Arteologia. L'Arte Etica in dialogo fra passato e futuro
Dal 24 Maggio 2018 al 12 Settembre 2018
Venezia
Luogo: Museo Archeologico di Venezia
Indirizzo: piazza San Marco 17/52
Orari: h. 10.00 – 19.00. La biglietteria chiude alle 18.00
Curatori: Sandro Orlandi Stagl
Costo del biglietto: L’accesso avviene dal Museo Correr, con biglietto cumulativo dei Musei di Piazza San Marco di € 20, ridotto € 13
Il progetto Arteologia ideato da ARTantide.com Gallery si realizza come una serie di installazioni site-specific per il Museo Archeologico di Venezia.
Il 24 maggio prenderà il via un'esposizione che permetterà al pubblico di vedere lavori ad alto valore etico e sociale di grandi artisti contemporanei situati in una sede meravigliosa nel cuore dell’Area Marciana. Un amplificatore che consentirà un riverbero globale al Manifesto dell’Arte Etica, l’Arte Può, cui aderiscono gli artisti e gli stessi organizzatori.
L'idea del Curatore Sandro Orlandi Stagl è interpretare lo spazio del Museo Archeologico nel rispetto dei reperti della collezione permanente e in dialogo con essi, promuovendo opere d’arte a forte Responsabilità Sociale. In questo quadro il Museo Archeologico Nazionale di Venezia, afferente al Polo Museale del Veneto, ha dato tutta la sua disponibilità alla realizzazione di questa manifestazione, che unisce la consapevolezza dell'etica a quella cultura classica che è stata la base di quest'etica stessa.
Nello specifico, il tema sfidante per ciascun artista partecipante alla mostra Arteologia, è stato quello di creare opere d'arte che possano diventare significativi suggerimenti per gli archeologi del futuro.
Ospite d'onore Michelangelo Pistoletto, artista di fama mondiale riconosciuto per la qualità della sua opera e per il suo impegno sociale; 13 gli artisti del Movimento Arte Etica: Marco Bertin, Carlo Bonfà, Julia Bornefeld, Luigi Dellatorre, Gianfranco Gentile, Marco Gradi, Franco Mazzucchelli, Matteo Mezzadri, Marica Moro, Jorge R. Pombo, Sarah Revoltella, Alberto Salvetti, Alessandro Zannier. Special Guest Patrizia Dalla Valle.
L’Etica è un sentire comune sempre più diffuso che chiede un rimodellamento dell’agire nei diversi ambiti sociali e politici, ponendo attenzione alla dignità, l'uguaglianza e la solidarietà e a logiche non meramente impostate sugli interessi economici. Se, dunque, il progresso è coincidente con l’accelerazione della sua diffusione, al contempo si propaga la richiesta di sostenibilità e, a tal proposito, anche l'Arte può e deve svolgere una funzione insostituibile, grazie al suo forte potere di aggregazione e di comunicazione.
Gli artisti partecipanti, in coerenza con il proprio ruolo e sensibilità, presenteranno il personale Manifesto Etico dedicato ad un tema pensato per conseguire una possibile trasformazione sociale e rappresentato dall’opera o dall'installazione creata nel modo più aperto possibile al dialogo e al confronto con i vari settori attivi nella società, oltreché con il mondo dell’arte.
La Responsabilità Sociale è considerare con attenzione il valore delle azioni compiute, nel lavoro e nel quotidiano, un processo di crescita individuale e collettivo che ha un momento importante “nel fare arte”. L’Arte, coinvolgendo i sensi, l’immaginazione e la ragione, esercita il suo forte potere comunicativo ecoinvolgente ed è in grado di veicolare con efficacia nuove idee e nuove visioni. Gli artisti sono possibili modelli di riferimento che suscitano l’interesse del pubblico verso temi cruciali della nostra vita quotidiana e suggeriscono, con i loro lavori, originali vie di cambiamento.
Questa “funzione rivoluzionaria” è da sempre compito militante e non velleitario delle avanguardie artistiche ed è così che desiderano porsi gli autori internazionali che partecipano ad Arteologia.
“Questa mostra”- come sostiene Paolo Mozzo, Project manager - ha il compito di credere e condividere l’idea che si possa cambiare il mondo e migliorare il pianeta con l'Arte e la Cultura”.
Nel corso dell’inaugurazione l’artista Alessandro Zannier terrà una performance sonora, tratta dal progetto micrΩmega, con Loris Sovernigo al piano/synth e Elena Berti al violoncello. L’esibizione prevede dei visual tra fisica, biologia, geologia e astrofisica, proiettati su una grande sfera, divenuta ormai simbolo delle performances di Ottodix, pseudonimo di Zannier nel settore musicale, considerato uno dei progetti di culto della scena electro wave italiana.
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