Arte povera alla GNAM
Dal 21 Dicembre 2011 al 04 Marzo 2012
Roma
Luogo: Galleria nazionale d’arte moderna
Indirizzo: Viale delle Belle Arti 131
Orari: Da martedì a domenica ore 8.30 - 19.30; lunedì chiuso.
Curatori: Maria Vittoria Marini Clarelli, Massimo Mininni
Costo del biglietto: intero: 10 euro ridotto: 8 euro
Telefono per informazioni: 0039 06 322981
E-Mail info: s-gnam@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.gnam.arti.beniculturali.it/
Arte povera alla GNAM
A cura di Maria Vittoria Marini Clarelli e Massimo Mininni
Galleria nazionale d’arte moderna, Roma
Dal 7 dicembre 2011 al 4 marzo 2012
La mostra Arte Povera alla Galleria nazionale d’arte moderna a cura di Maria Vittoria Marini Clarelli e Massimo Mininni si terrà alla Galleria nazionale d’arte moderna dal 7 dicembre 2011 al 4 marzo 2012. La mostra si inserisce nell’ambito del circuito di musei d’arte moderna e contemporanea italiana che da settembre 2011 partecipano alla mostra-evento Arte povera 2011 a cura di Germano Celant. In occasione del nuovo allestimento della Galleria nazionale d’arte moderna, che prevede una fase di radicale riordinamento delle collezioni visibili nuovamente al pubblico dal 7 dicembre 2011, una particolare attenzione sarà dedicata all’Arte Povera con opere di Alighiero Boetti Mimetico, 1966, (in prestito dal MAXXI), Luciano Fabro Buco, 1963-1966, Giulio Paolini Ennesima, 1975-1988, Giuseppe Penone Spoglia d’oro su spine d’acacia, 2002, Michelangelo Pistoletto I visitatori, 1968, Jannis Kounellis Z–44, 1960; Senza titolo 1966 e Gilberto Zorio Senza titolo, 1967. Sarà inoltre visibile al pubblico il nucleo monografico di Pino Pascali, attraverso l’esposizione di 20 delle 27 opere in collezione. Il tributo del museo all’Arte Povera si completa dunque riproponendo l’allestimento della sala che Palma Bucarelli, storica Soprintendente della Galleria nazionale d’arte moderna ed estimatrice di Pascali, dedicò all’artista nel 1972, subito dopo la donazione delle sue opere da parte della famiglia. Il corpus ricostituito per quest’occasione è estremamente significativo, sia per quantità sia per qualità e comprende, tra l’altro, lavori celebri come Botole ovvero lavori in corso 1967, Ricostruzione del dinosauro 1966, Cornice di fieno 1967, L’ Arco di Ulisse 1968. L’intera vicenda dell’acquisizione del corpus di opere di Pino Pascali è stata trattata da Barbara Tomassi in un saggio del catalogo dell’esposizione “Le Storie dell’Arte” edito da Electa. La cura scientifica è di Maria Vittoria Marini Clarelli, autrice anche di un saggio in catalogo sulla musealizzazione dell’arte povera. L’allestimento è curato da Massimo Mininni.
A cura di Maria Vittoria Marini Clarelli e Massimo Mininni
Galleria nazionale d’arte moderna, Roma
Dal 7 dicembre 2011 al 4 marzo 2012
La mostra Arte Povera alla Galleria nazionale d’arte moderna a cura di Maria Vittoria Marini Clarelli e Massimo Mininni si terrà alla Galleria nazionale d’arte moderna dal 7 dicembre 2011 al 4 marzo 2012. La mostra si inserisce nell’ambito del circuito di musei d’arte moderna e contemporanea italiana che da settembre 2011 partecipano alla mostra-evento Arte povera 2011 a cura di Germano Celant. In occasione del nuovo allestimento della Galleria nazionale d’arte moderna, che prevede una fase di radicale riordinamento delle collezioni visibili nuovamente al pubblico dal 7 dicembre 2011, una particolare attenzione sarà dedicata all’Arte Povera con opere di Alighiero Boetti Mimetico, 1966, (in prestito dal MAXXI), Luciano Fabro Buco, 1963-1966, Giulio Paolini Ennesima, 1975-1988, Giuseppe Penone Spoglia d’oro su spine d’acacia, 2002, Michelangelo Pistoletto I visitatori, 1968, Jannis Kounellis Z–44, 1960; Senza titolo 1966 e Gilberto Zorio Senza titolo, 1967. Sarà inoltre visibile al pubblico il nucleo monografico di Pino Pascali, attraverso l’esposizione di 20 delle 27 opere in collezione. Il tributo del museo all’Arte Povera si completa dunque riproponendo l’allestimento della sala che Palma Bucarelli, storica Soprintendente della Galleria nazionale d’arte moderna ed estimatrice di Pascali, dedicò all’artista nel 1972, subito dopo la donazione delle sue opere da parte della famiglia. Il corpus ricostituito per quest’occasione è estremamente significativo, sia per quantità sia per qualità e comprende, tra l’altro, lavori celebri come Botole ovvero lavori in corso 1967, Ricostruzione del dinosauro 1966, Cornice di fieno 1967, L’ Arco di Ulisse 1968. L’intera vicenda dell’acquisizione del corpus di opere di Pino Pascali è stata trattata da Barbara Tomassi in un saggio del catalogo dell’esposizione “Le Storie dell’Arte” edito da Electa. La cura scientifica è di Maria Vittoria Marini Clarelli, autrice anche di un saggio in catalogo sulla musealizzazione dell’arte povera. L’allestimento è curato da Massimo Mininni.
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