Fabio Viale. In between

Fabio Viale, Amore e Psiche, 2021. Marmo bianco e pigmenti I Ph. Nicolo Campo DB Studio

 

Dal 14 Ottobre 2021 al 13 Febbraio 2022

Torino

Luogo: Palazzo Reale

Indirizzo: Piazzetta Reale 1

Orari: dal martedì alla domenica, dalle ore 9 alle 19 (ultimo ingresso alle ore 18) . La biglietteria, in Piazzetta Reale 1, è aperta dalle 9 alle 18

Curatori: Filippo Masino e Roberto Mastroianni

Enti promotori:

  • MiC - Ministero della Cultura
  • Musei Reali Torino

Prolungata: fino al 13 febbraio 2022

Costo del biglietto: Intero: 15 euro Ridotto visitatori da 18 a 25 anni: 2 euro Gratuito: minori di 18 anni; persone con disabilità e un loro accompagnatore; insegnanti con scolaresche e guide turistiche con gruppi; personale del Ministero della Cultura; possessori di Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, tessera ICOM. L'ingresso p er i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie

E-Mail info: mr-to@beniculturali.it

Sito ufficiale: http://www.museireali.beniculturali.it


Possenti corpi e delicate figure femminili, capolavori di maestri come Canova e Michelangelo, espressione dell’iconografica classica, la cui purezza marmorea contrasta con l’aggressività dei tatuaggi colorati, provocatori, che emergono dalla pelle. Ogni apparenza è sovvertita nella nuova mostra In Between ai Musei Reali, che per la prima volta ospitano a Torino le monumentali opere di Fabio Viale, che ha conquistato la notorietà internazionale grazie alla sua straordinaria abilità nel trasformare il marmo. Con la collaborazione della Galleria Poggiali, dal 14 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022 cinque sculture monumentali allestite in Piazzetta Reale e un percorso curato da Filippo Masino e Roberto Mastroianni all’interno di Palazzo Reale testimoniano la continua sperimentazione dell’artista piemontese e presentano due opere inedite, svelate al pubblico negli spazi della residenza sabauda. 
 
Dopo la personale al Glyptothek Museum di Monaco di Baviera, la partecipazione al Padiglione Venezia della Biennale 2019, l’esposizione al Pushkin Museum di Mosca e Truly, mostra diffusa nei luoghi simbolo della città di Pietrasanta nell’estate 2020, Viale porta anche nel capoluogo piemontese le sue sculture che impressionano non solo per il virtuosismo tecnico, ma soprattutto per la capacità di reinterpretare in chiave contemporanea le forme e i temi dell’arte classica. I modelli eterni di bellezza e il tribalismo metropolitano, la tradizione e l’innovazione, un passato senza tempo e l’immaginario più attuale si incontrano in questa esposizione pensata per far interagire e dialogare lo spazio pubblico e quello spazio museale. 
 
La mostra è l’occasione per rendere ragione della ricerca pluriennale e della poetica raffinata ed eccentricadi Viale, approfondendo il tema delle tecniche di realizzazione all’interno di un moderno atelier professionale di scultura, tra saperi tradizionali e tecnologie a controllo numerico.
 
“Attraverso le chiavi della meraviglia, del virtuosismo tecnico e della reinterpretazione creativa – dichiara Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali -, l’arte di Fabio Viale ci spinge a guardare con occhi nuovi ai capolavori di scultura che popolano i nostri musei e il nostro immaginario: un arco teso fra passato e futuro, fra tradizione e sperimentazione presente, un omaggio alle multiformi potenzialità del patrimonio culturale e un invito a conoscerlo e a sfidarlo senza pregiudizi.” 
 
Con In Between i Musei Reali non soltanto si aprono ancora una volta ai nuovi linguaggi dell’arte contemporanea, ma anche fisicamente alla città: l’esposizione sarà infatti in parte fruibile liberamente da torinesi e turisti che potranno ammirare la serie delle celebri statue tatuate in Piazzetta Reale. Il grande spazio antistante a Palazzo Reale diventa una perfetta scenografia urbana per le opere monumentali che, immerse nella luce, dialogano con le architetture e lo spazio urbano, mettendo in scena una porzione del nostro immaginario contemporaneo. 
 
Il percorso prosegue all’interno della residenza sabauda con Amore e Psiche, un’opera inedita che domina il Salone delle Guardie Svizzere e replica il capolavoro neoclassico del Canova, stravolgendone la lettura attraverso la tatuatura del corpo femminile con i motivi nuziali delle spose mediorientali, suggerendoci una quanto mai attuale riflessione sulla condizione della donna nel contesto geopolitico attuale intorno ai temi di conquista, sofferenza e salvezza.
 
“Amore e Psiche è una scultura a cui avevo iniziato a lavorare diversi mesi fa, per la quale avevo immaginato dei meravigliosi tatuaggi giapponesi – racconta l’artista Fabio Viale -. Ma alla luce dei recenti fatti in Afghanistan, ho sentito che il mio progetto doveva cambiare radicalmente per provare invece a gettare un ponte culturale tra Occidente e Medioriente, dando voce alle donne non solo di quel paese ma di tante parti del mondo. Dal mio punto di vista quest’opera rappresenta una grande novità, perché mi consente attraverso la scultura di aprire una finestra su aspetti della nostra attualità.”
 
Nella Cappella della Sindone, Souvenir Pietà (Cristo) del 2006 dialoga potentemente con una delle più importanti e misteriose icone del Cristianesimo. Nell’Armeria Reale, infine, l’opera originale Lorica è invece l’invenzione di un’armatura all’antica in marmo rosa, perfettamente indossabile, realizzata sulla base di una scansione tridimensionale ad alta risoluzione del corpo del noto rapper Fedez, che si è prestato a un gioco sul tema dell’eroizzazione del personaggio pubblico.
 
“Da millenni – spiega il curatore Filippo Masino - il marmo tramuta in sostanza nobile ed eterna ciò che nasce umile e transitorio, sia esso un corpo umano, un drappo di tessuto o un cespo d’acanto. Grazie al gesto di Fabio Viale, la vitalità del reale riemerge dalle superfici lapidee, ma non secondo le usuali metafore: la scomposizione delle statue dei Maestri, la riscrittura dei significati e l’illusione dei falsi materiali stimolano i nostri sensi e la nostra curiosità, e sono al contempo capaci di veicolare messaggi di valore universale.” 
 
“Le opere di Fabio Viale mettono in scena una porzione del nostro immaginario collettivo, in una dialettica tra classicità e tribalismo metropolitano, tra innovazione tradizione, tra realtà e simulazione, in grado di consegnarci un'immagine universale dell'umano e delle sue forme – aggiunge il curatore Roberto Mastroianni -. In questo spazio intermedio tra il noto e l'ignoto tra l'essere e il divenire, Fabio Viale esplora il valore eterno dell'arte e della prassi estetica, restituendo con i linguaggi del contemporaneo la nostra eredità culturale in un dialogo costante tra presente e passato”. 
 
Nel corso del dicembre 2021 prenderà forma una seconda tappa della mostra all’interno delle nuove Sale delle Antichità Reali, che sarà dedicata alla serie delle finzioni dei materiali: il marmo diventa legno, plastica, gomma, polistirolo, carta. Un confronto/ossimoro tra la statuaria greco-romana raccolta dai Savoia e le straordinarie sperimentazioni che hanno consolidato la fama di Fabio Viale a livello globale.
L’esposizione vanta come sponsor tecnici il Gruppo IREN, che ha curato l’illuminazione delle sculture in Piazzetta Reale e negli interni del Palazzo, la General Marmi di Collegno, che ha fornito le pregiate basi in pietra per la statuaria monumentale, e Strategica Group di Milano che ha offerto la copertura assicurativa delle opere.
 
Fabio Viale (Cuneo 1975) vive e lavora a Torino, ed è uno dei più noti artisti italiani sulla scena internazionale contemporanea. Conosciuto per i virtuosismi tecnici nel modellare il marmo di Carrara, fin dalle sue prime realizzazioni è impegnato nella ricerca di un rapporto con i capolavori dell’arte classica, realizzando copie identiche di celebri statue quali la Venere di Milo, il Laocoonte o le opere di Canova, sui quali l’artista sovrascrive nuovi valori attraverso l’asportazione di parti oppure, più recentemente, attraverso il processo di “tatuatura”, secondo una tecnica da lui stesso messa a punto. Negli ultimi anni ha sviluppato il tema della finzione attraverso il marmo dei materiali non lapidei, quali la gomma, il legno, la plastica, il polistirolo e la carta: la qualità stupefacente delle realizzazioni ha richiamato l’attenzione della critica internazionale e generato una scuola di seguaci impegnati su queste tecniche. Fabio Viale ha esposto in importanti gallerie e musei internazionali, tra i quali citiamo il Museo del Novecento di Milano (2011) e la Glyptothek di Monaco di Baviera (2018) dove in una grande personale organizzata tra le celebri collezioni del museo ha fatto dialogare marmi antichi e marmo contemporaneo, installando il monumentale Laocoonte nella piazza antistante. Vincitore del Premio Cairo per l’arte contemporanea nel 2014, ha realizzato il monumento a Camillo Benso di Cavour nel Palazzo del Quirinale. Nel 2018 la sua opera La Pietà è protagonista di una performance in mare al largo di Lampedusa, nella quale il Cristo è impersonato da un danzatore di colore. Nel 2019 ha partecipato alla 58esima edizione della Biennale di Venezia presso il Padiglione Venezia.


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