Il Dio delle città

Il Dio delle città, Biblioteca Mediavisuale, Roma

 

Dal 28 Marzo 2018 al 30 Marzo 2018

Roma

Luogo: Biblioteca Mediavisuale

Indirizzo: via Nomentana 56

Sito ufficiale: http://www.galleriaceleste.it/



Progetto indipendente organizzato dalla Galleria Celeste (Vicenza) con la collaborazione di TRAffic SpazioArteUrbania (Pesaro Urbino). Dieci artisti di diversa provenienza accomunati dall'intenzione di ritrovarsi per uno scambio di esperienze sul tema della città e della convivenza sociale.  Le opere spaziano dalla pittura ispirata al muralismo alle strutture in cartone riciclato,  dalla performance quale presenza nello spazio all'indagine fotografica della presenza,  dall'evocazione mistica del colore all'essenza strutturale del corpo.  L'incontro ha un carattere operativo, un laboratorio di interazione con il pubblico, una sperimentazione dal vivo di tecnica e materiale. Per riaffermare l'importanza della visione dell'artista nel contesto politico e sociale contemporaneo. 
Introduzione di Paolo Apolloni - Galleria Celeste: Un percorso che parte dall’arte e ritorna all’arte, poiché è l’arte che maggiormente ha indagato il rapporto tra l’essere/natura e la realtà/spazio abitato. Il rapporto tra uomo e natura, quest'ultima intesa come spazio esteriore ma anche interiore e perciò visione che diventa ricerca stessa del senso dell'essere. E lo spazio urbano diventa estensione di questo rapporto, collettivo e individuale allo stesso tempo. La città è il luogo, non solo fisico, dove si svolge la vita della moltitudine dei cittadini. 

Dalla presentazione critico-sociologica a cura di Ivano Spano  La realtà attuale del nostro pianeta se da una parte è caratterizzata dalla mondializzazione dell’economia e dal suo trasformarsi in un “villaggio globale”, dall’altra è segnata da una crisi crescente, prolungata, generalizzata.
Tale crisi, più che costituire una interruzione del processo di crescita che ha avuto il suo decollo all’indomani della seconda guerra mondiale, sembra esserne la conseguenza, il risultato di insieme degli effetti controproduttivi e perversi di un progresso che ha posto la crescita economica come fine in sé e come possibilità illimitata, tenendo in poco conto la razionalità macrosociale, il lungo periodo e senza riguardo ai costi sociali e ambientali esternalizzati...................
La globalizzazione economica determina, quindi, un nuovo volto e un nuovo assetto della città, una nuova geografia della centralità e della marginalità, che non mantiene più come criterio dominante quello della localizzazione della produzione quanto quello della logica economica di cui la produzione è espressione.
Ma, al di fuori di questo grande scheletro economico, caratterizzato da reti che uniscono alcuni grandi agglomerazioni, guardando il nostro globo, assistiamo alla avanzata del deserto, del deserto della socialità e dei legami sociali.
In tempo di deserto, come affermava Hannah Arendt, conviene pensare alle oasi................................
Le città sembrano diventare quasi speculari tra loro. “Puoi riprendere il volo quando vuoi” scrive Italo Calvino (Le città invisibili) “ma arriverai a un’altra Trude, eguale punto per punto. Il mondo è ricoperto da un’unica Trude che non comincia e non finisce, cambia solo il nome all’aeroporto”........................................
La città chiede di essere scoperta per nuove percezioni, non per nuove forme di progettazione. La città segreta, la città eterna che nasce improvvisa, istantanea dall’immaginazione e sorprende il cuore.
Potremmo intravederla attraverso una porta, riflessa in una pozzanghera, immagine ritardata di un portone che si chiude o, come auspichiamo attraverso questo nostro incontro, negli occhi e nel cuore di un bambino o in quella espressione che Paul Klee diceva della sua arte: “dipingo mondi possibili”.

Gli artisti partecipanti:
Giancarlo Lepore (Urbania)
Maria Lucchese (Berlino) collaborazione: Giò Kaptra 
Maria Jannelli // Renato Galbusera (Milano)
Cornelia Krug Stührenberg (Würzburg)
Lisandru Neamtu  (Bucarest)
Elizabetta Giordani // Antonio Centomo (Vicenza)
Paolo Apolloni (Galleria Celeste)

Inaugurazione mercoledi 28 ore 17

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