Warhol: Headlines

Warhol: Headlines
Warhol: Headlines, Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, Roma
Dal 12 Giugno 2012 al 09 Settembre 2012
Roma
Luogo: Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
Indirizzo: viale delle Belle Arti 131
Orari: da martedì a domenica 9.30-19
Curatori: Molly Donovan
Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 8
Telefono per informazioni: +39 06 32298221
E-Mail info: s-gnam.comunicazione@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.gnam.beniculturali.it
Questa è la prima mostra dedicata alle opere realizzate da Andy Warhol sul tema dei titoli
giornalistici. Warhol: Headlines raccoglie e presenta circa 80 opere - dipinti, disegni, stampe,
fotografie, sculture, film, video e televisione – basate in larga misura sulle notizie dei tabloid, dalle
quali trapela l’ossessione per il lato sensazionale dei media contemporanei che caratterizzò tutta la
carriera dell’artista. Sono posti a confronto lavori eseguiti con tecniche e supporti diversi per
mostrare come Warhol ritagliava, alterava, oscurava e riordinava i testi e le immagini originali,
sottolineando il suo ruolo sia di editore che di autore.
Andy Warhol (1928-1987), uno dei principali artisti americani del secolo scorso, divenne famoso
nei primi anni ’60 per il suo lavoro che traeva ispirazione dalla cultura popolare. I titoli che Warhol
trasformò in opere d’arte accompagnano la biografia dell’artista e a volte la attraversano,
intrecciando vita e arte in un resoconto epico dell’America nel secondo dopo guerra e nell’epoca dei
media. Nel 1968 lo stesso Warhol divenne il soggetto di notizie da prima pagina quando la scrittrice
Valerie Solanas gli sparò. In occasione della sua morte nel 1987, Warhol, proprio a causa della sua
celebrità, fu di nuovo protagonista dei titoli giornalistici.
Warhol setacciava i giornali, in particolare tabloid come il Daily News ed il New York Post, attratto
dalle loro storie e immagini. La mostra si apre con i primi disegni dell’artista e con opere-titolo
dipinte a mano su tela tra gli anni ’50 e ’60 basate su tabloid da supermercato. Ponendo sullo stesso
piano il gossip (con soggetti come la principessa Margaret d’Inghilterra o la cantante pop Madonna)
e gli eventi catastrofici (dai disastri aerei ai terremoti), Warhol ha rivelato la mercificazione delle
passioni e delle catastrofi della vita contemporanea operata dalla cronaca. Per estensione, egli ha
coinvolto anche il lettore come consumatore di notizie. Le opere-titolo di Warhol permettono anche
di seguire il grande cambiamento tecnologico intervenuto nella presentazione delle notizie da parte
dei media, dalla pagina stampata alla televisione. Il percorso espositivo si conclude con le opere
degli anni ’80 realizzate in collaborazione con i più giovani artisti graffitisti Keith Haring e Jean-
Michel Basquiat.
La mostra è organizzata dalla National Gallery of Art di Washington, in collaborazione con The
Andy Warhol Museum di Pittsburgh, la Galleria Nazionale d’arte moderna di Roma e il Museum
für Moderne Kunst di Frankfurt, tutte istituzioni che possiedono importanti opere di Warhol. La
tappa italiana è stata fondamentale per via dell’inclusione del monumentale trittico, Fate Presto, il
più grande ed il solo lavoro di Warhol che abbia un titolo non inglese. Proviene dalla Reggia di
Caserta e riproduce la prima pagina de Il Mattino di Napoli del 23 novembre 1981. E’ stato
commissionato dal gallerista napoletano Lucio Amelio in occasione del terremoto in Irpinia. La
mostra è curata da Molly Donovan del dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea della
National Gallery of Art, Washington, e il commissario della mostra a Roma è Angelandreina Rorro.
La Terra Foundation for American Art è lo sponsor del tour internazionale della mostra.
giornalistici. Warhol: Headlines raccoglie e presenta circa 80 opere - dipinti, disegni, stampe,
fotografie, sculture, film, video e televisione – basate in larga misura sulle notizie dei tabloid, dalle
quali trapela l’ossessione per il lato sensazionale dei media contemporanei che caratterizzò tutta la
carriera dell’artista. Sono posti a confronto lavori eseguiti con tecniche e supporti diversi per
mostrare come Warhol ritagliava, alterava, oscurava e riordinava i testi e le immagini originali,
sottolineando il suo ruolo sia di editore che di autore.
Andy Warhol (1928-1987), uno dei principali artisti americani del secolo scorso, divenne famoso
nei primi anni ’60 per il suo lavoro che traeva ispirazione dalla cultura popolare. I titoli che Warhol
trasformò in opere d’arte accompagnano la biografia dell’artista e a volte la attraversano,
intrecciando vita e arte in un resoconto epico dell’America nel secondo dopo guerra e nell’epoca dei
media. Nel 1968 lo stesso Warhol divenne il soggetto di notizie da prima pagina quando la scrittrice
Valerie Solanas gli sparò. In occasione della sua morte nel 1987, Warhol, proprio a causa della sua
celebrità, fu di nuovo protagonista dei titoli giornalistici.
Warhol setacciava i giornali, in particolare tabloid come il Daily News ed il New York Post, attratto
dalle loro storie e immagini. La mostra si apre con i primi disegni dell’artista e con opere-titolo
dipinte a mano su tela tra gli anni ’50 e ’60 basate su tabloid da supermercato. Ponendo sullo stesso
piano il gossip (con soggetti come la principessa Margaret d’Inghilterra o la cantante pop Madonna)
e gli eventi catastrofici (dai disastri aerei ai terremoti), Warhol ha rivelato la mercificazione delle
passioni e delle catastrofi della vita contemporanea operata dalla cronaca. Per estensione, egli ha
coinvolto anche il lettore come consumatore di notizie. Le opere-titolo di Warhol permettono anche
di seguire il grande cambiamento tecnologico intervenuto nella presentazione delle notizie da parte
dei media, dalla pagina stampata alla televisione. Il percorso espositivo si conclude con le opere
degli anni ’80 realizzate in collaborazione con i più giovani artisti graffitisti Keith Haring e Jean-
Michel Basquiat.
La mostra è organizzata dalla National Gallery of Art di Washington, in collaborazione con The
Andy Warhol Museum di Pittsburgh, la Galleria Nazionale d’arte moderna di Roma e il Museum
für Moderne Kunst di Frankfurt, tutte istituzioni che possiedono importanti opere di Warhol. La
tappa italiana è stata fondamentale per via dell’inclusione del monumentale trittico, Fate Presto, il
più grande ed il solo lavoro di Warhol che abbia un titolo non inglese. Proviene dalla Reggia di
Caserta e riproduce la prima pagina de Il Mattino di Napoli del 23 novembre 1981. E’ stato
commissionato dal gallerista napoletano Lucio Amelio in occasione del terremoto in Irpinia. La
mostra è curata da Molly Donovan del dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea della
National Gallery of Art, Washington, e il commissario della mostra a Roma è Angelandreina Rorro.
La Terra Foundation for American Art è lo sponsor del tour internazionale della mostra.
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