Auberge de Revês. Andrea Pinchi I Simone Haug

Auberge de Revês. Andrea Pinchi I Simone Haug, Cappella dell’Incoronazione – Museo Riso, Palermo

 

Dal 22 Ottobre 2021 al 19 Novembre 2021

Palermo

Luogo: Cappella dell’Incoronazione – Museo Riso

Indirizzo: Via Incoronazione 11

Orari: da martedì a venerdì dalle 9:00 alle 13:00

Curatori: Floriana Spanò

Enti promotori:

  • ARS - Assemblea Regionale Siciliana
  • Assessorato ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
  • Feudo Disisa

Telefono per informazioni: +39 091 587717

E-Mail info: museo.arte.riso@regione.sicilia.it

Sito ufficiale: http://www.museoartecontemporanea.it


Il Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo ospiterà la mostra organizzata dall’Associazione culturale SWAG CULT degli artisti Andrea Pinchi e Simone Haug “Auberge de Revês”,” La locanda dei sogni” a cura di Floriana Spanò.

L’apertura della mostra è prevista per venerdì 22 ottobre alle ore 19.30, presso la Cappella dell’Incoronazione, spazio espositivo del Riso, Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, e si potrà visitare fino al 19 novembre 2021.
L’evento vedrà la partecipazione dell’Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà, della Senatrice Urania Giulia Papatheu, Vice Presidente della Commissione Cultura nell’Assemblea Parlamentare Centro Europa INCE, del Presidente dell’Assemblea Regionale Gianfranco Miccichè e di Maurizio Artale, Presidente del Centro Padre Nostro di Don Pino Puglisi, che ha collaborato alla realizzazione delle opere grazie ad uno scambio di visioni ispirate dai ragazzi del Centro.

A presentare l’evento sarà il Direttore del Museo Riso, Luigi Biondo che insieme a Floriana Spanò e ai componenti dell’associazione Swag Cult di Palermo spiegheranno il progetto “Auberge de Revês”, la locanda dei sogni, come il luogo in cui tutto può accadere, dove prendono forma e vengono condivise gioie e speranze ma anche paure ed incubi.

Il sogno infatti, è in grado di cambiare il nostro sguardo comune sulle cose mettendone in discussione i limiti del reale attraverso un approccio intuitivo che, mediato dalle nostre esperienze personali, scava all’interno dei nostri desideri più reconditi e delle nostre paure. Gli artisti Simone Haug ed Andrea Pinchi nel corso di un loro recente viaggio a Palermo hanno visitato la Cappella dell’Incoronazione e hanno iniziato a ricollegare scambi di visioni sul tema dei sogni, nel desiderio di condividerli in una doppia personale con modi ed approcci inediti. Si sono chiesti: “perché affrontare il tema del sogno così già tanto trattato?” La risposta è abbastanza semplice: “I sogni sono comuni a tutti, pur rimanendo inespressi e personali”. Da questa considerazione i due artisti hanno pensato di effettuare una sorta di indagine socialeutilizzando un campione di circa 20 sognatori cercati in città tra mercati, strade, piazze e lavorando a stretto contatto con 7 ragazzi appartenenti alla comunità palermitana dai 14 ai 19 anni coinvolti attraverso il Centro Padre Nostro di Don Pino Puglisi con i quali si sono attivati degli scambi proficui in merito a sogni e previsioni per il futuro. Ogni sogno raccontato è stato registrato attraverso un audio in forma anonima e verrà riprodotto nel corso della mostra. Ad ogni sognatore è stato distribuito un mollettone su cui dormire. Il mollettone, come una vera e propria scheda di memoria, ha “impresso” simbolicamente il sogno che, una volta riconsegnato, Simone Haug ha tradotto in opera attraverso il colore e la sua sensibilità personale; Andrea Pinchi invece ha ascoltato i racconti dei sognatori e come un padre confessore ha tradotto e rielaborato le informazioni acquisite in pittura. Le note scritte dai ragazzi del Centro Padre Nostro verranno inserite in una parete come testimonianza dei laboratori d’incontro.
Una forma di apostolato dell’arte a cavallo tra il sorprendere i predestinati e lo scambio personale. 

Floriana Spanò dichiara: “Questa è la risposta a questo tempo di pandemia che ci ha costretti ad una cattività virtuale, rendendo sempre più difficoltosi gli approcci umani. Abbiamo invitato i sognatori della città a partecipare al progetto ed abbiamo ricevuto inaspettatamente un grande riscontro. E’ indubbio che ognuno di noi abbia bisogno di continuare a sognare e sperare. L’indagine effettuata ha dato forma a un percorso elaborato dall’esperienza di persone reali, cioè gli ospiti dell’Auberge de Rêves. E’ stato un bel confronto con tutti coloro che in queste due settimane ci hanno fatto visita, hanno voluto vedere da vicino la realizzazione delle opere, parlare con gli artisti, capire, sognare. La Cappella dell’Incoronazione è diventata uno spazio aperto alla comunità di riferimento, è stato visto come un luogo d’incontro aperto a tutti, accogliente e familiare”.

L’ultima opera di Simone Haug sarà oggetto di un’azione performativa in occasione del vernissage e rappresenterà un’opera corale in merito ai sogni del gruppo dei più giovani.

ANDREA PINCHI
Nasce a Foligno in una famiglia di noti costruttori e restauratori di organi a canne. Inizia a dipingere da bambino con Nereo Ferraris (1911-1975), pittore piemontese, compagno della zia Maria Pia Pinchi, figura fondamentale per la sua formazione culturale ed artistica. Tra il 1989 ed il 1996 è in contatto con Aurelio De Felice (1915-1996) dal quale accoglie il suggerimento ad intraprendere il suo viaggio nella ricerca del proprio mondo espressivo che lo conduce a quello che Maurizio Coccia definirà nel 2011 il Pincbau, ovvero la costruzione di opere attraverso il riutilizzo dei materiali provenienti da antichi organi musicali, cosa che avviene a partire dal 2005.
Nel 2014 decide di lasciare definitivamente l’arte organaria per dedicarsi a tempo pieno alla sua attività di artista trasferendosi a Roma nel già avviato studio di Piazza Campitelli.
Il 2019 vede il suo ritorno alla pittura pura con il progetto delle “Città Invisibili” ispirato all’omonimo romanzo di Italo Calvino. Infatti, dopo le mostre alla Biblioteca Vallicelliana di Roma ed al Civico Museo L. Bailo di Treviso con opere tridimensionali, nell’ottobre-novembre dello stesso anno presenta la grande opera “Eutropia” al Museo Macro di Roma.
Dal 2011 ad oggi ha esposto in Italia (Bari, Como, Firenze, Foligno, Lucca, Milano, Perugia, Prato, Roma, Spoleto, Treviso, Verona) ed all’estero (Basilea, Bruxelles, Madrid, Osaka, Varsavia).
Ha partecipato alla 54 Biennale di Venezia ed a mostre istituzionali come al Politecnico di Milano, Museo di Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto, Palazzo Della Penna di Perugia, Complesso Monumentale del Vittoriano, Biblioteca Vallicelliana e Museo Macro di Roma, Civico Museo Luigi Bailo di Treviso ed il Mazowiecki Instytut Kultury di Varsavia.
Sue opere sono in Fondazioni e Collezioni private a Bari, Basilea, Bonn, Bruxelles, Dubai, Firenze, Foligno, Genova, Liegi, Madrid, Milano, New York, Padova, Pisa, Roma, Spoleto, Teheran, Tenerife e Treviso.
Si sono occupati di lui: Alessandra Bertuzzi, Francesca Briganti, Maurizio Coccia, Lauretta Colonnelli, Philippe Daverio, Noemi De Simone, Vittoria Garibaldi, Lucia Genga, Roberto Gramiccia, Paulina Grubiak, Valentina Luzi, Roberta Macchia, Sveva Manfredi Zavaglia, Gianluca Marziani, Stefano Masi, Roberta Melasecca, Cristina Meregaglia, Fabio Milani, Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci, Irene Niosi, Matteo Pacini, Raffaella Salato, Stephen Salmon, Vittorio Sgarbi, Floriana Spanò, Claudio Strinati, Alessia Vergari.
Collabora con le gallerie Fornaciai Art Gallery di Firenze, Die Mauer di Prato, Borghini Arte Contemporanea di Roma, ADD-art di Spoleto. 
Vive e lavora tra Roma e Bienne (Svizzera)
www.andreapinchi.com

SIMONE HAUG

Nasce nel 1981 a Berna, vive a Biel (CH). Studia sociologia e antropologia visiva a Berna e Parigi, Consegue un Master di arti visive presso Hochschule für Bildende Künste, HFBK Hamburg .
Il suo lavoro si colloca nell’interazione tra documentazione e astrazione. Lavora a lungo nel campo della fotografia
riuscendo ad esercitare l’occhio nel cogliere l’essenza principale della percezione visiva per poi rielaborarla, attraverso un processo di astrazione mentale, in opera definitiva. L’opera creata sembra dettata da una rielaborazione immediata, empatica, istintiva, che affonda le sue radice nell’arte segnica ed informale. Questo le consente di creare un linguaggio espressivo unico e personale in cui l’artista , come creatore sapiente, modula le sue visioni per svelarne il mistero di una ricerca profonda e remota. Le sue opere si trovano ion collezioni private e pubbliche tra cui la Collezione del Cantone di Brera nella città di Bienne tra Dal 2018 ad oggi numerose mostre ,premi e pubblicazioni tra cui: Premio 2020 Prix Maude Mottier per la pittura;2020/21 Kunsthaus Centre Pasquart, Biel/Bienne; Pubblicazione nel 2021 sul Giornale Der Bund (11.4.21)
Progetto artisticonelThorber- il tempo èintrecciati in prigione; MACRO ASILO, Atelier Museo d’Arte Contemporanea di Roma 10.-15.12.19; Cantonale Berne Jura 2019 Kunsthaus Centre d’art Pasquart, Biel/Bienne 8.12.19 – 19.1.20
Ausstellung Aeschlimann-Corti Stipendium 2019 Kunstmuseum Thun, 8.6.18.8.19 2018 ;Cantonale Berne Jura Kunstmuseum Thun 8.12.18 – 20.1.19 .M.M. Out of Memory Biblioteca Angelica, Roma (23.11.18) T24, Roma (24.11.-2.12.18) ;
Group Exhibition withAndrea Pinchi, Evita Andujar and Alessio Ancillai curated by Cristina Meregaglia Villa Massimo, Roma; Festa dell’Estate: Stipendiaten 2018 20.6.18 Best Window, Aachen ;Urban Intervention with Andrea Pinchi 28.7.18; il Caminetto, Hamburg https://www.ilcaminetto.space

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