Qui e Altrove con l’Arte
Qui e Altrove con l’Arte, Banca Generali Private, Savona
Dal 5 February 2021 al 28 March 2021
Savona
Luogo: Banca Generali Private
Indirizzo: Piazza Leon Pancaldo 1/5
Orari: da lunedì a venerdì 9-13 / 15-17 su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 3356762773
E-Mail info: ass.aiolfi@libero.it
L’Arte mette in luce, oltre alla creatività del singolo, l’energia e l’entusiasmo del “fare”, le allegorie e gli enigmi dell’oggi, la capacità di trasformare il pensiero in azione. Nel lavoro degli artisti investighiamo la costante ricerca di un senso profondo dell’esistenza. Si passa dal “qui” – ovvero dal vissuto quotidiano – all’”altrove”, dove la fantasia ci porta con un senso stupefatto di “rinascita”, che dobbiamo far nostro per risollevarci dalle ferite della pandemia sanitaria in corso. Gli Artisti ci fanno scoprire sia il mondo interiore, sia quello esteriore. La Bellezza, di cui l’Italia è la capitale indiscussa, sarà il balsamo lenitivo per le tante, troppe, lacerazioni che stiamo vivendo, a vario modo, e che resteranno sul nostro derma disegnando la mappa della vita che abbiamo vissuto. Fotografi, pittori, ceramisti hanno “messo a fuoco” con la loro sensibilità e tecnica, raffinata ormai raggiunta, le incertezze del presente, la verità e la poesia della storia, il sogno e l’immaginario del futuro. Abbiamo scelto il numero otto come simbolo dell’infinito, del riflesso dello spirito nel mondo creato, dell’incommensurabile e dell’indefinibile. Simboleggia anche la Giustizia rappresentata da una bilancia con due piatti. Trasposta nell’intelletto, si eleva oltre ciò che è terreno. Indica, inoltre, l’incognito che segue alla perfezione simboleggiata dal numero sette che incita alla ricerca e alla scoperta della trascendenza.
Tutti questi elementi li troviamo nella ricerca degli Artisti sotto indicati nelle tre sezioni espositive:
*Otto fotografi: Cinzia Bassani, Franco Chiara, Biagio Giordano, Cristina Mantisi, Matteo Musetti, Antonietta Preziuso, Angela Ruffino, Chiara Vallarino;
*Otto pittori: Anna Corti, Sandra Chiappori, Alessandro Fieschi, Maria Luisa Montanari, Gianni Pascoli, Mariarosa Scerbo, Paolo Sottano, Giuseppe Trielli;
*Otto ceramisti: Sandra Cavalleri, Brunella Coriando, Mirella Fiore, Gian Genta, Grazia Genta, Bruno Grassi, Paolo Pastorino, Anna Santoiemma.
Questa prima mostra, ideata dall’Associazione “Aiolfi” grazie all’invito di Banca Generali Private di Savona, nella persona della Dr.a Agata Marano (che si ringrazia) intende essere una “finestra” aperta sulla speranza che il 2021 sia un periodo sereno, fecondo per Tutti.
Grazie ai n. 24 artisti che hanno esposto i loro lavori che sono il “preludio” ad una sinfonia a più voci che troverà altri spazi, auspichiamo, nel corso dell’anno corrente.
L’immagine “simbolo” di questa mostra, inserita nella locandina, è un’opera di Agenore Fabbri (Barba, Pistoia 20/5/1911 – Savona 7/11/1998), artista noto a livello internazionale. Autore di numerose opere monumentali a Milano (Caccia al cinghiale, 1964, giardino della Biblioteca Comunale), Pistoia, Savona (Monumento alla Resistenza in piazza Martiri della Libertà) e di due imponenti bassorilievi in ceramica: Battaglia custodito presso il Museo "Manlio Trucco" di Albisola Superiore e La favola di Orfeo, presso il Polo Tecnologico Libero Grassi di Quarrata (Pistoia). L’inserimento di questa sua opera nell’esposizione di cui è caso vuole essere un piccolo “omaggio” alla sua arte, al suo amore per Savona. Negli anni Cinquanta e negli anni Sessanta, Fabbri si impadronisce del bronzo e del legno, con il primo si esprime attraverso un modellare convulso segnato da profondi solchi sulla figura, con il secondo invece per mezzo di un lavoro di rottura e di sovrapposizione delle superfici che rappresentano il suo contributo alla stagione dell'Arte informale che infatti, proprio in quegli anni, si sviluppa soprattutto in Europa come risposta artistica,di segno astratto e gestuale, alla profonda crisi morale, politica ed ideologica provocata dagli orrori della seconda guerra mondiale. In questo periodo realizza anche numerose opere utilizzando il ferro, stagnato e zincato e l'acciaio.
A cura di Silvia Bottaro
Tutti questi elementi li troviamo nella ricerca degli Artisti sotto indicati nelle tre sezioni espositive:
*Otto fotografi: Cinzia Bassani, Franco Chiara, Biagio Giordano, Cristina Mantisi, Matteo Musetti, Antonietta Preziuso, Angela Ruffino, Chiara Vallarino;
*Otto pittori: Anna Corti, Sandra Chiappori, Alessandro Fieschi, Maria Luisa Montanari, Gianni Pascoli, Mariarosa Scerbo, Paolo Sottano, Giuseppe Trielli;
*Otto ceramisti: Sandra Cavalleri, Brunella Coriando, Mirella Fiore, Gian Genta, Grazia Genta, Bruno Grassi, Paolo Pastorino, Anna Santoiemma.
Questa prima mostra, ideata dall’Associazione “Aiolfi” grazie all’invito di Banca Generali Private di Savona, nella persona della Dr.a Agata Marano (che si ringrazia) intende essere una “finestra” aperta sulla speranza che il 2021 sia un periodo sereno, fecondo per Tutti.
Grazie ai n. 24 artisti che hanno esposto i loro lavori che sono il “preludio” ad una sinfonia a più voci che troverà altri spazi, auspichiamo, nel corso dell’anno corrente.
L’immagine “simbolo” di questa mostra, inserita nella locandina, è un’opera di Agenore Fabbri (Barba, Pistoia 20/5/1911 – Savona 7/11/1998), artista noto a livello internazionale. Autore di numerose opere monumentali a Milano (Caccia al cinghiale, 1964, giardino della Biblioteca Comunale), Pistoia, Savona (Monumento alla Resistenza in piazza Martiri della Libertà) e di due imponenti bassorilievi in ceramica: Battaglia custodito presso il Museo "Manlio Trucco" di Albisola Superiore e La favola di Orfeo, presso il Polo Tecnologico Libero Grassi di Quarrata (Pistoia). L’inserimento di questa sua opera nell’esposizione di cui è caso vuole essere un piccolo “omaggio” alla sua arte, al suo amore per Savona. Negli anni Cinquanta e negli anni Sessanta, Fabbri si impadronisce del bronzo e del legno, con il primo si esprime attraverso un modellare convulso segnato da profondi solchi sulla figura, con il secondo invece per mezzo di un lavoro di rottura e di sovrapposizione delle superfici che rappresentano il suo contributo alla stagione dell'Arte informale che infatti, proprio in quegli anni, si sviluppa soprattutto in Europa come risposta artistica,di segno astratto e gestuale, alla profonda crisi morale, politica ed ideologica provocata dagli orrori della seconda guerra mondiale. In questo periodo realizza anche numerose opere utilizzando il ferro, stagnato e zincato e l'acciaio.
A cura di Silvia Bottaro
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