Rosso20sette Group Show

Rosso20sette Group Show, Rosso20sette Arte Contemporanea, Roma

 

Dal 11 Gennaio 2019 al 28 Febbraio 2019

Roma

Luogo: Rosso20sette Arte Contemporanea

Indirizzo: via del Sudario 39

E-Mail info: info@rosso27.com

Sito ufficiale: http://www.rosso27.com



Rosso20sette Arte Contemporanea presenta nei mesi di Gennaio e Febbraio, alcuni degli artisti esposti negli ultimi progetti della galleria. Saranno presentate alcune opere di Pax Paloscia, delle tele di Solo e Diamond, una pregita opera su legno di Agostino Iacurci, degli acrilici inediti di Toccafondo e alcune serigrafie di Shepard Fairey.
 
Gianluigi Toccafondo, pittore, illustratore, cineasta, Toccafondo (San Marino, 1965) si presenta come il capofila di quella generazione di pittori prestati all’animazione che sta caratterizzando la scena italiana. Un artista a tutto tondo, innamorato dell’arte grafica, del cinema e delle rispettive ibridazioni e trasformazioni.
Ha esposto le sue opere in importanti mostre e collabora a riviste culturali e d’arte. Suoi disegni sono stati pubblicati da: Fandango, Einaudi, Mondadori, Little More, Giunti, Pulcinoelefante, Salani, Feltrinelli. Ha collaborato con le riviste: Linea d’ombra, Lo straniero, Internazionale, Mano, Abitare, Teléma, Macramè, Diario.
 
Agostino Iacurci nato a Foggia nel 1986, illustratore, incisore, muralista, pittore e scenografo.
Ha realizzato grandi murales partecipando a importanti festival internazionali di street art.
Il muro lo obbliga a scegliere in fretta, ad adeguarsi al contesto urbano e ad assorbire l’energia che lo spazio fisico sprigiona. Predilige lavori di sintesi, ragionare intorno a poche variabili: un’azione, un movimento, un’idea. I suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre e festival internazionali in Francia, Stati Uniti, Korea, Giappone e Taiwan. 
 
Solo nasce nel 1982 a Roma, dove vive e lavora. Nel 2002 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Roma dove scopre la sua predilezione per la figura rispetto allo "studio calligrafico" ed inizia il suo percorso classico su tela. Si laurea con un'antologica su Ronnie Cutrone, impreziosita da una rara intervista a New York al maestro della Pop Art a fumetti e ultimo esponente di quella che fu la Factory di Andy Warhol. La produzione di Solo è varia e complessa: alle opere su tela, che vengono esposte in varie gallerie del mondo, affianca la sua produzione sui muri, realizzati nei quartieri di periferia. E così, dalla mostra al Macro di Roma curata da Achille Bonito Oliva dal titolo "Tracks", alle gallerie di Parigi, Praga, Berlino, Miami e Londra, dai muri di Prima Valle a Roma, ai poster nelle zone disagiate di Rio de Janeiro e Los Angeles. Nel 2015 organizza il "Festival Internazionale di Poesia e Street Art" nel suo quartiere di origine, il Trullo, a Roma, progetto fortunato che trova la sua realizzazione con l'aiuto di altre realtà artistiche sbocciate proprio fra quelle vie, come i "Poeti der Trullo" e i "Pittori Anonimi". A Londra, sempre nel 2015, crea un progetto chiamato "Comics Parkour", con il quale dissemina per la città vari murales di grandi dimensioni, come se fossero parte di un fumetto le cui pagine sono state disperse dal vento. Nel 2018 partecipa alla collettiva ART IS MONEY MONEY IS ART presso la galleria Rosso20sette di Roma, collettiva di 18 artisti fra i quali Wharol, Banksy, Haring, Dface, Beuys.
 
Diamond nasce a Roma nel 1977. Dimostra sin dall‘infanzia una naturale predisposizione per il disegno. Esordisce come writer sulla scena romana all‘inizio degli anni Novanta e contemporaneamente, dopo il liceo artistico, conclude i suoi studi all‘Accademia di Belle Arti di Roma conseguendo il titolo di "maestro d‘arte". La sua esperienza nel mondo dei graffiti si evolve: approda alla street-art, divenendone uno dei maggiori esponenti della capitale. Conosciuto per il suo stile liberty e art nouveau di fine ‘800 inizi ‘900, per la  predilezione per le figure femminili e per le molteplici tecniche usate: spray, pennello, marker, bic, matita, inchiostro giapponese e black ivory. Le sue opere murali sono presenti in varie città del mondo. Tra le sue esposizioni recenti: "Cross the streets" Museo Macro Roma, "Decades", Guido Reni district Roma, ART IS MONEY MONEY IS ART, collettiva presso Rosso20sette Roma, Coup de fouet, Antony Roth Contemporain, Parigi.
 
Pax Paloscia è un' artista italiana che vive tra Roma e New York. Ha collaborato per anni con le più prestigiose agenzie pubblicitarie e case editrici realizzando importanti progetti fotografici e illustrativi. Tra i suoi clienti figurano: Rolling Stone, Urban, Enville, Sole24Ore, Feltrinelli, Enaudi, McCann Erickson, Leo Burnett, Saatchi & Saatchi, J. W. Thompson, Publicis, Ogilvy, IBM, Nike, Mazda, Omnitel, EMI, Findus, Levi’s, Fnac, Mandarina Duck. Diplomata all’International Center of Photography di New York, le sue opere sono state pubblicate in diversi progetti editoriali ed esposte in mostre personali e collettive in numerosi musei e gallerie in Italia e all’estero. Recentemente ha preso parte  alla rassegna “Cross the Streets” al Macro di Roma (aprile 2017) e all'edizione 2016 di “Scope Art Fair” a New York. La sua prima monografia “Let The Kids Play” è stata pubblicata da Drago.
 
Frank Shepard Fairey (Charleston, 15 febbraio  1970 ) è un artista statunitense. Figlio di un medico e di un agente immobiliare, Fairey cresce nella Carolina del Sud, compie studi artistici e nel 1988 si diploma presso l'Accademia d'arte. Nel 1989 idea e realizza l'iniziativa Andre the Giant Has a Posse; dissemina i muri della città con degli adesivi (stickers) che riproducono il volto del lottatore di lotta libera André the Giant; gli stessi sono stati poi replicati da altri artisti in altre città. Lo stesso Fairey ha poi spiegato che non vi era nessun significato particolare nella scelta del soggetto, il senso della campagna era quello di produrre un fenomeno mediatico e di far riflettere i cittadini sul proprio rapporto con l'ambiente urbano. Ma l'iniziativa che ha dato visibilità internazionale a Fairey è stato il manifesto Hope che riproduce il volto stilizzato di Barack Obama in quadricromia, diventato l'icona della campagna elettorale che ha poi portato il rappresentante democratico alla Casa Bianca. Il critico d'arte Peter Schjeldahl ha definito il poster "la più efficace illustrazione politica americana dai tempi dello Zio Sam". Il manifesto apparve, sempre durante la campagna elettorale del 2008, con altre due scritte: "Change" e "Vote". Il comitato elettorale di Obama non ufficializzò mai la collaborazione con Fairey, probabilmente perché i manifesti venivano affissi illegalmente, come nella tradizione della street-art, ma il presidente, una volta eletto, inviò una lettera all'artista, resa poi pubblica, in cui ringraziava Fairey per l'apporto creativo alla sua campagna. La lettera si chiuse con queste parole: "Ho il privilegio di essere parte della tua opera d'arte e sono orgoglioso di avere il tuo sostegno".

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