Franco Losvizzero. In Vitro solo show

© Franco Losvizzero

 

Dal 22 Ottobre 2016 al 11 Novembre 2016

Roma

Luogo: Canova 22

Indirizzo: via Canova 22

Curatori: Lori Adragna

E-Mail info: canova22.info@gmail.com

Sito ufficiale: http://www.canova22.com/



Venerdì 21 ottobre 2016, CANOVA22 ha il piacere di inaugurare alle ore 18.30 la personale di Franco Losvizzero dal titolo IN VITRO. La mostra fa parte del ciclo #alchemy ideato e diretto da Lori Adragna negli spazi della antica fornace dove il celebre scultore Antonio Canova realizzava i suoi modelli. All’interno di questo spazio unico per l’arte contemporanea che mantiene intatta l'originaria essenza e la fiamma creativa, saranno installate 21 opere in vetro soffiato realizzate a Murano e per la prima volta riunite a Roma.
L’antica fornace quasi un athanor, contenitore magico-esoterico dalla vibrante energia, si rivela perfetto per l’alchimia di cui il vetro, come Losvizzero, si nutre. Per la maggior parte inediti, i lavori ripercorro i 10 anni di sculture realizzate dall’artista coi maestri muranesi ed esposte in tante mostre in giro per l’Europa e non solo; da Davos, a Milano con la mostra Il Bestiario (con artisti del calibro Archimede Seguso, Pino Signoretto, Margherit Emiletti, Barbini, Ursula, Betina and Robert Hubert Peterson, Irene Rezzonico, Ugo Nespolo, Cleto Munari); da GLASS STRESS a Venezia, a Catarifrangenze di Achille Bonito Oliva a Roma (con Cucchi e Pistoletto), dall’Albero della Cuccagna (sempre curato da Achille Bonito Oliva per EXPO 2015) nelle Marche a Miami e New York.
<<Il vetro è l’elemento più alchemico che si possa trovare in natura, liquido come il miele, diventa duro come il marmo, trasparente come l’aria e l’acqua, nel fuoco riluce rovente come il magma, per tornare polvere come l’uomo>> (F. L.) L’artista romano ha realizzato sculture in vetro principalmente con la tecnica della cromatura a freddo, specchi deformanti come mercurio liquido capaci di restituire l’impalpabilità della materia e al contempo la deformità del riflesso del nostro stagno... o del nostro occhio*.
Teste che si stagliano oltre la parete, come trofei d’un cacciatore d’inconscio. Decorazioni festose e inquietanti al tempo stesso, per adornare l’Albero- sibilante della Cuccagna (presentato per la prima volta a Roma) che sospese riflettono la natura più profonda che ci abita.
Un viaggio inedito nella creatività di uno degli artisti più discussi del panorama contemporaneo, non attraverso le sue performance, o le sue celebri sculture meccaniche e neppure con la straordinaria pittura impregnata di simbolismi che pure lo contraddistingue, ma con l’elemento che mette in luce, o forse sarebbe meglio dire “in vitro”**, l’essenza alchemica del suo percorso.

L’evento partecipa alla Rome Art Week durante la quale sarà sempre possibile visitare la mostra. Inoltre il 28 ottobre alle 18.30 Franco Losvizzero presenterà “IN VIVO” performance di live-painting dove dipingerà il corpo, riflesso della testa vitrea di “B.Bollo”.

*CITAZIONI
-Quando Narciso morì, lo stagno si mutò da una tazza di dolci acque in una tazza di lacrime salse...-
-..lo stagno rispose: “Ma io amavo Narciso perché, mentre egli se ne stava disteso sulle mie rive e mi guardava, io vedevo riflessa nei suoi occhi la mia bellezza”.
Lo stagno, dopo questa affermazione, si immerse nei suoi pensieri.
Cos’era Narciso senza lo stagno? Era davvero così bello come le Oreadi credevano? Dove si sarebbe specchiato se non ci fosse stato lo stagno? Non era forse più bello lo stagno che a differenza di Narciso poteva riflettersi in tanti altri occhi?
Lo stagno smise di piangere e ripensò alla sua immagine riflessa negli occhi di Narciso, diventò limpido e timidamente sorrise...-. (Oscar Wilde, Narciso)
**La locuzione latina ‘in vitro’ è usata per indicare fenomeni biologici riprodotti sotto vetro e non nell'organismo vivente. Al contrario, se il fenomeno biologico si riproduce in un essere vivente, si dice "in vivo”.
Nella ricerca scientifica, un'osservazione effettuata in vitro ha il vantaggio di permettere di analizzare un fenomeno singolo, isolandolo dal contesto che potrebbe creare un rumore di fondo troppo elevato per poter distinguere il fenomeno in maniera chiara. Spesso però un'osservazione in vivo rappresenta più fedelmente la realtà fattuale della fisiologia dell'organismo in esame. 

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