Frammento 794

Corrado Delfini, Dynamic Forms 02. Tecnica mista su tela, cm. 130x100, 2018

 

Dal 12 Luglio 2018 al 19 Luglio 2018

Roma

Luogo: Officinenove

Indirizzo: via del Casale Galvani 9

Curatori: Domenico Giglio

Costo del biglietto: Entrata libera con tessera associativa 2018 euro 5 annue

Telefono per informazioni: +39 338 38 11 871

E-Mail info: officinenove@gmail.com

Sito ufficiale: http://www.officinenove.com



Il giorno 12 luglio 2018 alle ore 19.00Officinenove, in collaborazione con Horti Lamiani Bettivò, presenta la collettiva Frammento 794, a cura di Domenico Giglio. In mostra le opere di Sergio Angeli, Mauro Cuppone, Corrado Delfini, Gianfranco D’Alonzo, Nino De Luca, Domenico Giglio, Fabio Mariani, Mimmo Paladino, Vincenzo Pennacchi e Monika Pirone.
 
Il collettivo è costituito in parte da artisti legati alle esperienze del MAAM Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz_città meticcia: la mostra propone diverse generazioni a confronto e diverse modalità di intendere il colore e la forma. 
 
Frammento 794 ospiterà un’opera di Mimmo Paladino proveniente da una collezione privata; in mostra tre opere di Giglio, Cuppone e D’Alonzo, una serie di tele ad opera di Pennacchi, Pirone, Angeli, Delfini, De Luca, Mariani, dove i protagonisti sono i colori. 
 
Officinenove chiude una stagione molto impegnativa con una mostra all'insegna del colore come espressione di vitalità ed energia.
 
Sergio Angeli
Sergio Angeli, nato a Roma il 13 gennaio 1972, è un artista dedito innanzitutto alla pittura, ma si occupa anche di installazioni. Nel 1999 espone a Palazzo Barberini di Roma. A ottobre 2011 espone al Museo di Villa Vecchia di Villa Dora Phamphilj a Roma. Nel 2013 partecipa alla mostra “Incendium” artisti per città della scienza, presso il PAN di Napoli. Nel 2015 lavora insieme a Corrado Delfini al progetto “La materia dell'assenza” curato da Lorenzo Canova e che consiste in una serie di mostre bi-personali itineranti in diversi musei tra cui il Museo Civico Umberto Mastroianni di Marino, l'Aratro di Campobasso e l'Ex Gil di Roma. Nel 2016 espone alla mostra collettiva Tattoo Forever Vanitas vanitatum presso il Macro Testaccio di Roma, a cura di Ilaria Bandini. Nel 2017 lavora al progetto “Lastlife” che prevede diverse tappe espositive. L'opera concettuale include un' installazione vivente documentata dal fotografo Marino Festuccia e un nuovo ciclo pittorico.

Mauro Cuppone

Mauro Cuppone, nato a Mantova (1960), è architetto (IUAV), designer (tra i fondatori dell’Università del Progetto di Reggio Emilia, premiato a Nagaoka Design Competition, Toyooka Design Competition), advertiser (Nutella, Du Pont, Mogu, Muji, Barilla, Bayer, Benetton; Creative Consultant di Inter Nos Agency e Direttore Creativo di Ultralight Advertising; quattro volte Art Directors Club Award), filmmaker (New York Film Academy, NY,); visiting professor presso Ontario College of Art, University of Toronto, Istituto Europeo di Design di Milano, D.A.M.S. di Torino, European School of Economics. Nel 2008, combinando vent’anni di esperienze creative trasversali tra arte, design e comunicazione, rinasce come artista visivo. Tra le mostre più recenti: Scope Art Basel, Tina B (Praga), Ostrale (Dresda); in collezione permanente a Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto, MAAM Roma, DIF Museo Diffuso (Formello) e Cittadellarte - Fondazione Pistoletto (Biella); suoi lavori sono pubblicati su libri, cataloghi e dalle più importanti riviste del settore. La sua arte è un pot-pourri di linguaggi (advertising, design e fotografia digitale) centrati attorno al valore estetico e concettuale della contraddizione: cortocircuiti visivi in cui parole e immagini hanno la consistenza degli oggetti. Usa spesso la morte come metafora estrema (essere e insieme non essere) di una contemporaneità senza tempo: una morte vivente eterna.

Corrado Delfini

Corrado Delfini nasce nel 1971 a Roma, dove vive e lavora. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma e poi la Scuola Libera del Nudo, Delfini, oltre a dedicarsi instancabilmente alla sua personale attività di pittore, avvia una serie di importanti collaborazioni che lo vedono parte attiva nella fondazione del movimento “La Farandola”, permettendogli di entrare in contatto diretto con gli artisti tra i quali Bruno Canova, Lino Tardia, Ennio Calabria, Franco Ferrari, Nino De Luca e Dario Scatola e aprendo il suo studio a Palazzo Castelli, luogo di grande spessore culturale, frequentato dai maestri che hanno arricchito l’arte italiana del novecento: negli anni vi stamparono le proprie opere Afro, Gentilini, Maccari, Tamburi, Vespignani, Ziveri, Canova; qui Burri realizza la sua prima “bruciatura” e Rambelli alcune delle sue sculture.

Gianfranco D’Alonzo

Gianfranco D’Alonzo (Rio del Sangro 1958), ha partecipato a numerose mostre, personali e collettive, in gallerie e musei nazionali e internazionali. Dai primi anni del duemila, nel verificare il potenziale linguistico e sociale della pittura, apre a temi e pratiche di condivisone che indirizzano la ricerca verso contesti no profit e ambienti irrituali, rinnovando il proprio statuto di lavoro. Nasce così Jo em confesso, evento performativo tenuto alla Lift Gallery di Roma nel 2003, prima parte di un progetto che, dal 22.12.2011 al 31.02.2013, attiva l'Opera in Rete Land of prayer, in www.gianfrancodalonzo.net/land-of-prayer/, che, a settembre - ottobre 2013, diventerà Land of Prayer Alias, una mostra presso lo Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande di Roma, e successivamente un libro dal titolo LOP – Rete Mostra Libro, Quando l’arte ripensa le piattaforme della comunicazione, a cura di Franco Speroni, edito da Gangemi di Roma. Percorso che, dal 2014 in poi, avrà un seguito presso il MAAM - Museo dell’Altro e dell’Altrove – Metropoliz, Città Meticcia di Roma, che ospita la Stanza di Preghiera, uno spazio la cui forma viene determinata dalla durata, dall’abitare e dalla partecipazione di vari autori e artisti.
Nino De Luca
Nino De Luca è nato a Torre Del Greco (Napoli) il 12 settembre 1965. Nel 1983 si è diplomato presso il I° Liceo Artistico di Roma e nel 1988 ha ultimato il corso di studi presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, nella sezione Pittura. Nel 1989 ha fondato con due compagni di accademia l'associazione d'arte “Laboratori Incontri d'Arte". La sua attività espositiva inizia poco prima degli anni novanta. In occasione delle sue mostre personali e collettive hanno scritto di lui: Raffaele De Grada, Luigi Tallarico, Antonio Carbè, Nicola Spagnoli, Mario Lunetta, Vittorio Esposito, Lorenzo Canova, Gabriele Simongini, M.O. Tudoran, Chiara Strozzieri, Paolo D’Orazio, Andrea Bonavoglia ,Leonardo Conti, Stefano Ronca, Giorgio Ficcarelli, Silvia Cardi, Francesco Rossini, Reinhard Pfnigst. De Luca ha partecipato a premi nazionali e a numerose mostre in Italia e all’estero e le sue opere sono presenti presso musei e collezioni private. Tra le più recenti si ricordano nel 2005 l’esposizione a Bucarest presso il Ministero della Cultura Romeno, organizzata e promossa dal Ministero degli Esteri, dall'Ambasciata d'Italia in Romania e dall'Istituto di Cultura Italiano di Bucarest. Nel 2007 e nel 2012 è invitato ad esporre a Sibiu (Romania) presso il Museo Brukenthal, mostra curata e organizzata dall’Istituto di Cultura italiano di Bucarest. Dal 1990, essendo vincitore della cattedra di discipline pittoriche, affianca all'attività di artista quella di insegnante e dal 2008 insegna discipline pittoriche e progettazione pittoriche presso l'Istituto d'Arte - Liceo Artistico ” Enzo Rossi” di Roma. Attualmente vive tra l'Abruzzo e Roma, dove ha sede il suo studio.

Domenico Giglio
Domenico Giglio (Caserta, 1952), artista e organizzatore di eventi culturali, offre al pubblico il suo Giudizio Universale 9999. Passo dopo passo, opera dopo opera, viene presentata una summa della sua carriera artistica, da sempre ancorata al reale. Sebbene sia stata definita concettuale, l’arte di Giglio, già a partire da oltre vent’anni fa, quando ebbe inizio, ha sempre mostrato un attaccamento doveroso, quasi morboso nei confronti di tematiche concrete, legate al sociale, alla politica, alla cultura. Ancora oggi parte dal passato per ripercorrere, con un nuovo passo più deciso e consapevole, il presente con cui si trova a interagire. Certo è che la sua comprensione della realtà, unico soggetto delle opere che realizza, non può prescindere dai principali movimenti artistici nati durante il secolo scorso (come la smaterializzazione e la decostruzione in voga negli anni ’70, o il surrealismo).

Fabio Mariani

Fabio Mariani nasce a Roma nel 1980. Frequenta l‘Accademia di Belle Arti di Roma dove si laurea in Scenografia. La sua ricerca pittorica si orienta a indagare le potenzialità e i limiti della materia e traduce, attraverso stratificazioni di colori ad olio, inerti e materiali sintetici, la realtà percepita in un “Universo interiore” ricco di paesaggi e racconti. Negli ultimi anni ha cominciato a riscoprire e sperimentare in pittura l’antico inchiostro ferro gallico. Ha realizzato scenografie per spettacoli teatrali e incisioni; sue opere sono state scelte per diventare immagine di copertina di libri. Vincitore di diversi premi. Ha esposto in musei e gallerie in Italia e all’estero. Sue opere sono in collezioni pubbliche e private. Vive e lavora tra Roma e l’Abruzzo.

Vincenzo Pennacchi

Tra le principali esposizioni personali di Vincenzo Pennacchi: 2017 Tras/migrations MAAM – Museo del’Altro e dell’Altrove – Roma a cura Giorgio de Finis; 2017 Migrations Romberg arte contemporanea a cura Italo Bergantini e Gaia Conti; 2016/2017 La Crepa Galleria Civica di Spoleto a cura di G. Marziani; 2016 E LA NAVE VA – labirinto di specchi – Atelier, a cura Gaia Conti; 2014 Verona Art Fair 2014 Romberg artecontemporanea Opere su carta a cura di I. Bergantini; 2013/2014 Spoleto, Palazzo Collicola_Arti Visive-Museo Arte Contemporanea di Spoleto ‘Presenze / Inside_me / Igloo’ a cura di Gianluca Marziani; 2013 Velletri, Chiesa sconsacrata di S. Francesco presso ex convento S. Francesco ‘La carne e lo Spirito‘ a cura di Claudia Zaccagnini. Principali collettive: 2018 Orvieto – PG Museo Farina Biennale di Viterbo e Orvieto a cura di Davide Sarchioni; 2017 Corato – BA Palazzo Gioia Carta Canta Carta Sogna Carta Vola a cura Gianluca Marziani; 2017 Roma BMoon a cura di Rosetta Gozzini; 2017 Treviso Ca’ Dei Carraresi VII Rassegna Arte Contemporanea a cura Daniel Buso; 2016 Latina, Romberg arte contemporanea Otto amici in galleria a cura Gaia Conti e Italo Bergantini; 2016 Vignola – Bo Slowly a cura di Raffaele Quattrone; 2016 DIF museo Diffuso di Formello – Rm a cura di G. De Finis; 2015 Verona Art Fair 2015 Romberg artecontemporanea; 2015 Ningbo/Shangai, Exibition Art Centre, Domus Yong a cura di Yanting Huang; 2015 Milano, Macao, Exploit a cura di G. De Finis e F. Benincasa; 2015 Biella, Fondazione Pistoletto, opera collettiva a cura di G. De Finis; 2015 Spoleto, Palazzo Collicola Arti Visive Close up a cura di G. Marziani; 2014 Spoleto, Palazzo Collicola Arti Visive Baculus a cura di F. Troiani, E. De Donno e G. Marziani; 2014 Spoleto, Palazzo Collicola Arti Visive ‘Collezione 2.0’ a cura di G. Marziani; 2014 MAAM Lavatoio spirituale a cura di Giorgio de Finis. Presenze museali permanenti: 2012 Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto O – Domus Aurea_cortile del Museo; 2014 Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto – Igloo_collezione 2.0; 2014 MAAM Roma – Lavatoio spirituale / Ri(e)voluzione; 2015 Città dell’Arte Biella opera collettiva artisti del MAAM; 2015 Artista ospite in residenza a Ningbo ( Cina ) - Galleria civica - DomusYong; 2016 DIF Museo Diffuso della città di Formello-Rm. Opere dell’artista sono inoltre presenti in collezioni private nazionali e internazionali.
Monika Pirone
Monika Pirone nasce a Roma; dopo essersi diplomata al Liceo Artistico, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma divenendo scenografa, in un secondo momento nel 2012 un diploma in pittura. Ha lavorato per diversi anni in RAI, nel cinema, nel teatro come scenografa e costumista. Da pochi anni ha intrapreso un percorso orientato alla pittura, alla videoistallazione e alla poesia; nel 2012 ha vinto un premio di pittura al Senato ed ha esposto in numerose fiere e gallerie. Dal 2015 ha intrapreso il percorso di street artist, per essere a contatto con la gente e per portare avanti un lavoro indirizzato al sociale. E’ presidente di Officinenove, uno studio con artisti che operano nello spettacolo e nell’arte. Poetessa, performer, pittrice, scenografa, visual-artist: ama mettere in relazione ogni tipo di espressione nell’arte.
 

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