani; nel 1961 un’esposizione a Roma, alla Galleria La Barcaccia, ne segna la consacrazione nazionale (“il caso Ligabue”), dopo un’intensa attività artistica, spesso incompresa e addirittura derisa, che nel tempo susciterà tuttavia l’ammirazione e l’interesse di collezionisti, critici e storici dell’arte. Tra le antologiche più recenti, si ricorda quella, con quasi duecento opere, tenuta nel 2005 a Palazzo Magnani di Reggio Emilia e a Palazzo Bentivoglio di Gualtieri, in occasione del quarantesimo anniversario della sua scomparsa.

Orari: da martedì a domenica 9-19. La biglietteria chiude alle 18,30

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