Roma. L'impero per immagini. Fotografie di Luca Campigotto
										 
										
										
																		
																																												Roma. L'impero per immagini. Fotografie di Luca Campigotto
											
										
										
									Dal 27 March 2015 al 3 May 2015
Roma
Luogo: Istituto centrale per la grafica - Palazzo Poli
Indirizzo: via Poli 54
Orari: 10-19; chiuso lunedì
Curatori: Flaminio Gualdoni
Enti promotori:
- MiBACT
 - Istituto centrale per la grafica
 - FMR
 
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 67361
E-Mail info: in-g.ufficiostampa@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.grafica.beniculturali.it
								
								Al termine delle celebrazioni per il bimillenario di Augusto, l’Istituto centrale per la grafica e l’editore FMR presentano al pubblico la mostra di fotografie inedite di Luca Campigotto, ROMA. L’impero per immagini, proseguendo nell’attività di presentazione e valorizzazione di figure particolarmente rappresentative della fotografia italiana contemporanea.
Nella mostra, a cura di Flaminio Gualdoni, sarà esposta una selezione di 20 immagini di grande formato scelte all’interno del corpus di 140 fotografie che l’artista ha realizzato per il volume ROMA. Un impero alle radici dell’Europa, in uscita negli stessi giorni da FMR: luoghi e monumenti di interesse archeologico ripresi a Roma, Pompei, Tivoli, Ostia e in altre importanti località entro i confini dell’impero romano (Istanbul, Spalato, Merida, Arles, Nîmes, Saint-Rémy-de-Provence…).
L’imponente volume di pregio (del formato cm 32,5 x 45, 380 pagine), dal quale sono tratte le fotografie esposte, costituisce l’avvio della collana “Europa” che, con una serie di opere destinate a un pubblico di collezionisti e appassionati di arte e cultura, intende rivolgersi alle radici della coscienza europea per riscoprirne le matrici culturali e le fonti originarie.
Nel volume, con prefazione di Louis Godart, Consigliere per la conservazione del patrimonio artistico del Presidente della Repubblica Italiana e direttore della collana, i testi dello storico e archeologo Livio Zerbini mostrano come la cultura romana abbia lasciato il segno nella civiltà europea di oggi. Dall’alfabeto al diritto, dalle tecniche amministrative alle arti, dalla letteratura alle infrastrutture per le città e le comunicazioni, sono nella Roma antica le radici dell’Europa moderna e non solo.
Come in tutti i volumi della collana, accompagna il testo dello studioso, che tratteggia la storia e le vicende salienti dell’ambito culturale indagato, una originale lettura per immagini affidata a un maestro della fotografia contemporanea che, come nel caso di Campigotto, intende non semplicemente documentare quel mondo, ma permette di farci scoprire, in un percorso e in una prospettiva inediti, aspetti inusuali e nascosti anche dei monumenti e delle bellezze artistiche più conosciute, grazie al proprio irripetibile sguardo e all’unicità dell’incontro emozionale tra la sensibilità dell’artista e la suggestione dei luoghi attraversati.
Roma e ogni sua vestigia sparsa nel vecchio mondo dicono di un’idea di bellezza che fa tutt’uno con l’idea di potenza. E proprio nelle pietre che resistono tenacemente ho cercato una visione potente delle cose. Acquedotti giganteschi, mura invalicabili, templi, colonnati, archi, strade, ponti, statue, cippi. L’archeologia mi restituisce lo sguardo stupito di quand’ero bambino e scatena la fantasia. (Luca Campigotto)
La lettura per immagini delle vestigia di Roma, effettuata con gli occhi di un artista, ci aiuterà a ricordare che l’eredità di quel mondo è presenza viva fra noi e che forse è opportuno riflettere sulle caratteristiche e sulla cultura dell’impero più ampio e longevo della storia proprio nel momento in cui il tema dell’unità nella diversità dei popoli e delle nazioni europee è di stringente attualità.
							
							Nella mostra, a cura di Flaminio Gualdoni, sarà esposta una selezione di 20 immagini di grande formato scelte all’interno del corpus di 140 fotografie che l’artista ha realizzato per il volume ROMA. Un impero alle radici dell’Europa, in uscita negli stessi giorni da FMR: luoghi e monumenti di interesse archeologico ripresi a Roma, Pompei, Tivoli, Ostia e in altre importanti località entro i confini dell’impero romano (Istanbul, Spalato, Merida, Arles, Nîmes, Saint-Rémy-de-Provence…).
L’imponente volume di pregio (del formato cm 32,5 x 45, 380 pagine), dal quale sono tratte le fotografie esposte, costituisce l’avvio della collana “Europa” che, con una serie di opere destinate a un pubblico di collezionisti e appassionati di arte e cultura, intende rivolgersi alle radici della coscienza europea per riscoprirne le matrici culturali e le fonti originarie.
Nel volume, con prefazione di Louis Godart, Consigliere per la conservazione del patrimonio artistico del Presidente della Repubblica Italiana e direttore della collana, i testi dello storico e archeologo Livio Zerbini mostrano come la cultura romana abbia lasciato il segno nella civiltà europea di oggi. Dall’alfabeto al diritto, dalle tecniche amministrative alle arti, dalla letteratura alle infrastrutture per le città e le comunicazioni, sono nella Roma antica le radici dell’Europa moderna e non solo.
Come in tutti i volumi della collana, accompagna il testo dello studioso, che tratteggia la storia e le vicende salienti dell’ambito culturale indagato, una originale lettura per immagini affidata a un maestro della fotografia contemporanea che, come nel caso di Campigotto, intende non semplicemente documentare quel mondo, ma permette di farci scoprire, in un percorso e in una prospettiva inediti, aspetti inusuali e nascosti anche dei monumenti e delle bellezze artistiche più conosciute, grazie al proprio irripetibile sguardo e all’unicità dell’incontro emozionale tra la sensibilità dell’artista e la suggestione dei luoghi attraversati.
Roma e ogni sua vestigia sparsa nel vecchio mondo dicono di un’idea di bellezza che fa tutt’uno con l’idea di potenza. E proprio nelle pietre che resistono tenacemente ho cercato una visione potente delle cose. Acquedotti giganteschi, mura invalicabili, templi, colonnati, archi, strade, ponti, statue, cippi. L’archeologia mi restituisce lo sguardo stupito di quand’ero bambino e scatena la fantasia. (Luca Campigotto)
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