I want to thank you so much for…di Sylvie Renault e MesAlfie

Sylvie Renault, I need, 80x80cm. Acrilico su tela, 2016. Dittico2

 

Dal 16 Dicembre 2016 al 31 Dicembre 2016

Roma

Luogo: Spazio Veneziano

Indirizzo: via Reno 18/a

Orari: tutti i giorni dalle 17 alle 20. Visite private & special evening events su prenotazione e appuntamento

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Sito ufficiale: http://www.spazioveneziano.com



Dall’idea singolare di mettere insieme, fino a farle compenetrare, due arti indipendenti come musica e pittura, nasce la nuova personale “I want to thank you so much for…”, realizzata dall’artista Sylvie Renault in sinergia con il cantautore MesAlfie, che si inaugurerà venerdì 16 dicembre presso lo “Spazio Veneziano”, nel quartiere Coppedé di Roma, proseguendo fino al 31 dicembre 2016. Una mostra a tempo di musica, un percorso esperenziale oltre la forma, un viaggio emotivo che porterà i visitatori fin dentro l’anima dei quadri esposti.
 
Durante il vernissage, l’esposizione delle opere “dell’artista dei Cerchi Imperfetti” Sylvie Renault sarà accompagnata per tutto il tempo dall’esecuzione live di MesAlfie (autore e voce), che, supportato da chitarra e violoncello, proporrà il suo nuovo album “Hey super”, a cui l’intera esposizione è dedicata, in una suggestiva versione acustica, quasi a voler condurre i visitatori in un viaggio dentro la musica che ha ispirato e dato forma alle tele. Nei giorni successivi, accanto ad ogni opera esposta sarà messo a disposizione dei visitatori un lettore Mp3, per poter ascoltare la canzone che l’ha ispirata, entrando così in intimo contatto con l’universo emotivo dell’artista. “Le opere del progetto Imperfect Circles sono tutte realizzate a tempo di musica. Ogni gesto pittorico è pregno di emozioni dettate dalle note e dai testi delle canzoni che l’hanno pervaso” spiega Sylvie Renault, che ha voluto condividere questo percorso emozionale con il pubblico, non lasciando lo spettatore passivo, ma permettendogli di immergersi dentro i suoi quadri, fino a sentirne l’anima.
 
Cerchi, vortici, agglomerati, forme, non forme, esplosioni di colori. Questa la pittura di Sylvie Renault, Artista dei Cerchi Imperfetti, che racconta di tutti noi perfettamente imperfetti. “Come nella vita, sulle mie tele gli errori non si cancellano, non si camuffano. Né si sottolineano. Semplicemente si accettano. Diventando così valore portante dell’opera, come della vita stessa”, dichiara l’artista. Ma nella sua arte c’è molto di più. C’è la ricerca del confronto, contro la plurale solitudine metropolitana che ci inghiotte, c’è la voglia di uscire dalla virtualità per riprendere il contatto con l’altro. A cominciare dal contatto con le altre forme d’arte, in passato molto più praticato, con gli artisti che crescevano e lottavano insieme, dando vita a Movimenti e Correnti, in uno scambio continuo di esperienze ed emozioni. E poi… c’è la gratitudine.

Così, come nel 1971 Bowie dedicò un pezzo ad Andy Warhol, ora è l’arte visiva che rende grazie alla musica. Ed ecco che le ballate del progetto musicale MesAlfie si trasformano in colori, e le emozioni che il suo sound sprigiona si connettono in modo viscerale e indelebile ai quadri e ai visitatori, trasformando la mostra in una vera e propria esperienza emozionale. “Mi piacerebbe essere congruente, sia nella forma che nello spazio occupato, alla mostra. Un quadro è molto solido: non si muove, non si amplifica, non si trucca. Vorrei suonare così: fermi, intimi, non amplificati e naturali. Voce, chitarra e violoncello”, spiega il co-protagonista della mostra, Alfredo Serafini, in arte MesAlfie.

Sylvie Renault (1976, Roma) è, come ama auto-definirsi, pittrice imperfetta, donna imperfetta, artista di “di tutti noi perfettamente imperfetti”. Pittrice, creativa, concept designer, Art Director, è laureata all’Istituto Europeo di Design e ha partecipato, dal 1989 ad oggi, a molte collettive e personali tra Roma, Napoli, Olbia, Torino, Padova, Milano, Londra e New York. La sua pittura nasce da un crocevia di influenze, dalla zia Maria Rita Renault, pittrice informale ed esponente artistico femminile di una fervente Livorno del dopoguerra, agli affermati artisti amici di famiglia, impressionisti e metafisici, e attinge la sua forza espressiva dal concetto di “Perfetta Imperfezione”, ispirato dagli studi della filosofia Sufi e dagli insegnamenti del maestro Osho. “Questo concetto era esattamente quello che sentivo di essere, con me stessa, con gli altri e con la mia arte – spiega l’artista - così ho cercato un modo più evidente di tradurlo. Il cerchio ne era lo strumento: il più perfetto a livello geometrico e il più facilmente imperfetto se riprodotto a mano.” Tutte le sue tele sono realizzate a tempo di musica. Da qui la scelta di dedicare la sua ultima produzione artistica al songwriter MesAlfie, autore dell’Album “Hey super” che l’ha intimamente ispirata. 

MesAlfie
(1965, Roma) è uno pseudonimo. E’ il nome scelto da Alfredo Serafini per il suo ultimo progetto musicale, composto da MES (sillaba usata dai sumeri per definire personaggi ibridi, frutto di unioni tra umani e alieni), e Alfie, abbreviazione di Alfredo. Dalla scelta di rompere gli schemi, sia dal punto di vista sonoro che dei contenuti, nasce il suo nuovo album, pubblicato nel 2016, “Hey Super. Sonorità indie e rock acustico, testi rigorosamente in inglese, malinconia, senso di estraneità e “ottuso ottimismo” sono gli ingredienti di questo progetto, con cui Alfredo ha scelto di tornare sulla scena musicale, per raccontarsi in una veste diversa, rinnovata. Dai successi della band progr metal Aleph negli anni ’90, il cui primo album “Guerra” viene prodotto dalla Ra.Ro Records, al contratto da solista con la Sony nel 2004, con cui pubblica “Chicca” e “Zero senza te”, fino a partecipare ai Wind Music Awards nel 2011 con il singolo “Bella è la vita”, l’artista ha sempre seguito un percorso di autenticità e sperimentazione. Nel 2012 dà vita al progetto MesAlfie. Sceglie suoni più naturali, l’inglese come lingua ed un mondo sonoro alternativo.

VERNISSAGE con Aperitif & Welcome drink: Venerdì 16 dicembre dalle ore 19 ad libidum

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