Graziella Navaretti Bartolini. Il pesce nella boccia
Dal 10 Aprile 2018 al 28 Aprile 2018
Torino
Luogo: Mutabilis Arte
Indirizzo: via dei Mille 25/c
Orari: da martedì a venerdì 15.00-19.00, sabato 10.30-13.00 / 15.00-19.00
Telefono per informazioni: +39 348 60 48 654
E-Mail info: info@mutabilisarte.com
Sito ufficiale: http://mutabilisarte.com
Mutabilis Arte ospita dal 10 al 28 aprile 2018 la personale di Graziella Navaretti Bartolini dal titolo “Il pesce nella boccia”.
“Il racconto di Graziella Navaretti Bartolini si sviluppa durante un lungo e forzato riposo, attraverso le cadenze di una scrittura che fissa nello spazio del foglio di carta la suggestiva profondità di un notturno appena rischiarato dalla luna.
E lo sguardo dalla finestra verso incommensurabili orizzonti, gli oggetti quotidiani, l’attesa di un nuovo giorno, diventano soggetti, riferimenti, documenti dell’interiore volontà di riscattare e riscattarci dalle sofferenze, per entrare in un luogo altro, per «scoprire» luci e suoni, ambienti e voci che si stemperano in atmosfere rarefatte.
Il silenzio appare assordante, inquietante, insinuante, ma, contemporaneamente, nel silenzio prendono forma e consistenza e magia le incisioni che compongono il libro d’artista «Il pesce nella boccia», realizzato da Isabella Micheli secondo una preziosa e particolare resa d’insieme.
Formatasi alla scuola di Franco Fanelli e Ermanno Barovero, Graziella Navaretti Bartolini delinea, pagina dopo pagina, un universo di impressioni, di sensazioni, di brani e tecniche sperimentali, che mettono in evidenza i capitoli di un viaggio negli spazi della memoria e, in concomitanza, del sogno e dell’esistenza: «In solitudine – afferma l’artista – discretamente concentrata, ho fissato prima sulla carta e poi sulla lastra, le atmosfere, le luci, i profumi dei quali ero al contempo spettatrice e interprete».
E, così, s’incontrano le «tavole» pensate, definite e risolte nelle sezioni intitolate «dal soggiorno», «dal terrazzo», «dalla spiaggia» e «dallo sdraio», che esprimono, in estrema sintesi, il periodo della sua semi-immobilità, il fluire della linea che «dalla finestra» al «molo» concorre a fissare il momento di una «lettura» e interpretazione delle vele, di rigorose composizioni e della raffinata tessitura dei grigi, sino alla barca imprigionata tra i pali, alle impronte dei gabbiani sulla sabbia e alla Baia dei Pescecani.
E con la lineolografia a secco, le acquaforti e acquatinte, gli interventi a bulino e puntasecca, si entra in diretto contatto con un singolare libro d’artista, che appartiene alla ricerca e alla narrazione di Graziella Navaretti Bartolini”.
Angelo Mistrangelo
Inaugurazione martedì 10 aprile h 18
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