Patrick Hamilton. Ultramar Sur

Patrick Hamilton, Ultramar Sur

 

Dal 27 Ottobre 2017 al 30 Novembre 2017

Roma

Luogo: Fondazione Pastificio Cerere

Indirizzo: via degli Ausoni 7

Orari: da Lunedì a Venerdì 15.00-19.00; Sabato 16.00-20.00

Curatori: Marcello Smarrelli

Enti promotori:

  • Fondazione Pastificio Cerere
  • l'IILA-Organizzazione internazionale italo-latino americana
  • Con il patrocinio e la collaborazione dell’Ambasciata del Cile in Italia

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 06 45422960

E-Mail info: info@pastificiocerere.it

Sito ufficiale: http://www.pastificiocerere.it



Giovedì 26 ottobre alle ore 19 la Fondazione Pastificio Cerere e l'IILA-Organizzazione internazionale italo-latino americana presentano Ultramar Sur, la prima personale in Italia dell’artista cileno Patrick Hamilton, a cura di Marcello Smarrelli.
La mostra sarà accompagnata da un testo di Marco Scotini e resterà aperta al pubblico fino al 30 novembre 2017.

L'intero progetto si presenta come un’indagine volta a svelare storie dimenticate del passato. Infatti, il titolo della mostra, Ultramar Sur, coincide con il nome dell’ultima operazione segreta del Terzo Reich, la fuga in sommergibile di più di 50 gerarchi nazisti verso l’America Latina in cerca di un territorio franco in cui rifugiarsi dopo la caduta di Berlino. Hamilton dedica idealmente questa ricerca al libro di Roberto Bolaño, "La letteratura nazista in America”, in cui lo scrittore cileno sostiene provocatoriamente che molti nazisti scelsero l’America Latina in quanto luogo ideale per mimetizzarsi ed essere tollerati, in un contesto culturale caratterizzato da una dimensione anticonformista ed eroica del vivere.

All'inizio del percorso espositivo, con U-Boot project l'artista racconta il viaggio dei sottomarini tedeschi attraverso una serie di fotografie d’archivio, coperte in parte da fogli dorati, e un video in cui l’immagine enigmatica del sommergibile affiora lentamente dalla superficie del mare per sprofondarvi nuovamente. Questo processo di svelamento e occultamento suggerisce situazioni taciute e nascoste e introduce al tema principale della mostra: una metafora della narrazione storica e della sua memoria, di ciò che emerge e ciò che viene dimenticato per poi ricomparire nel corso del tempo. page1image17136 page1image17296 L'interesse dell'artista a questi avvenimenti si ispira ad alcune legende, diffuse in Cile ed Argentina, sul trasporto e l’occultamento dell’oro nazista nel sud del mondo. Per decenni, molti sono stati i cercatori di tesori che si sono messi sulle tracce di questo “bottino di guerra”, che fosse stato sotterrato lungo le coste della Patagonia, o affondato in mare o fuso nell’albero del motore di un trattore. Proprio quest’ultimo mito dà origine al Lanz Project, allestito nell’ultima sala: disegni e fotografie svelano il percorso dell’oro nazista verso il Cile Meridionale, dove sono arrivati migliaia di trattori marca LANZ destinati all’agricoltura, all’interno delle cui componenti meccaniche si presume sia stato nascosto l’oro. Sulle pareti, l’immagine della famosa “croce di ferro” dell’esercito tedesco, attraverso la ripetizione e la serializzazione, si trasforma in un modello decorativo apparentemente lontano dai temi trattati, producendo nello spettatore un senso di straniamento.
In questo indefinito sovrapporsi di memoria storica, contributi letterari e immaginario collettivo, Hamilton intende comprendere le origini del mito e offrire una ri-scrittura della storia attraverso disegni, fotografie, video e oggetti. Una ricerca che fa riferimento al passato ma guarda al presente nell’intento di dare forma sensibile ai modi palesi o sottili in cui il potere economico e sociale viene esercitato.

Nato nel 1974 a Lovanio (Belgio), vive e lavora tra Madrid (Spagna) e Santiago (Cile). Ha conseguito la laurea in Belle Arti presso l'Universidad de Chile, a Santiago (Cile). Nel 2007 ha vinto la Guggenheim Fellowship, John Simon Guggenheim Foundation, New York (USA). Ha partecipato all'International Studio & Curatorial Program (ISCP) in Residence Program di New York (USA). È stato membro fondatore del project space González y González a Santiago (Cile, 2010-2014). Nel 2006 ha fondato la Scuola d'Arte dell'Universidad Diego Portales a Santiago (Cile) dove ha insegnato per 8 anni. Il suo lavoro è stato mostrato in numerose mostre personali e collettive in America Latina, negli Stati Uniti e in Europa. Tra le più recenti: Progress, Centro de Arte Contemporáneo Wifredo Lam, L'Avana (Cuba, 2016); Space to Dream: Recent Art from South America, Auckland Art Gallery (Nuova Zelanda, 2016); Patrick Hamilton: Progreso, Galería Marta Cervera, Madrid (Spagna, 2015); Otros relatos, La Conservera Centro de Arte Contemporáneo, Murcia (Spagna, 2015); Beleza?, Centro culturale São Paulo (CCSP) (Brasile, 2015); Patrick Hamilton: Proyecto Lanz, FLORA Ars + Natura, Bogotà (Colombia, 2014); Beyond the Supersquare, Bronx Museum of Arts, New York (USA, 2014); Slow Future, Centre for Contemporary Art Ujazdowski Castle ,Varsavia (Polonia, 2014); Patrick Hamilton: Progreso, Museo de Arte Contemporáneo, Santiago (Cile, 2013); Disrupted Nature, Museum of Latin American Art (MOLAA), Long Beach (USA, 2013); The Emergency Pavilion: Rebuilging Utopia, 55a Biennale di Venezia (Italia, 2013); Patrick Hamilton: Ultramar Sur, Paço das Artes, San Paolo (Brasile, 2012); Now: obras La Colección Jumex, Centro Cultural Cabaña, Guadalajara (Messico, 2011); Terrible Beauty Art, Crisis, Change & The Office of Non Compliance Dublin Contemporary, Dublin Contemporary 2011 (Irlanda, 2011); 11° e 7° Biennale di Cuenca (Ecuador, 2011, 2001); 2° Biennale delle Isole Canarie (Spagna, 2009); 10° ed 8° Biennale dell'Avana (Cuba, 2009, 2003); 2° Biennale di Praga (Repubblica Ceca, 2005); 26° Biennale di San Paolo (Brasile, 2004); 2° Biennale del Mercosur, Porto Alegre (Brasile, 1999). Il suo lavoro è presente in numerose collezioni pubbliche e private: Fundación / Colección Jumex, Città del Messico (Messico); El Museo del Barrio, New York (USA); DKM Foundation, Duisburg (Germania); Museo Nacional de Bellas Artes, Santiago (Cile); Sayago & Pardon Collection Irvine (USA); Fondazione Izolyatsia, Donetsk / Kiev (Ucraina); Museum of Latin American Art (MOLAA), Long Beach (USA); Museu de Arte Contemporânea, Fortaleza (Brasile); Museo de Arte Contemporáneo, Santiago (Cile). 

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