Steve McCurry. In viaggio attraverso le fotografie di McCurry

© Steve McCurry | Steve McCurry, Un uomo anziano della tribù Rabari, Rajasthan, India, 2010

 

Dal 22 November 2025 al 12 April 2026

Parma

Luogo: Palazzo Pigorini

Indirizzo: Str. della Repubblica 29A

Orari: Mercoledì, giovedì e venerdì: 10 – 13 e 14 – 19 Sabato, domenica e festivi: 10 – 19 Lunedì e martedì: chiuso (La biglietteria chiude 30 minuti prima)

Curatori: Biba Giacchetti

Costo del biglietto: € 14,00: biglietto intero; € 12,00: soci enti convenzionati, gruppi oltre 10 persone, 18-26 anni, disabili; € 10,00: ridotto speciale studenti senza limiti di età ogni giovedì (festivi esclusi); € 7,00: biglietto ridotto scolaresca e biglietto ridotto 6-17 anni; Ingresso gratuito: under 6, accompagnatore di disabili, guide turistiche con tesserino, insegnanti accompagnatori di classi (max. 2 per classe) e giornalisti con tesserino previo accredito in biglietteria

Telefono per informazioni: +39 351 809 9706

E-Mail info: mostre@artika.it


Steve McCurry non è soltanto uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea, pluripremiato con il prestigioso World Press Photo Award – spesso considerato il “Premio Nobel” della fotografia –, ma continua ad essere un punto di riferimento per un vastissimo pubblico, specialmente tra i giovani. Nelle sue immagini, molti riconoscono un modo unico di guardare il mondo e, in qualche modo, se stessi.
 
Dal 22 novembre 2025 al 12 aprile 2026, Steve McCurry sarà protagonista a Parma con una grande mostra allestita a Palazzo Pigorini, nei suggestivi spazi del primo e secondo piano. A curare l’esposizione sarà Biba Giacchetti, profonda conoscitrice del lavoro di McCurry. Le fotografie non seguiranno un criterio cronologico o geografico, ma saranno accostate per affinità di soggetti, emozioni e atmosfere, cercando quei fili invisibili che legano persone e luoghi, anche lontanissimi tra loro.
 
L’allestimento evoca quel senso profondo di umanità che si respira in ogni scatto di McCurry. In mostra non mancheranno le sue immagini più celebri, come l’indimenticabile ritratto della ragazza afghana, fotografie realizzate in oltre quarant’anni di carriera: scatti intensi dal Sud-Est asiatico, dalla Cina, dal Sud America e da molte altre parti del mondo. Ogni volto ritratto da McCurry è un concentrato di storie, emozioni, dolore, speranza, paura e bellezza. «Ho imparato a essere paziente. Se aspetti abbastanza, le persone dimenticano la macchina fotografica e la loro anima comincia a librarsi verso di te», racconta il fotografo.

Instancabile viaggiatore, McCurry ha fatto del movimento una filosofia di vita:
«Il solo fatto di viaggiare e conoscere culture diverse mi dà gioia e una carica inesauribile».
 
Prodotta da ARTIKA, in collaborazione con Orion57 e il Comune di Parma, la mostra rappresenta un’occasione imperdibile per tutti gli amanti della fotografia e per chi desidera lasciarsi toccare dallo sguardo profondo e autentico di uno dei più grandi narratori visivi del nostro tempo.

Nato a Philadelphia nel 1950, McCurry muove i primi passi come fotografo per un giornale locale. Dopo tre anni, intraprende un viaggio in India, da cui nasce il suo primo vero portfolio. La svolta arriva con il reportage sull’Afghanistan, che gli apre le porte delle più importanti riviste internazionali, come Time, Life, Newsweek, Geo e National Geographic. Inviato sui fronti più caldi del pianeta – da Beirut alla Cambogia, dal Kuwait all’ex Jugoslavia, fino di nuovo all’Afghanistan – McCurry ha sempre scelto di essere in prima linea, mettendo a rischio la propria vita pur di raccontare le conseguenze della guerra.
Membro dell’agenzia Magnum dal 1985 e vincitore di numerosi riconoscimenti fotogiornalistici, McCurry è autore di uno degli scatti più iconici della fotografia mondiale: il ritratto della ragazza afghana dagli occhi verdi, pubblicato sulle pagine di National Geographic e divenuto simbolo universale del conflitto.

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