Barbara Nati e Matteo Pugliese. Gravitas
 
										 
										
										
																		
																																												Barbara Nati e Matteo Pugliese. Gravitas, Artribù - Contemporary Art Gallery, Roma
											
										
										
									Dal 6 October 2014 al 3 December 2014
Roma
Luogo: Artribù - Contemporary Art Gallery
Indirizzo: via Agostino Depretis 86
Orari: su appuntamento
Curatori: Claudio Proietti
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 4880285
E-Mail info: info@artribu.it
Sito ufficiale: http://www.artribu.it
								
								La mostra Gravitas, a cura di Claudio Proietti, espone due tra i più interessanti e originali artisti italiani, Barbara Nati e Matteo Pugliese, uniti dalla straordinaria capacità di comunicare le proprie emozioni e messaggi in modo diretto e immediato attraverso visioni figurative sur-reali di grande impatto visivo. 
Le opere, allestite nelle sale della galleria artribù, stupiscono e affascinano nella loro caratteristica di sovvertire architettonicamente le regole stesse della fisica, peculiarità non fine a se stessa ma utile a fermare lo sguardo dello spettatore per poi portarlo a riflettere su temi intimi, sociali e/o ambientali attuali e spesso drammatici.
Barbara Nati che da anni vive a Londra, ha attratto e conquistato il collezionismo interna-zionale attraverso i suoi paesaggi futuristici e surreali, realizzati attraverso la manipolazione fotografica. Un lavoro complesso e dettagliato, tanto ricco di particolari ed interventi da rendere delle immagini, dall’architetture impossibili, quasi credibili; e ancor più credibile è la sua opera negli ultimi tempi, in cui ci ritroviamo sempre più spesso a riflettere sulle possibili conseguenze degli atti scellerati di terrorismo, guerre e violenze ambientali che infestano l’intero globo.
Barbara Nati ci offre delle visioni delle possibili conseguenze di questo nostro comportamento cieco e folle, potremmo definirle le conseguenze del caos: un mondo post moderno che s’ispira ad alcune geniali visioni che ritroviamo nella cinematografia di Ridley Scott e di David Twohy e per le atmosfere alla desolazione e struggente malinconia delle fotografie di Crewdson.
Matteo Pugliese trasferitosi recentemente a Barcellona è uno dei capisaldi della nostra galleria, scultore oramai riconosciuto dal collezionismo mondiale come una tra i più attraenti artisti italiani sul mercato internazionale; ogni qualvolta una sua opera appare nelle principali aste internazionali di Christie’s e Sotheby’s segna un nuovo record.
Pugliese è uno scultore “coraggioso”, capace di affrontare con le sue opere quei terremoti dell’anima che si annidano negli anfratti più intimi del nostro essere, in quei posti in cui ce-liamo gelosamente le nostre debolezze, paure, ingenuità, malinconie, desideri, violenze.
Principali rappresentanti di questa “Gravitas” sono gli Extra-moenia, creature di bronzo dagli equilibri precari che esprimono con una virile fisicità un malessere profondo e una conseguente necessità di cambiamento; i Custodi, visioni di guerrieri imponenti non belligeranti che l’artista anni fa ha assunto a protettori dei suoi sentimenti più puri; e per finire gli Scarabei, bronzo e ceramica coloratissima, simboli ironici di quella commovente malinconia legata al tempo che fu e che mai ritornerà, in cui noi tutti, a volte, amiamo rifugiarci.
Tutte le sculture esposte di Matteo Pugliese in GRAVITAS sono un’anteprima delle opere che verranno presentate a Miami Art Basel il prossimo dicembre.
							Le opere, allestite nelle sale della galleria artribù, stupiscono e affascinano nella loro caratteristica di sovvertire architettonicamente le regole stesse della fisica, peculiarità non fine a se stessa ma utile a fermare lo sguardo dello spettatore per poi portarlo a riflettere su temi intimi, sociali e/o ambientali attuali e spesso drammatici.
Barbara Nati che da anni vive a Londra, ha attratto e conquistato il collezionismo interna-zionale attraverso i suoi paesaggi futuristici e surreali, realizzati attraverso la manipolazione fotografica. Un lavoro complesso e dettagliato, tanto ricco di particolari ed interventi da rendere delle immagini, dall’architetture impossibili, quasi credibili; e ancor più credibile è la sua opera negli ultimi tempi, in cui ci ritroviamo sempre più spesso a riflettere sulle possibili conseguenze degli atti scellerati di terrorismo, guerre e violenze ambientali che infestano l’intero globo.
Barbara Nati ci offre delle visioni delle possibili conseguenze di questo nostro comportamento cieco e folle, potremmo definirle le conseguenze del caos: un mondo post moderno che s’ispira ad alcune geniali visioni che ritroviamo nella cinematografia di Ridley Scott e di David Twohy e per le atmosfere alla desolazione e struggente malinconia delle fotografie di Crewdson.
Matteo Pugliese trasferitosi recentemente a Barcellona è uno dei capisaldi della nostra galleria, scultore oramai riconosciuto dal collezionismo mondiale come una tra i più attraenti artisti italiani sul mercato internazionale; ogni qualvolta una sua opera appare nelle principali aste internazionali di Christie’s e Sotheby’s segna un nuovo record.
Pugliese è uno scultore “coraggioso”, capace di affrontare con le sue opere quei terremoti dell’anima che si annidano negli anfratti più intimi del nostro essere, in quei posti in cui ce-liamo gelosamente le nostre debolezze, paure, ingenuità, malinconie, desideri, violenze.
Principali rappresentanti di questa “Gravitas” sono gli Extra-moenia, creature di bronzo dagli equilibri precari che esprimono con una virile fisicità un malessere profondo e una conseguente necessità di cambiamento; i Custodi, visioni di guerrieri imponenti non belligeranti che l’artista anni fa ha assunto a protettori dei suoi sentimenti più puri; e per finire gli Scarabei, bronzo e ceramica coloratissima, simboli ironici di quella commovente malinconia legata al tempo che fu e che mai ritornerà, in cui noi tutti, a volte, amiamo rifugiarci.
Tutte le sculture esposte di Matteo Pugliese in GRAVITAS sono un’anteprima delle opere che verranno presentate a Miami Art Basel il prossimo dicembre.
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