Aldo Cibic. (in)complete

Aldo Cibic, (in)complete, Caffè Florian, Venezia, 2018

 

Dal 25 Maggio 2018 al 08 Settembre 2018

Venezia

Luogo: Caffè Florian

Indirizzo: Piazza San Marco

Orari: Tutti i giorni 9 - 00

Costo del biglietto: Ingresso libero

Telefono per informazioni: +39 02 347040

E-Mail info: info@cibicworkshop.com

Sito ufficiale: http://www.incomplete.design/en



(in)completeè l’installazione pensata da Aldo Cibic, che il Caffè Florian presenta in occasione della Biennale di Architettura 2018, dal 25 maggio all’8 settembre 2018. 

Lo storico Caffè di Venezia - ai cui tavoli fu decisa l'istituzione della prima Mostra Internazionale d'Arte della Biennale alla fine del XIX secolo – prosegue nel suo rapporto con l’arte contemporanea attraverso Unica -curata da Stefano Stipitivich, direttore artistico del Caffè Florian - rassegna che coinvolge personalità di fama internazionale a cui viene chiesto di reinterpretare gli spazi del Caffè.

Protagonista di questa edizione è Aldo Cibic, con un’installazione che fa da cornice al suo ultimo progetto di ricerca:(in)complete, una piattaforma informatica per cercare di indagare e capire i temi rilevanti del nostro tempo.
Teatro dell’installazione è l’evocativaSala Cinese, che diventa per l’occasione il luogo di incontro tra reale e virtuale. 

L’opera di Cibic si presenta come una reinterpretazione in chiave contemporanea di una alcova veneziana
: tre pareti di canne di plexiglass colorato e retroilluminato ospitano uno schermo che sembra galleggiare sopra un piano sospeso. L’installazione diventa l’estensione della storica sala, e si integra con grande sensibilità e armonia al genius locidel Florian: un esempio di come un segno fortemente contemporaneo possa convivere felicemente con un pezzo di storia di Venezia.
L’alcova mette in scena una piattaforma informatica in continua evoluzione, che coinvolge gli spettatori in un’indagine su temi di estrema attualità legati alla natura, alla società, al rapporto con le tecnologie e al futuro del design.

(in)complete 
è infatti un’installazione interattiva e partecipativa. Mentre su un monitor è proiettata una nuvola colorata in continua evoluzione che illustra con dati e percentuali le risposte fin qui sperimentate, i visitatori vengono invitati a fornire il proprio contributo rispondendo a un questionario online anonimo, composto da 16 domande. I dati che man mano producono con le loro risposte sono visualizzati in tempo reale sul grande schermo dell’installazione. Ogni questionario genera così un modello 3D, che presenta una forma unica per ciascun intervistato, e che gli verrà inviato per email.
Si contribuisce così a creare un’intelligenza collettiva che assume l'aspetto di una nuvola colorata in continuo movimento, che cambia con il crescere dei dati. 

In un’epoca che rappresenta una rivoluzione storica rispetto all’ambiente, alla società e alle nuove tecnologie, (in)complete vuole essere uno strumento per indagare, attraverso i dati raccolti, lo spirito del nostro tempo. (in)complete nasce infatti come una piattaforma open source, in continua evoluzione e per questo destinata a essere eternamente 'incomplete'

Grazie ai dati raccolti nei tre mesi in cui l’installazione sarà al Caffè Florian, il progetto entrerà poi in una nuova fase con la creazione di una piattaforma online: uno spazio partecipativo e aperto a tutti coloro che a diverso titolo vorranno portare il loro contributo. Tutto questo per capire quali sono le azioni che si possono intraprendere per immaginare e pianificare un futuro sostenibile.

Le domande poste all’interno di (in)completepresentano una stretta attinenza con i temi affrontati dalla Biennale di Architettura di Venezia
. Curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara (studio Grafton Architects) questa 16° edizione, dal titolo Freespaceha come filo conduttore la generosità di spirito e il senso di umanità che l’architettura colloca al centro della propria agenda, concentrando l’attenzione sulla qualità stessa dello spazio. Un senso di umanità che rifletta la nostra responsabilità e rispetto nei confronti della natura, e che esplori il genius locicome mezzo per integrare la cultura con i luoghi.
 
Aldo Cibic nasce a Vicenza nel 1955. Nel 1981, da socio della Sottsass Associati, è fra i fondatori di Memphis. I suoi progetti "Microrealities" (2004) e "Rethinking Happiness" (2010), vengono presentati alla Biennale di Architettura di Venezia. Con il Cibicworkshop, centro multidisciplinare di ricerca, si dedica all'elaborazione di tipologie progettuali alternative e sostenibili, rivolte alla valorizzazione del territorio e alla definizione di una nuova coscienza culturale, emotiva ed ambientale dello spazio pubblico. Aldo Cibic svolge attività di insegnamento presso il Politecnico di Milano, lo IUAV di Venezia e la Domus Academy, ed è professore onorario alla Tongji University di Shanghai.


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