Michelangelo Pistoletto. Messanudo

© Michelangelo Pistoletto / Galleria Continua / Ph. Lorenzo Fiaschi | Michelangelo Pistoletto, Messa a nudo, 2020, vista studio

 

Dal 26 Settembre 2020 al 16 Maggio 2021

San Gimignano | Siena

Luogo: Galleria Continua

Indirizzo: via del Castello 11

Orari: da lunedì a domenica 10.00-13.00 / 14.00-19.00 su appuntamento

Prolungata: fino al 16 maggio 2021

Costo del biglietto: Per garantire la massima sicurezza è necessario prenotare la vostra visita alla mostra: rsvp@galleriacontinua.com

Telefono per informazioni: +390577943134

E-Mail info: info@galleriacontinua.com

Sito ufficiale: http://www.galleriacontinua.com



La mostra personale MESSANUDOdi Michelangelo Pistoletto si sviluppa al centro di San Gimignano, in Piazza della Cisterna. É su questa piazza che Galleria Continua ha aperto di recente un nuovo spazio nel quale saranno esposte le opere di Pistoletto in occasione, anche, del XXX anniversario della galleria che ricorre quest’anno. “Stiamo vivendo, proprio quest’anno, una vicenda senza precedenti, la pandemia COVID-19 che con il lockdown ha causato la paralisi totale della società umana in ogni parte del pianeta, dichiara Pistoletto, queste opere pensate l’inverno scorso anticipano e interpretano questo frangente epocale come una vera e propria messa a nudo dell’umanità”. Il titolo della mostra “MESSANUDO” è parte essenziale di tale interpretazione, così come lo è l’intero contenuto della personale.
 
Negli spazi espositivi sono disposti lungo i muri i quadri specchianti che raddoppiano virtualmente lo spazio includendo nelle opere tutti gli spettatori della mostra. E in ogni quadro appaiono altre persone che non portano abiti, sono le immagini, a dimensione reale, di donne e uomini nudi di diversa età che hanno differenti sembianze e differenti colori di pelle. Sono persone che, insieme, rappresentano il genere umano in tutti i suoi aspetti, biologici, etnici ed estetici. Questa umanità, messa a nudo, è la stessa umanità che, vestita, continua a gremire la piazza davanti alla galleria, provenendo da ogni parte del mondo. L’artista vede in questa mostra la possibilità di poterci riabbracciare dopo i condizionamenti che, nel corso della storia fino a oggi, ci hanno divisi e allontanati nel mondo.
 
Il lavoro di Pistoletto ha diversi piani narrativi e temporali. In un quadro specchiante troviamo il passato e il presente. Un’opera che cambia continuamente volto, un’opera in continuo divenire. Con lo specchio l’artista lavora a una prospettiva nuova, ciò che lo spettatore vede davanti a sé lo vede contemporaneamente dietro di sé, si trova quindi al centro di una doppia prospettiva: verso il futuro, attraverso il passato; e il passato in penetrazione del futuro.
 
Non c’è più solo l’opera o solo lo spettatore, le entità messe in gioco si moltiplicano: esiste la persona fuori dall’opera, esiste la persona raffigurata sulla superficie; esiste la persona che si specchia ed esiste nella sua molteplicità di reazioni di fronte all’opera. Esistono entrambe insieme, una di fronte all’altra.
 
“(…) Il progresso non è più lineare, ma è circolare. È una svolta, proprio perché svoltando noi possiamo superare l’ostacolo dello specchio. Allontanandoci da esso noi ci vediamo entrare. Mentre se continuiamo ad andarci contro ci schiantiamo. Quindi per poter continuare a entrare nello specchio dobbiamo fare qualcosa che è quasi una retromarcia. Ma una retromarcia che può essere concepita come una svolta. Perché siamo in un tempo di svolte (…) afferma Michelangelo Pistoletto in una recente intervista.
 
Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Nel 1962 realizza i Quadri specchianti, con i quali raggiunge in breve riconoscimento internazionale. Tra il 1965 e il 1966 produce gli Oggetti in meno, considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera. Negli anni Novanta fonda a Biella Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, ponendo l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l'Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche: l'artista annuncia la fase più recente del suo lavoro Terzo Paradiso. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”. 
Nel 2011 è stato Direttore Artistico di Evento 2011 a Bordeaux. Nel 2013 il Museo del Louvre di Parigi ospita la sua mostra personale Michelangelo Pistoletto, année un - le paradis sur terre. In questo stesso anno riceve a Tokyo il Praemium Imperiale per la pittura. Nel 2014 il simbolo del Terzo Paradiso è stato installato nell'atrio della sede del Consiglio dell'Unione Europea a Bruxelles durante il semestre di presidenza italiana. Nel 2015 la Universidad de las Artes de L'Avana gli conferisce la laurea honoris causa. Nello stesso anno realizza un'opera di grandi dimensioni, intitolata Rebirth, collocata nel parco del Palazzo delle Nazioni di Ginevra sede dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. Nel novembre 2016 espone al Museo Nacional de Bellas Artes dell’Avana con una grande retrospettiva dedicata al suo lavoro passato e presente. Nel 2017 prende parte alla 57° Biennale di Venezia con “One and One Make Three”, un evento collaterale presso la Basilica di San Giorgio. Memorabile nel 2018 il grande tour in Sud America, tra le mostre più importanti realizzate quella a Lima e a Santiago del Cile. Nel 2019 la Bienalsur ospita “Circuito Pistoletto”, un percorso urbano attraverso i lavori più emblematici dell’artista, con installazioni ed interventi in diversi spazi di Buenos Aires, tra questi il Museo delle Arti decorative, il Museo di Belle arti, il MUNTREF (Museo Tres de Febrero) nell’antico Hotel degli Immigranti e il Museo Benito Quinquela Marti’n della Boca. Sue opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei d’arte moderna e contemporanea.
 
Inaugurazione sabato 26 settembre dalle 11 alle 23

In ottemperanza alle misure per il contenimento del rischio da contagio covid-19 gli ingressi alla mostra saranno contingentati

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