Parole Visive

Luciano Puzzo, No now

 

Dal 01 Ottobre 2016 al 15 Ottobre 2016

Siracusa

Luogo: Siracusa

Indirizzo: via SS. Coronati 13, Ortigia

Orari: tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00.

Curatori: Livia Turco Liveri

Enti promotori:

  • Galleria d'Arte contemporanea Quadrifoglio

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0931 64443

E-Mail info: info@galleriaquadrifoglio.it

Sito ufficiale: http://www.galleriaquadrifoglio.it/



Dal 1° al 15 ottobre la Galleria d’Arte contemporanea Quadrifoglio di Via SS. Coronati 13 (Ortigia) ospiterà la mostra itinerante “Parole Visive”, una collettiva con opere di Giuliano Mammoli, Rita Mele, Teresa Pollidori, Luciano Puzzo, Alba Savoi, Ilia Tufano, a cura di Livia Turco Liveri (inaugurazione sabato 1° ottobre ore 18).

La mostra propone un avvincente percorso espositivo in cui parole, lettere, numeri, ma anche simboli, immagini, frammenti, texture, manifesti strappati, ingranaggi abbandonati e specchi si trasfigurano, nell’immaginario degli artisti, in linee, forme, colori, ombre, luci, andamenti e ritmi visivi. Formando, come in un processo alchemico, nuovi oggetti e nuovi significati.
Attraverso varie tecniche e modalità espressive – dalla tecnica mista alla tempera, dalla stampa digitale agli acrilici e vernici, dalla foto garzata all’olio su tela – i sei artisti rileggono nelle opere esposte la realtà osservata, partendo dal significante (forma o segno grafico) per approdare a un rovesciamento della prospettiva visiva, all’emersione dell’implicito, all’evidenza di significati finora ignorati o sottovalutati.
Come nelle tele dell’artista siracusano Luciano Puzzo, impegnato ad approfondire il concetto di afonia come metafora ineluttabile della società contemporanea. Nelle sue tele la protesta urlata dei giganteschi “No” si rovescia nel messaggio positivo “On”, che segnala l’urgenza di contrastare energicamente la fuga dalle problematiche contemporanee. Nelle sue opere Alba Savoi evidenzia il processo formativo, archetipico, di un’immagine o concetto: si tratta di un’operazione sul linguaggio, un confronto tra scrittura inintelligibile e conosciuta, come per la decrittazione di una stele egizia o l’elaborazione in codice di una pioggia di numeri.
Se Teresa Pollidori restituisce attraverso parole-forma tridimensionali e procedimenti digitali la carica emotiva a immagini drammatiche cui l’opinione pubblica si è assuefatta, Giuliano Mammoli svuota del loro significato le lettere alfabetiche per evidenziarle nello specchio del ricordo, in un infinito rimando tra l’opera e lo spettatore. Ilia Tufano gioca con la variazione segnica e tonale dei ritmi visivi, mentre Rita Mele mostra brani di indecifrabili scritture diaristiche e volti della memoria, da cui emana una sensazione di tragica, attonita assenza.

La mostra potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. 

Fonte: SiracusaTimes.it
 

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